Durante Lucca Comics & Games 2015 abbiamo avuto la possibilità di intervistare l’artista Chip Zdarsky, co-creatore e disegnatore di Sex Criminals (Image), oltre che sceneggiatore di Howard The Duck (Marvel Comics) e Kaptara (Image). Il fumettista si è concesso gentilmente ai nostri microfoni parlando delle sue opere, ma anche di argomenti di più ampio respiro. Si ringrazia la casa editrice BAO Publishing e la cortese addetta stampa Daniela Mazza per la possibilità concessaci.

 

Chip, partiamo da Sex Criminals: possiamo definire quest’opera come la storia di un amore, quello fra Suzie e Jon? Se condividi questa chiave di lettura, puoi spiegare che cos’è l’amore per te?

Raffaele Caporaso con Chip Zdarsky[Ride] Oh mio Dio! La tua interpretazione è corretta. L’amore? Vediamo… Sono di sicuro un grande fan dell’amore. Non so bene come spiegarmi: la mia idea di amore cambia continuamente nel tempo. E penso sia così per tutti. Ricordo che l’altra sera, nel corso di un panel, un ragazzo ha chiesto come si facesse a uscire dalla friendzone. Ho pensato fosse molto tenero, perché aveva una concezione così ingenua dell’amore, per lo stesso fatto che pensasse che amore e amicizia possano essere davvero confusi. Così come è ingenuo pensare che ci sia una sola persona in tutto l’universo fatta per te. Crescendo, riesci a definire meglio un sentimento così particolare e forte, a non confonderlo più con l’infatuazione.

Ti faccio un esempio pratico e personale: io e la mia ragazza stiamo insieme da dieci anni. Per i primi tre mesi della nostra relazione facevamo tantissimo sesso, ma, in verità, non è che ci piacessimo così tanto. Praticamente, eravamo amici con benefici. Mano a mano che ci conoscevamo, però, abbiamo capito di piacerci davvero. Siamo cresciuti insieme in questi dieci anni e quello che proviamo l’uno per l’altra è diventato amore nel tempo.

Penso che il vero amore sia proprio questo. Per esempio, in Sex Criminals, Jon e Suzie non si sono ancora mai detti ‘Ti amo”. E questa è stata una scelta precisa da parte mia e di Matt [Fraction]. Vogliamo ritrarre tutte le fasi della vita sentimentale di due persone che si incontrano e iniziano a condividere qualcosa di importante.

Bene, abbiamo parlato d’amore. Ora parliamo di sesso.

Il sesso è tutto! Come per l’amore, anche la tua idea di sesso cambia nel tempo, man mano che si cresce. Diventando adulti, fortunatamente, il sesso non domina più la tua vita: in sostanza, arriva un momento nel quale non ti aggiri più per strada di notte alla ricerca coatta di sesso…

Dai, Chip, sii onesto…

Va bene, va bene… Qualche volta lo faccio ancora! Ma soprattutto mi accade qualcosa di molto particolare: quando sono in giro, come anche qui a Lucca, vedo tutte queste persone e penso “Accidenti, tutte, o quasi, le persone qui fanno sesso”… Spero vivamente che anche qui abbiate una regola del tipo “Quello che succede a Lucca, rimane a Lucca”! Seriamente, il sesso è qualcosa di talmente importante da essere in grado di distruggere la tua vita. Il sesso è ovunque, anche in quei cespugli qui davanti… Oh, guarda quella coppia!

Di certo una coppia affiatata… Ma, a proposito di coppie, parliamo di te e Matt: la vostra, è sicuramente la bromance più rinomata all’interno del mondo del fumetto. Non voglio chiederti quello che fanno tutti, perciò facciamo un gioco: chiudi gli occhi, pensa a Matt Fraction e dimmi quello che ti viene in mente.

