Al Ewing parla del nuovo avversario del procione umanoide più famoso della Storia del Fumetto, destinato a debuttare su Rocket #5 e a dare il tormento al membro fondatore dei Guardiani della Galassia. Ecco a voi le dichiarazioni dello sceneggiatore sul temibile Castor Gnawbarque III.

 

Rocket #5, copertina di Mike MayhewHo dato a Rocket un po’ più di caratteristiche animali, come l’udito pazzesco dei procioni e il loro senso del tatto, il che lo rende abilissimo nello scassinare serrature e aprire casseforti. Il punto è che sto scrivendo le storie di un alieno procionoide, non umanoide, in un universo in cui tante altre specie si sono evolute dagli animali. Per molti versi, Rocket sta virando verso il furry. Adam Gorham adora giocare con le implicazioni di tutto questo.

La difficoltà è riconciliare il Rocket Raccoon spensierato della mia infanzia con il personaggio che è diventato, molto diverso da allora. E trovare il modo di far funzionare assieme questi due elementi. Non è solo una difficoltà, ma anche una gioia, perché basta realizzare che il Rocket di allora e quello di oggi sono la stessa persona che qualcosa scatta dentro di me e una parte fondamentale della sua personalità si risolve. Si tratta di un personaggio caduto molto lontano dal luogo dell’anima in cui era, il che lo rende perfetto per il noir assurdo che stiamo raccontando.

Castor Gnawbarque è il tizio che tira le fila dietro ai recenti guai di Rocket, ma man mano che scrivo il personaggio mi rendo conto che non è cattivo. O forse sì, ma per lo più è ferito, disperato e cerca di riempire il vuoto dentro di sé guadagnando montagne di soldi. Essenzialmente, si tratta di un omino piccolo e paranoico, guidato da nevrosi insignificanti. Ma è ricco e potente, alla disperata ricerca di senso nella vita e questo colpisce molte delle persone che ha attorno. Senza alcuna considerazione per il prossimo, causa dolori a un intero pianeta. E Rocket non può sopportarlo.

 

Due piccoli animali antropomorfi entrambi internamente addolorati. Ma se Rocket, da procione, è un ladro naturale, Castor è un lavoratore come l’animale da cui si è evoluto. Solo che il lavoro non lo rende felice e questo lo ha portato a diventare un disastro naturale ambulante. Rocket, invece, pur avendo perduto molto tempo fa quel che per lui più contava, ha saputo tenersi stretta la propria anima.

 

Rocket dovrà fare i conti con la propria identità in diversi modi durante il suo percorso in questa avventura. Vedremo cosa rimarrà di lui quando avrà perso molte delle caratteristiche che lo distinguono e chi sceglierà di essere quando conterà davvero. Inoltre lo vedremo da vicino lottare con i fantasmi del passato. Sinceramente, penso che saranno versate molte lacrime prima della fine di questa storia.

 

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Fonte: Marvel