Intervista a Roberto Recchioni - Lucca 2014Se c’è un autore prolifico e poliedrico oggi in Italia è sicuramente Roberto Recchioni. Per la Sergio Bonelli Editore è il responsabile e l’artefice del nuovo corso di Dylan Dog, co-creatore insieme a Emiliano Mammucari di Orfani, ne ha da poco varato la seconda stagione e da tempo ha in cantiere una nuova collana, insieme ad Andrea Accardi, dedicata al Giappone Medioevale e ai samurai; senza dimenticare che è parte del team creativo di Tex e uno dei curatori del motion Comics di Orfani in collaborazione con Rai Com. Per l’Editoriale Cosmo ha presentato a Lucca Comics il numero zero di Battaglia, il preludio a una miniserie inedita del vampiro creato da lui e Leonardo Massimiliano, in arte Leomacs, ormai quasi vent’anni fa. È stata di certo una fiera toscana inedita per l’autore romano, intensa ma senza dubbio molto appagante. Lo abbiamo avvicinato cercando di raccogliere le sue sensazioni sui vari progetti che lo vedono coinvolto.

Ciao Roberto, benvenuto su BadComics.it. Il numero 1 di Orfani: Ringo è appena uscito e il rilancio di Dylan Dog ha preso il via con l’episodio di Paola Barbato e Bruno Brindisi. Abbiamo visto la fila allo stand della Bonelli per una tua firma e per accaparrarsi una variant di Ringo o del tuo Dylan Dog 337, Spazio Profondo. È una Lucca particolare e diversa dalle altre per te?

È la Lucca più positiva e più difficile allo steso tempo, della mia vita. È la Lucca in cui la fase 2 di Dylan Dog è iniziata come hai ricordato, la Lucca in cui il progetto di Orfani giunge al suo pieno compimento, perché oltre alla seconda stagione arrivata in edicola, inizia anche la serializzazione del cartone animato, o meglio del motion comics realizzato dalla Rai, che esordirà il 6 dicembre prossimo con la prima puntata.

Dylan Dog 337 - copertina variant per Lucca Comics 2014 di GipiHai accennato ai numeri delle vendite su Facebook con una certa, comprensibile soddisfazione. Ce le vuoi ricordare? Sarete ovviamente molto soddisfatti. Com’è il clima in Bonelli?

Siamo molto contenti della risposta avuta sia dalla fase 1 che 2 di Dylan Dog. Il numero 337, Spazio Profondo, dalle proiezioni ormai piuttosto precise, ha venduto in edicola 25.000 copie in più, a cui si aggiungono le 10.000 variant vendute durante questa manifestazione. Quindi abbiamo un bottino di 35.000 copie oltre la media, che non significano tutti nuovi lettori, ma sicuramente parecchi nuovi lettori. Idem per Ringo, che ha avuto un ottimo esordio se preso come numero 1, ma se preso come numero 13 della serie di Orfani è un successo assoluto, perché per la prima volta dopo tanti anni un numero tredici di una serie Bonelli vende considerevolmente più del dodici, quindi è un’inversione di tendenza. Solitamente le testate tendono a erodere il pubblico, qui invece siamo risaliti.

Siamo davanti allo stand BAO. I volumi in formato di pregio per questa casa editrice come stanno andando? Sappiamo che il tuo Mater Morbi è già in ristampa, ad esempio.

Stiamo andando molto bene. L’operazione continua. Abbiamo pubblicato Mater Morbi che hai detto bene, è alla seconda ristampa (parliamo di 11.000 copie) e poi anche Il sorriso dell’Oscura Signora per Dylan Dog e i quattro volumi di Orfani. L’operazione, come anticipato, continuerà con la seconda stagione, Ringo, con La Redenzione del Samurai, mio e di Andrea Accardi e con altre iniziative. La collaborazione con BAO si è dimostrata assolutamente un successo.

Mater Morbi - Bao PublishingCome ogni grande progetto di rinnovamento, avete subito non poche critiche e scetticismo. C’è qualche sassolino che vorresti levarti, dopo la risposta positiva dei lettori?

No. No. Davvero. I fatti cancellano ogni polemica da Facebook.

Ti abbiamo visto a fianco di Tiziano Sclavi al B-Day. Sappiamo che ha supervisionato e benedetto l’operazione, ma è stato subito d’accordo dall’inizio? 