Raffaele Caporaso con Matt Fraction e Chip Zdarsky[Chiude gli occhi] Lui è il solo scrittore con il quale ho sempre voluto lavorare. Ho sempre avuto problemi nel gioco di squadra, per questo ho preferito lavorare a progetti unicamente miei in passato. Ma, guardando alla carriera di Matt, leggendo quello che ha scritto, ho avvertito che io e lui abbiamo davvero lo stesso senso dello humor. Sapevo a priori che avremmo lavorato alla grande assieme e fortunatamente questa occasione si è concretizzata. Sex Criminals è la prova di quanto siamo affini e complementari: lui scrive le sceneggiature perché vuole farmele leggere e io mi occupo della parte grafica per sorprenderlo. Infatti, io non gli mostro mai nulla prima di aver terminato il lavoro su ogni uscita. Mi piace regalargli emozioni.

Se non è amore questo…

Già, lo hai detto. Alla fine quello che davvero conta per noi è la reazione che abbiamo guardando al lavoro dell’altro. Questo ci permette di dare il meglio di noi stessi, di dar vita a qualcosa di originale e divertente, qualcosa che ci fa morire dal ridere! Sai, questo progetto è diventato il testimone della nostra vera amicizia. Ed è una cosa davvero insolita, anche perché viviamo molto lontani l’uno dall’altro. Ma, nonostante la distanza, siamo diventati migliori amici: eravamo già in ottimi rapporti prima del fumetto, ma lavorando a Sex Criminals abbiamo realizzato quanto la nostra visione della vita e del mondo fosse speculare.

Per farti un esempio, credo sia come quando due soldati tornano a casa dal fronte: hanno qualcosa che li lega, perché hanno vissuto esperienze simili, qualcosa che magari gli altri non possono davvero capire. Stiamo crescendo insieme, condividendo esperienze: ogni show che facciamo quando esce un nuovo numero di Sex Criminals diventa per noi un evento di importanza vitale. E questa sensazione viene trasmessa in maniera empatica anche ai nostri spettatori, che aumentano di spettacolo in spettacolo.

Veniamo ora alla trama del fumetto. In Italia abbiamo avuto modo di leggere i primi due archi narrativi, grazie a BAO Publishing. Senza fare spoiler, cosa puoi anticiparci per il futuro prossimo della serie? Tu e Matt avete già un finale per l’opera nelle vostre teste?

Chip Zdarsky a Lucca 04Hai mai visto il film Ocean’s Eleven? Nel terzo arco narrativo accadrà qualcosa che potrei intitolare Ocean’s Eleven of Sex! Andrà in scena una rapina con i fiocchi, verrano introdotti nuovi personaggi. Jon e Suzie sono stati al centro della storia finora, ma adesso sappiamo che in giro vi sono altre persone con peculiari abilità o poteri. I due protagonisti si metteranno alla ricerca di questi individui, per mettere su una banda che possa compiere la rapina del secolo. Sarà molto divertente, perché in ogni capitolo verrà introdotto un nuovo personaggio, ognuno con un potere differente. A un certo punto, apparirà anche un personaggio asessuale: anche questo avrà un potere, ma ovviamente non sarà molto interessato al sesso. Abbiamo messo su una bella storia..

Gli Avengers of Sex, in un certo senso…

[Ride] Esatto! Fantastico: i Vendicatori del Sesso! Mi piace come suona! Abbiamo davvero tante idee per il futuro della serie, ma, sì, abbiamo anche un finale in mente: sappiamo bene cosa accadrà nell’ultimo numero di Sex Criminals. Ci abbiamo pensato molto e saremo pronti quando arriverà il momento. Ma fino a che ci divertiremo a realizzare questo fumetto, andremo avanti senza problemi. Proprio l’altra sera dicevo a Matt che nel momento nel quale dovessimo avvertire un po’ di noia nel fare ciò che facciamo, basterà cambiare qualche ingrediente nella ricetta, come introdurre un Sex-Batman! Alla fine, possiamo fare quello che vogliamo… Possiamo, tipo, tornare indietro nel tempo, e ambientare la storia negli anni ’90…

