Durante la scorsa edizione del San Diego Comic-Con, il prolifico sceneggiatore Charles Soule ha parlato con CBR dei suoi tanti progetti Marvel Comics, primo fra tutti quello che lo vede impegnato ai testi del rilancio di Daredevil, raccogliendo la pesante eredità di Mark Waid.

 

Daredevil #1 anteprimaLa mia intenzione a riguardo è quella di non seguire Mark. A dire il vero, come si fa a seguire le orme di gente come Frank Miller, Brian Michael Bendis, Ed Brubaker, Mark e tutti gli altri che hanno scritto di questo personaggio? Non è facile, vero?

L’unico conforto che provo a riguardo è il ricordare di quando ho ereditato la testata di Swamp Thing da Scott Snyder, un fumetto sul quale avevano scritto in precedenza Alan Moore, Brian K. Vaughan, Joshua Dysart, Grant Morrison, Len Wein, una lunga lista di “killer”.

Per Daredevil vale lo stesso discorso. Quello che posso affermare è che si tratta di un personaggio verso il quale nutro grande amore da molto tempo. Ho già in testa ciò che voglio scrivere di lui, qualcosa che mi rende felice, qualcosa che penso sia diverso da ogni altra interpretazione del personaggio letta in precedenza, per un numero svariato di motivi. Farò del mio meglio. Che altra scelta ho, dopotutto?

 

Soule, oltre a essere scrittore di fumetti è anche un avvocato. Questo elemento ha avuto un peso specifico rilevante nella sua gestione di She-Hulk, il cui alter ego umano, Jennifer Walters è un legale. Si dà il caso che anche un certo Matt Murdock svolga la stessa professione, quando non è impegnato a pattugliare i tetti di Hell’s Kitchen (o di San Francisco, come visto di recente).

 

La She-Hulk della quale ho scritto, quella Jennifer Walters, era la protagonista di un fumetto davvero innovativo, in un certo senso. Ho trattato di argomenti molto seri, ma con un taglio dotato di una certa leggerezza. Con Daredevil il tono avrà degli elementi narrativi simili, ma si tratta di qualcosa di totalmente differente da She-Hulk. Introdurre lei in questa serie potrebbe essere interessante, ma non ci sono piani specifici a riguardo.

 

Lo scrittore ha poi parlato dell’artista che lo accompagnerà in questa nuova avventura, il veterano Ron Garney.

 

Questo fumetto si confà al meglio allo stile di Ron Garney, il quale oserei dire abbia acquisito uno stile molto noir. Il suo lavoro mi ricorda molto quello di Frank Miller sul personaggio, c’è molto inchiostro nella pagina. È qualcosa di molto dark, con molte, molte ombre. Parecchi di questi elementi saranno amplificati. I personaggi saranno molto fisici, e questo diverrà evidente nel momento nel quale passeranno all’azione. Ma c’è anche un certo taglio impressionista nel disegno, sebbene non imperante, ma che discosta questo stile dal puro realismo di un artista come Steve McNiven, giusto per fare un esempio. Si tratta esattamente di quello che volevo per questo fumetto, e l’ho realizzato solo nel momento in cui ho avuto modo di vedere alcune pagine ultimate.

 

Si è poi passati a un’altra testata Marvel scritta da Soule: Lando, connessa all’universo di Star Wars. Su questa lo scrittore ha dichiarato:

 

Non ho mai letto la sceneggiatura originale de L’Impero Colpisce Ancora, ma sospetto che ogni cosa che rende il personaggio di Lando ciò che si vede nel film derivi dal carisma dell’attore che lo interpreta, Billy Dee Williams. Sono stato in grado di trovare la “voce” di questo character molto velocemente. Ho visto i film di questa saga tante di quelle volte, le parole “Impero” o “Jedi” sono impresse nella mia mente sin da bambino.

Quindi tutto ha funzionato molto facilmente per me. C’è un brivido che ti corre lungo la schiena quando scrivi per la prima volta un dialogo di Batman o di Devil, qualsiasi personaggio che ha fatto parte della tua cultura pop per decadi. Per Lando è stata la stessa identica cosa.

 

Infine, Soule ha parlato anche di Uncanny Inhumans, nuova testata All-New, All-Different Marvel che prenderà il via il prossimo mese di ottobre, sempre da lui sceneggiata.

 

Uncanny Inhumans #1, copertina di Steve McNiven

Uncanny Inhumans #1, copertina di Steve McNiven

La storia ha come tema fondamentale quello di una madre e un padre, Medusa e Freccia Nera, ormai estranei fra loro che si metteranno sulle tracce del loro figlio scomparso, Ahura, rapito da Kang il Conquistatore. Questo è ciò che mette in moto l’azione.

Penso che se scrivi di un personaggio nella stessa maniera nella quale è stato scritto per, tipo, cinquant’anni, hai già perso in partenza. Bisogna sempre sapersi rinnovare. Ritengo anche che i lettori possano essere un po’ restii al cambiamento, ma quando proponi loro qualcosa di ben confezionato, alla fine, finiscono per apprezzarlo.

L’idea che Medusa abbia una relazione con Johnny Storm, l’idea che non stia più assieme a Freccia Nera, è qualcosa di molto diverso rispetto al passato. C’è molto drama, ma anche molto potenziale in questa storia. Metti la protagonista principale in relazione con la Torcia Umana, il quale è quanto di più antitetico ci sia rispetto a Freccia Nera: tutto questo mi è sembrato qualcosa di molto azzeccato. Da qui, abbiamo la possibilità di poter raccontare storie davvero fighe.

 

Di seguito, vi proponiamo i video con l’intervista integrale a Charles Soule.

 

 

Fonte: CBR