Un paio di giorni di fa un collettivo di 29 etichette indipendenti ha pubblicato un comunicato nel quale annunciava che non avrebbe partecipato alla Self Area durante l’edizione 2021 di Lucca Comics & Games 2021, sottolineando alcune criticità della situazione attuale.

 

 

Gli organizzatori della manifestazione lucchese hanno risposto al comunicato, sottolineando l’effettiva presenza di un problema e avanzando alcune proposte alternative.

 

LUCCA COMICS & GAMES E LA SELF AREA: dibattiti, idee e una proposta inedita

Lucca, 7 ottobre 2021 – L’appello lanciato dalle 29 etichette indipendenti della Self Area è stato recepito e apprezzato dall’organizzazione di Lucca Comics & Games: non è considerato affatto un “boicottaggio”, ma la giusta evidenza di un problema oggettivo al quale non abbiamo per adesso trovato la giusta risposta nei tempi e nell’opzione. Il Direttore del Festival Emanuele Vietina intende proseguire il dialogo con le etichette, scrivendo loro una comunicazione di cui, alla stampa di settore, trasmettiamo qui alcuni estratti.

“Ai Collettivi e agli artisti firmatari del comunicato stampa relativo alla Self Area. … Quasi un anno fa abbiamo detto che avremmo provato, con coraggio e prudenza, a rispondere alla nostra storia, realizzando anche nel 2021 una manifestazione rappresentativa di tutte le categorie che rendono il Festival così unico e partecipato: questo voleva dire darvi risposte esaustive ed esaurienti nei tempi corretti. E non siamo riusciti in questo intento.

Rispondere alla nostra storia, significa per noi restare fedeli all’affermazione di intenti del 2007 con cui lanciavamo la Self Area: un progetto di cui andiamo fieri, su cui abbiamo investito energie, sentimenti e economie, come ci siamo detti lo scorso anno. E quest’anno l’investimento non è stato assolutamente minore in termini di energie. Semplicemente finora non ha dato i frutti sperati…

…Abbiamo così elaborato la proposta di un padiglione… che – nel nostro progetto – fosse adiacente ad altre aree connesse al fumetto e soprattutto ad uno dei punti principali di accesso alla manifestazione di quest’anno, con il suo hub di accoglienza e il suo parcheggio da 2200 posti auto… capiamo che per voi la soluzione non sia adeguata causa tempistiche e distanza dal mondo dell’editoria.

…Capiamo che a tre settimane dell’evento possa comunque essere per molti impossibile partecipare: il lavoro, la famiglia, la preparazione dei materiali e l’organizzazione logistica… Però lo spazio polifunzionale (ndr: alternativo) che vi trasmettiamo con questa lettera potrebbe provare a garantire grande flessibilità e opportunità. Un’area in un palazzo centrale come quello dell’Agorà, che si presta ad un’esperienza non convenzionale… e a titolo gratuito fino a esaurimento delle postazioni. Potremmo anche optare per un sistema di rotazioni (ndr: su base giornaliera)…

…Se ciò non sarà possibile, cercheremo di usare al meglio questo spazio, perché sia ancora una volta la casa piena di idee e con energia saremmo pronti a riprendere il dialogo nel 2022.”

Il dialogo, come spesso sviluppato con altri distretti espositivi o editoriali, potrà proseguire con una nuova proposta elaborata in questi giorni di costante revisione, e che negli intenti iniziali poteva essere oggetto di un incontro online. La speranza è quella di costruire una soluzione valida per il presente ma soprattutto per il futuro, in linea con l’impegno preso durante Lucca ChanGes. Una soluzione per rappresentare un settore vitale che da sempre la manifestazione ha messo al centro del suo progetto. Le realtà autoprodotte, che altresì avevano dato adesione alla proposta Area Palasport, potranno ovviamente liberamente decidere se mantenere lo spazio in padiglione o confrontarsi con il nuovo progetto.

 

Ora bisogna vedere come le etichette indipendenti, principali occupanti della Self Area, decideranno di muoversi, se ognuna aderirà o meno a questa proposta alternativa secondo la propria volontà o se si muoveranno ancora come collettivo.