Oppure “Il sesso nell’Era dei Dinosauri”…

Chip Zdarsky a Lucca Comics & Games 2015[Ride] Esatto! Questa è bella, te la copio! Potremmo davvero farlo, non sto scherzando. Anche perché Image Comics ci garantisce sempre libertà totale: potremmo prenderci una pausa di un anno, o fare uscire due numeri al mese. È quasi spaventoso il livello di libertà che ci viene concesso. Per esempio, lavorare con Marvel Comics è radicalmente diverso: loro sono molto rigidi. Il che non è male: lavorare con queste restrizioni ti dà metodicità: loro ti forniscono delle linee generali, dicendoti, per esempio, “Capitan America è di colore adesso” o “Iron Man è diventato un cattivo”. Quindi tu sai bene quello che devi fare con il personaggio: è come realizzare un puzzle, del quale loro ti danno i pezzi. Quando invece, tornando a Sex Criminals, ti viene detto “Fa’ quello che vuoi”, perlomeno all’inizio, ti blocchi: l’idea di poter fare qualsiasi cosa tu abbia in mente ti mette nella situazione di dire a te stesso “E adesso, che cazzo faccio?”

A proposito della Marvel, casa editrice per la quale tu sei sceneggiatore della nuova serie con protagonista Howard il Papero. Cosa puoi anticiparci di questo progetto? Quali connessioni ha con la prima serie cult Howard The Duck e in cosa si differenzia?

La cosa più facile del lavorare a Howard The Duck è che non vi sono tanti precedenti: per questo motivo, è stato davvero un processo fluido quello del sincronizzarsi con il personaggio e il suo passato. Prima di mettermi al lavoro su questa serie, ho riletto tutte le uscite precedenti, individuando quali elementi narrativi avrei conservato e quali no. Ho dunque deciso di dargli un lavoro, come investigatore privato. Poi ho riflettuto su una cosa: Howard è sempre stato visto come uno dei personaggi più strani della Marvel ma, a dirla tutta, non è proprio così. Nell’Universo Marvel sono accadute tante di quelle cose che forse rendono Howard il personaggio più normale di tutti. Ora lui è a New York, dove ci sono migliaia di supereroi, uno a ogni angolo. E poi c’è lui, senza superpoteri: è solo un papero come tanti! Se ci rifletti, Howard si affaccia alla finestra del suo ufficio e vede un tipo vestito in calzamaglia rossa e blu che si fa chiamare Spider-Man, e naturalmente pensa: “E poi dicono che sono io quello strano…” Quindi, ho dato queste premesse alla mia serie.

Con l’avvento di Secret Wars, il primo arco narrativo di Howard The Duck si è concluso. La serie tornerà con il secondo ciclo nel nuovo universo All-New, All-Different Marvel. Cosa cambierà a livello di contenuti?

Howard The Duck #1, sketch variant di Chip ZdarskyL’aspetto più rilevante è che la storia del nuovo volume si svolge otto mesi dopo la fine di Secret Wars, come per tutte le altre nuove serie: questo ci ha dato grande grande libertà creativa. Cosa è accaduto in quel gap temporale? La nuova serie inizierà con Howard convinto che l’intero universo ce l’abbia con lui, e voglia ucciderlo. Se ci pensi, nei fumetti di questo genere, accadono sempre cose tragiche: senza questa componente, forse non avremmo storie da scrivere. Questo Nuovissimo Universo Marvel sta dunque cercando di ammazzare il nostro Howard, il quale è davvero stanco, e vuole tornare a casa, sul suo pianeta d’origine. La storia ruoterà proprio attorno a questo: ci saranno diversi personaggi cosmici che inizieranno a dargli la caccia. Evidentemente, è stagione di caccia al papero! Avremo Howard in fuga da Silver Surfer e Galactus. Howard contro Galactus: lo scontro del secolo, finalmente! In verità, mi sto divertendo a scrivere quello che ho sempre voluto raccontare, anche perché penso che presto Marvel mi licenzierà. Devo dunque affrettarmi, inserendo nella storia tutti i miei personaggi preferiti, da She-Hulk, a Spider-Man, a Dottor Strange. Non ho tempo da perdere, ho una missione, così che nei libri di storia verrà ricordato che, alla fine, Chip Zdarsky ha scritto il miglior Spider-Man di sempre.

