È stato ricordato al pubblico in sala che Le Ragazzine è un autoproduzione di Ratigher che saldaPress ha deciso di sostenere e distribuire. Decisamente un’operazione anomala, incredibilmente lineare e dunque in controtendenza nell’attuale mercato fumettistico, privo di un qualsivoglia equilibrio.
Nonostante queste premesse, la conferenza è stata molto leggera, divertente e impreziosita dai piccoli aneddoti dei relatori; come la scelta di Ratigher di spendere i primi guardagni ottenuti con Le Ragazzine in un hovercraft o il ricordo un vecchio progetto, I Bruni, ideato col compare Tuono Pettinato e scaturito dall’antipatia per certi fumettisti biondi.
Ciccarelli ha poi continuato sull’onda dell’ironia raccontando che la collaborazione con Ratigher è nata in quanto “c’è bisogno di belli nel fumetto italiano” e perché reputa l’autore completamente fuori di testa, cosa che gradisce. La prima ragione è stata poi la causa dell’omaggio al fumettista della spilla “I belli del fumetto”. I due hanno poi ricordato il momento in cui Ciccarelli ha chiesto di che genere fosse il fumetto a cui Ratgher stava lavorando, che come definizione scelse “è genere turbo-avventura e vaffanculo”.
Ma in tutto questo un semi-annuncio c’è stato: Le Ragazzine non sarà l’ultima collaborazione tra saldaPress e Ratigher. L’autore non ha ancora un’idea precisa della sua prossima opera ma l’intenzione è quella di continuare a pubblicare con i Saldatori. Verso la fine della conferenza è stato poi svelato il contenuto del vasetto portato da Ciccarelli: era pieno di “Ragazzine” ossia l’equivalente masticabile degli shottini tipici degli aperitivi lucchesi dell’editore di The Walking Dead.
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