Appuntamento all’auditorium della Banca Del Monte, durante Lucca Comics & Games 2018, per parlare del nuovo progetto di Carmine Di Giandomenico e Francesco Colafella per ManFont. Moderati dal nostro Mirko Tommasino, e con la presenza dell’editor Daniel Spanò, i due autori hanno parlato di Leone – Appunti di una Vita.

La graphic novel dedicata a una storia vera, di immigrazione e di sopravvivenza, vedrà la luce nel corso dell’autunno del 2019. Ne abbiamo già parlato in passato ed ecco cosa hanno aggiunto i protagonisti dell’incontro a quel che già sappiamo.

 

Colafella – Il titolo parla di “appunti di una vita” perché ci siamo basati su una storia vera, quella del mio bisnonno, che ho conosciuto attraverso i racconti dei miei familiari. Erano proprio racconti frammentari che mi hanno accompagnato per tutta la vita, forgiando la sua figura attraverso tanti appunti. Eviterei di dire perché “Leone”. Mantengo il mistero.

Di Giandomenico – Quando Francesco mi ha parlato del suo desiderio di raccontare questa storia, ero incuriosito ma distaccato. Quando è sceso nel dettaglio del racconto, che reputo molto moderno, dato che tratta la storia di un uomo che fa spola tra gli Stati Uniti e il nostro Paese, ho visto delle assonanze con la storia per eccellenza della mia vita, L’Odissea. Nel bisnonno di Francesco c’è un Ulisse della nuova epoca, e quel che mi ha colpito è stata la sua umiltà. Quando mi ha esposto la storia sono poi stato io a volerla disegnare. Ci siamo posti una regola, per questa storia ancora in lavorazione: avremmo scelto di raccontare solo i momenti più umani della vicenda, per fare in modo che fosse soprattutto una narrazione di sensazioni e sentimenti. Pochi dettagli storici, ma soprattutto la storia di un uomo.

Colafella – Non è una biografia, come il titolo fa intuire. Dal 1900 fino al 1960 è accaduto di tutto. C’erano un sacco di storie simili a quella di mio nonno. In contesti e cornici diverse è ancora così. Non vogliamo raccontare la vicenda di una persona o un avvenimento singolo ma regalarvi degli sprazzi, come capitoli, della sua vita, per illustrare emozioni universali. Questa è l’idea. Io non ci credevo che Carmine volesse davvero disegnare questa storia, ed è lui che mi ha coinvolto ancor più in questa impresa. Io non ho un’esperienza lunga nel mondo del Fumetto e sono felicissimo di questa collaborazione.

Di GiandomenicoCi lavoriamo da quattro mani, ci incontriamo spesso, facciamo brainstorming e cerchiamo di elaborare una narrazione particolare, che sia anche un po’ specchio dell’epoca moderna, non didascalica, ma dinamica. Quel che posso dire è che ho cercato di adottare il più possibile un metodo Stanislavskij, come gli attori. Ho viaggiato in pullman verso Nizza, partendo dall’Abruzzo, cercando di non dormire, senza pause, per vedere cosa vive davvero chi sposta per sopravvivere all’estero. Mi sono trovato circondato da tante vite e tanta umanità. Se pensiamo all’epoca delle corriere con i sedili di legno dell’era di Leone, figuriamoci che viaggio ha dovuto affrontare lui. Ho voluto fare questa fatica per entrare nel mondo del personaggio il più possibile, avvicinandomi al suo sforzo fisico.

Spanò – Noi di ManFont eravamo inizialmente increduli. Carmine avrebbe potuto proporre a chiunque il progetto, ma ha scommesso su di noi quando iniziavamo a scommettere sugli autori. Ci ha fatto grande piacere. Dopo un attimo di smarrimento, ci siamo seduti a tavolino e Carmine ci ha spiegato in maniera lucida il progetto e, in bianco, ci siamo fidati di lui. Ci ha trasmesso le sensazioni che Francesco gli aveva passato raccontandogli la storia.

Di Giandomenico – Ci saranno diversi stili visivi nel volume, che seguono i diversi periodi storici della vicenda. Francesco si è preso l’incarico di realizzare le parti dedicate a New York e io quelle ambientate in Italia. Stiamo valutando diversi aspetti stilistici, nel senso che ci sono tante atmosfere, anche solo cromaticamente, che possiamo utilizzare per essere efficaci nel raccontare le singole porzioni della storia.

 

I presenti hanno quinti potuto ammirare le tavole animate, in forma di animation comic, di un’anteprima definita come spin-off. Si tratta di tre porzioni di storia, montate in un video di qualche minuto. I disegni che vi trovano spazio, sono parte di uno studio, della ricerca stilistica già nominata dagli autori. Gli spin-off sono corredati da una colonna sonora originale, realizzata dal gruppo musicale abruzzese dei Dago Red e dal cantante Hamlet Fiorilli, anche lui cittadino d’Abruzzo.

 

Spanò – Quando Carmine e Francesco ci hanno proposto questa idea degli spin-off, ci è piaciuta molto. Le otto pagine che vedete in formato video saranno riproposte in uno spillatino promozionale che faremo circolare da marzo a ottobre prossimi. Con quasi assoluta certezza autunno prossimo Leone sarà tra le vostre mani. Avere a che fare con la produzione delle tavole degli spin-off è stato duro lavoro, che Carmine ha seguito in maniera minuziosa, già filtrando il materiale prima che arrivasse all’editing. Quindi complimenti per come loro si sono coordinati, tra tour, periodi passati all’estero e lavorazione dei video. Impressionante la minuziosità del loro lavoro. Chapeau.

Di Giandomenico – Oggi è certamente importante parlare di emigrazione, ma bisogna farlo in maniera diversa. Leone abbraccia il tema, ma è una storia di sentimenti e non ha nessun messaggio politico, se non quello insito nell’aspetto emotivo. Vogliamo che emerga l’uomo, in maniera che chiunque si avvicini al personaggio possa entrare in empatia, prima di pensare al tema in senso politico. Perché il tema del viaggio alla ricerca di una vita diversa non è assimilabile a una sola nazione. La cultura si crea solo con lo scambio tra le culture. Non dimentichiamocelo.

Colafella– Difficile pensare ad alta voce riguardo a questo tema. Parlarne è giusto, ma non bisogna straparlarne. Importante è capire cosa sia il fenomeno, cosa significhi, in maniera da farsi un’idea personale sulle cose. Basilare è cercare di immedesimarsi con le storie, senza cercare soluzioni preconfezionate e semplicistiche.

 

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