Un paio di settimane fa un collettivo composto da 29 etichette indipendenti e alcuni autori singoli aveva mosso una dura critica all’organizzazione di Lucca Comics & Games a causa dello spazio marginale riservato agli autori indipendenti e ai piccoli editori nell’edizione 2021 della manifestazione toscana.

 

 

In seguito a quel comunicato è arrivata una risposta dall’organizzazione con un ammissione di colpa e alcune proposte alternative, in seguito alle quali si è aperto un dialogo tra le due parti. Molti stand comunque non riusciranno a partecipare, considerando il poco tempo che manca all’inizio di LuccaCG21, ma sembra che comunque che si sia trovato un accordo e ci sono le premesse per una maggiore collaborazione futura.

Ecco il nuovo comunicato rilasciato dal collettivo:

 

TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE BENE

Dopo il comunicato del 6 ottobre firmato da 29 realtà autoprodotte, ci siamo riuniti e abbiamo ampliato il cerchio della comunità Self: ora le realtà sono 48 e contano più di 200 autori.

Il 12 ottobre abbiamo privatamente risposto alla seconda proposta del direttore Emanuele Vietina di Lucca Comics & Games, e tra le varie cose abbiamo sottolineato una condizione necessaria per poter partecipare a questa edizione e anche alle prossime: un impegno da parte di Lucca Comics & Games a mantenere aperto il dialogo che si è instaurato nelle ultime settimane. Abbiamo chiesto un incontro per parlare della Self Area entro marzo 2022, per poter trovare uno spazio adeguato, ben segnalato, e dei referenti con cui poter comunicare. In caso di risposta affermativa, l’offerta per quest’anno di un posto gratuito in Agorà, vicino alla Chiesa dei Servi, sarebbe stata accettata parzialmente, a causa dell’impossibilità di alcune realtà di organizzarsi, viste le tempistiche e le condizioni attuali.

Lo staff ci ha risposto il 14 ottobre fissando un incontro con il direttore in data 5-6 marzo 2022 durante Lucca Collezionando. Nonostante le tempistiche molto strette, la mancanza di stand per tutti e di comunicazione con alcuni autori che avevano aderito alla prima proposta e prenotato al Palazzetto dello Sport, lo spazio interno a un edificio, poco visibile, e la non garanzia di una segnaletica adeguata, alcune realtà hanno deciso di partecipare comunque al festival, per dare un segnale positivo soprattutto ai lettori. Questo è potuto succedere grazie all’organizzazione avvenuta al nostro interno: tutti riteniamo che il dialogo debba essere portato avanti da entrambe le parti e proseguiremo su questa strada per poter continuare a far parte delle realtà storiche del festival.

Il 21 ottobre, in seguito alla seconda conferenza stampa dove nuovamente non è stata fatta menzione della Self Area con nostro disappunto, stiamo avendo finalmente conferma e dettagli sulle adesioni all’Agorà. Organizzarsi per prendere parte a un festival è un lavoro che si fa sempre con piacere ma anche con fatica, soprattutto in tempi come questi.

Speriamo che questo sia l’inizio di un percorso proficuo, e che il 2022 apra gli occhi sul fatto che l’autoproduzione è un organismo strutturato, una scelta editoriale e artistica presa da persone che lavorano duramente, che merita rispetto.

I collettivi e gli artisti della Self Area

 

 

Fonte: Frizzifrizzi