La regina pirata Bêlit avrà una storia tutta per sé, nel contesto del grande rilancio del personaggio di Conan alla Marvel. Age of Conan: Bêlit è la miniserie di cinque numeri che presenterà, dal 13 marzo, il personaggio al pubblico vecchio e nuovo delle storie del Barbaro Cimmero. A firmarne le sceneggiature sarà Tini Howard (Captain America Annual), intervistata dal sito ufficiale della Marvel, mentre le matite sono nelle mani di Kate Niemczyk (Mockingbird).

Il personaggio sarà raccontato a partire dalla sua adolescenza, durante il processo in cui prenderà il suo posto di dominatrice dei mari, come ha spiegato la Howard:

 

Age of Conan: Bêlit #1, copertina di Sana Takeda

Ho preso decisamente molta ispirazione, all’inizio, dal mondo reale e dalle storie sulle piratesse. Anche se ovviamente essere un pirata è un crimine, è anche uno dei miei sogni ad occhi aperti preferiti. Specialmente quando guardo alle epoche della pirateria classica, quando essere una donna non era proprio una passeggiata, e sento raccontare di Anne Bonny o Ching Shih, oppure della Leonessa della Britannia, probabilmente la più importante di tutte. Ho voluto dare a tutti quei sogni una concretezza. Dopotutto, chiunque conosca almeno un po’ Bêlit sa che non è affatto un’eroina, ma più un esempio da non seguire. Quindi ho approcciato la storia come se stessi giocando a un videogame e la piratessa che interpreto avesse tutti i valori di potenza al massimo. Vediamo cosa succede.

Tuttavia, l’Era Hyboriana è molto distante dal contesto storico del mondo reale, quindi ho potuto costruire almeno una parte di quell’universo e aggiungere alcuni elementi molto divertenti che nella realtà non esistono. Ad esempio? Mostri. Enormi mostri.

 

Questa non è la storia strappalacrime di come una piccola sfortunata diventa una piratessa, ma di un’adolescente che sa esattamente ciò che vuole e fa quel che può per raggiungere l’obiettivo.

 

Sono una grande fan del fantasy un po’ brutale che troviamo nelle storie di Conan, così come in quelle de Il Trono di Spade. Mi piace che il fantasy sia cattivo, la magia spaventosa, i boschi scuri e pieni di mostri per nulla carini e amichevoli. Ma qui avevo la chance di raccontare a storia di Bêlit e non volevo semplicemente farla prendere a cazzotti per cinque numeri. Mostreremo la sua via verso il successo e la vittoria e le ragioni per cui vale la pena tifare per lei.

In un mondo fantasy, abbiamo il lusso di poter stare dalla parte dei cattivi con tutto il cuore, sapendo che non possono farci davvero male. Se anche questa storia fosse vera, sarebbe un tomo perduto. Conosciamo il personaggio di Bêlit solo attraverso le leggende di Conan. Ora abbiamo l’occasione di colmare un po’ di vuoti e di raccontare la storia della sua vita.

 

La Howard confessa di aver tratto ispirazione anche dalle storie originali di Robert E. Howard, che creò la piratessa nel racconto del 1934 La Regina della Costa Nera. Il risultato sono alcuni versi poetici che si ispirano direttamente a un brevissimo poema che trovava spazio nel racconto di allora.

 

I pirati sono personaggi potenzialmente gotici. Noi dark amiamo le strisce, l’eyeliner, le cose nere con sopra i teschi. Ci sono cose che attendono nei recessi dell’oceano da secoli, ci sono capelli trasandati e assoluto sprezzo della morte. I pirati piacciono ai goth e il mio fumetto sui pirati è piuttosto gotico!

 

Age of Conan: Bêlit #1, copertina di Sana Takeda

 

 

Fonte: Marvel