Tutto nasce da Tiziano: l’operazione, il volermi coinvolto. Non c’è stato un passaggio che non sia partito e non sia stato approvato da Tiziano. Anche la lettera in cui mi dà carta bianca è stata scritta di suo pugno.

Passiamo a Orfani che riparte da Ringo. Dopo un fumetto corale, la seconda stagione sarà focalizzata solo sull’ex Pistolero. Puoi rivelarci qualcosa?

Si. Orfani seconda stagione, Ringo, è una serie incentrata su un singolo protagonista, accompagnato da tre ragazzini che cresceranno nel corso della storia. Però è una serie pensata appositamente per passare dalla struttura fortemente corale di Orfani a una struttura più focalizzata su quello che concettualmente è un eroe molto più bonelliano. Poi nella pratica non è così, perché Ringo è un personaggio molto compromesso, ma come approccio è più bonelliano.

Hai rivelato che ci sarà una terza serie. Ci starai già lavorando, immaginiamo. Inoltre come hai ribadito, la risposta dei lettori e stata molto buona e c’è pure in ballo il motion comics: c’è lo spazio per una quarta stagione? 

Si è cosa certa. La terza stagione è già in avanzata fase di produzione. Stiamo iniziando a valutare l’idea di fare la quarta ma in virtù dei risultati della seconda. Orfani è stata pensata come le serie televisive americane, fino a quando incontra l’interesse dei lettori va avanti o fino a che non ho finito le storie da raccontare.

Dylan Dog panel - Lucca Comics 2014C’è un altro tuo importante progetto in Bonelli di cui hai anticipato qualcosa tempo fa. Ci puoi raccontare qualcosa sulla serie di cappa e spada giapponese alla quale hai accennato? A che punto siamo? Quando uscirà e si rifarà ai personaggi che abbiamo conosciuto nei tuoi due episodi de Le Storie?

Si. È in fase di lavorazione anche questo e prende il via dai due albi de Le Storie realizzati da me e Accardi [La Redenzione del Samurai e I fiori del massacro]. Il primo numero sarà disegnato ancora da Accardi e vedrà la luce tra due o tre anni, dove ritroverete i nostri personaggi.

Tanta carne al fuoco e grossi cambiamenti in Bonelli: una dimostrazione di ammodernamento anche a livello di marketing e immagine. Ce lo puoi confessare, Sergio sarebbe stato d’accordo su tutto? Tu che lo hai conosciuto bene, c’è una cosa che pensi, tra le varie innovazioni, che proprio non avrebbe digerito?

Sergio è stato un editore che nella sua storia ha pubblicato fumetti della Marvel come la miniserie su Indiana Jones, ha pubblicato riviste sperimentali come Pilot o Orient Express. Sergio è sempre stato uno sperimentatore. Chiaro che avrebbe bofonchiato su qualche scelta, però sarebbe stato divertente litigarci.

Battaglia 0: PostumiÈ uscito anche il numero zero di Battaglia per Editoriale Cosmo, un inedito. Cosa stai preparando con la casa editrice emiliana, ce lo puoi rivelare?

Ho creato Battaglia insieme a Leonardo Massimiliano vent’anni fa. Oggi arriva nel formato pocket, che è il formato tipico del fumetto nero italiano, quello che più gli è consono. Sarà una miniserie formata da quattro albi da edicola a partire da aprile 2015 in cui esploreremo la storia nera e segreta dell’Italia attraverso questo spietato personaggio, un vampiro siciliano, nemico di tutti, che attraversa eventi come Ustica, il rapimento Moro, il fascismo, la camorra e Andreotti, che appare nel numero zero.

Stai davvero lavorando come un forsennato e sei impegnato in più ruoli. Oltre a tutto quello che abbiamo citato, c’è ancora qualcosa che non sappiamo, una sorpresa o un’idea a cui sta pensando a breve termine? Cosa ti piacerebbe fare che non hai ancora potuto fare?

Si. C’è altro. La serie animata di Orfani è ormai cosa pubblica e ne abbiamo parlato, ma ci sono altri progetti per cinema e televisione e anche altre cose in altri ambiti, ma lo saprete presto perché entreremo nel terreno di competenza dei vostri cugini di BadTaste.it