Vi avevamo avvertiti che molte teste si sarebbero voltate a guardare, non necessariamente da vicino, quel che sta succedendo negli Stati Uniti riguardo a Sam Wilson, il Nuovissimo Capitan America. Ci premuriamo di segnalarvi che questo articolo sarà fortemente a pericolo spoiler, come l’annuncio che vi abbiamo dato l’altro giorno in merito all’albo Captain America: Sam Wilson #1 di Nick Spencer e Daniel Acuna. Regolatevi di conseguenza.

 

1. I primi dubbi

 

Fox News, la principale voce mediatica del Partito Repubblicano statunitense, ha commentato il primo numero del nuovo corso targato All-New, All-Different Marvel della Sentinella della Libertà, criticando fortemente la condotta dell’eroe, che interviene a difesa di una serie di immigranti messicani contro l’aggressione di Supreme Serpent.

L’incappucciato criminale, che cita in maniera evidente l’estetica del Ku Klux Klan, non è che un’estremizzazione di quel che il Tea Party, schieramento di destra all’estremo del quadro parlamentare statunitense e corrente radicale del partito Repubblicano, sostiene politicamente. Accoglie gli immigranti dicendo loro che i confini degli USA sarebbero stati stabiliti da Dio e l’appartenenza territoriale dalle leggi della natura. Per questo si sente in dirito di bloccarli con la violenza alla frontiera. Non manca nemmeno il richiamo alla tutela della costituzione, cantilena costante nei discorsi di conservatori e libertariani d’oltreoceano.

Se quindi, negli spoiler dell’altro giorno, era risultato evidente che Cap si sarebbe schierato secondo la propria coscienza politica, la novità è che, nella gestione della collana firmata da Nick Spencer, lo fanno anche i cattivi, o almeno lo fa Supreme Serpent, richiamando da vicinissimo alcuni degli slogan più criticati e invisi ai liberali del principale e più accanito avversario ideologico.

 

Supreme Serpent, Sam Wilson Captain America #01

La reazione immediata di Fox News (che potete vedere in coda all’articolo), avviene tramite alcuni dei suoi commentatori (alcuni forse ricorderanno quello a sinistra, il giornalista repubblicano che anni fa co-conduceva Crossfire, programma CNN con intervistatori contrapposti politicamente chiuso dal network perché ritenuto poco incisivo e inutile, criticatissimo dal celebre comico Jon Stewart): mette in luce come Supreme Serpent incarni molti dei suoi telespettatori, cittadini convinti che la difesa dei confini dall’immigrazione sia legittima e importante, che vorrebbero evitare di essere descritti come criminali. Non dovrebbe, la Marvel, premurarsi di produrre un fumetto in cui gli eroi difendono i confini dai clandestini?

Il giornalista che effettivamente descrive quel che accade nelle pagine di Sam Wilslon: Captain America #1 non ha comunque dubbi: come sentirete all’inizio del video, tutto ciò non è altro che una mossa pubblicitaria, una scelta di pubbliche relazioni, dovuta al fatto che sempre più gente va al cinema a vedere i film di Capitan America, pertanto il fumetto sarebbe in grande difficoltà. Serviva un colpo ad effetto, insomma.

Ognuno di voi potrà farsi un’opinione sulla questione, soprattutto quando avrà modo di leggere il fumetto. Certamente rimane un passo coraggioso questa presa di posizione dello scrittore Nick Spencer e, gioco forza, della Casa delle Idee. Uno che ha le idee già molto chiare sull’argomento è Kurt Busiek, che ha infiammato la rete con un suo tweet.

 

 

Leggo in un tweet che i liberali dovrebbero crearsi il loro Capitan America. Lo hanno fatto. Nel 1940

 

In seguito, molti hanno mostrato come Cap sia sostanzialmente nato per combattere il razzismo, dato che la Leggenda Vivente della Seconda Guerra Mondiale era l’eroe della lotta al Nazifascismo. Posizione che ha piccato moltissimo quei conservatori che razzisti non si sentono e non vogliono essere definiti tali. Posizioni contrapposte attorno a una scelta narrativa in un momento critico della campagna elettorale americana. Siamo sicuri che altri sviluppi giungeranno presto.

Capitan America è un personaggio nato secondo lo spirito dei tempi e da sempre legato alla contemporaneità, un simbolo tra i più riconoscibili della cultura popolare statunitense. Era pertanto impossibile che non finisse in qualche modo sotto i riflettori: vestire la bandiera a stelle e striscie non è uno scherzo, negli Stati Uniti.

Restate sintonizzati. La situazione, sotto il cielo, è in pieno divenire.

 

 

Fonte: Comic Book Resources | Io9