Parliamo adesso dell’altro titolo Image Comics da te scritto, Kaptara. Cosa puoi raccontarci di questa storia davvero originale che, fra le altre cose, ha un protagonista omosessuale?

Kaptara è la mia versione gay e adulta di He-Man: c’è questo pianeta popolato interamente da action figure viventi e giganti mostri rosa. Ho deciso di rendere il mio protagonista omosessuale per due motivi: il primo è che nessuno ha il coraggio di fare coming out e rivelare che He-Man è davvero gay, dunque toccava a me. La seconda ragione è che, ogni volta che un personaggio si rivela essere gay nel mondo dei fumetti c’è sempre questo senso di sorpresa: “Oh mio Dio, quel tizio è gay!” Questo non dovrebbe essere un twist narrativo, a mio giudizio. Volevo dunque dar vita a una serie nella quale si sa fin dal principio che il protagonista è omosessuale: infatti, svilupperemo anche una storia sentimentale tra lui e un altro personaggio. Non sarà una sorpresa, ma una delle colonne portanti della serie, e sarà raccontata con la giusta naturalezza che merita: non c’è differenza tra un amore etero e amore gay. Ho tantissimi amici omosessuali in Canada che non riescono mai a riconoscersi nelle storie, specie quando vi è un personaggio gay, che viene raccontato come un elemento di stranezza.

Chip, di questo passo, diventerai ben presto un’icona della comunità gay, ammesso che ciò non sia già avvenuto…

Chip Zdarsky a Lucca Comics & Games 2015Magari! Ne sarei felicissimo! Il fatto che io non sia omosessuale non mi autorizza a privare i miei lettori gay di questo tipo di esperienza. Ultimamente, ho pensato che è davvero un peccato non essere gay, perché se lo fossi magari farei un lavoro migliore su Kaptara. Scherzi a parte, spero di rendere giustizia a tutti gli amici e familiari gay che conosco e ai quali voglio bene. Ammetto che non è sempre facile e a volte temo di deluderli. Ma a me piace la sfida: è lo stesso motivo per il quale abbiamo scelto una protagonista femminile per Sex Criminals. In principio, io e Matt iniziammo a impostare la storia con Jon come protagonista: ben presto, ci rendemmo conto che era troppo facile! Non c’era quella giusta scintilla in due autori di sesso maschile che raccontano il sesso dal punto di vista di un uomo. Lo stesso discorso vale per Kaptara: raccontare qualcosa che non appartiene alla mia personale sfera di esperienze mi obbliga a ragionare di più e a impegnarmi maggiormente nel mio lavoro.

Davvero interessante! Come ultima domanda ho una personale curiosità. Chip Zdarsky è il tuo nome d’arte: cosa ti ha spinto a scegliere un nome così particolare e, onestamente, difficile da pronunciare, soprattutto per noi italiani?

Hai mai visto la serie anni ’70 Starsky & Hutch? Sono abbastanza sicuro che Starsky sia stato copiato da Zdarsky… Devo chiamare il mio avvocato! Inoltre, una quindicina di anni fa, un mio amico usciva con una ragazza che faceva Zdarsky di cognome: lei era fantastica! Il mio amico la lasciò per un motivo davvero stupido, e io ero molto incazzato con lui. Così, ho preso il cognome in suo onore, per ricordare per sempre al mio amico della cazzata che aveva fatto. Che coglione! Ora lei vive a Las Vegas, è sposata e ha dei bambini. Lo svantaggio è che ogni volta che scrivo un fumetto devo darle una percentuale sui guadagni. Dio, avrei davvero voluto fare sesso con lei!

 

Chip Zdarsky a Lucca 01