Vi abbiamo già parlato della serie antologica Civil War II: Choosing Sides e della centralità della figura di Nick Fury Jr. la cui storia fa da cornice a tutte le altre contenute in questo particolare tie-in del megaevento Marvel. Ai testi e ai disegni delle vicende della spia c’è Declan Shalvey che, intervistato sull’argomento, parla del suo rapporto con il personaggio e del modo in cui lo ha intepretato e rivisitato.

 

Civil War II: Choosing SIdes #5, copertina di Cameron Stewart e Declan ShalveyEro molto interessato a scrivere e disegnare qualcosa per la Marvel e un’offerta da parte loro non capita tutti i giorni, quindi non potevo certo rifiutare. Inoltre, Nick Fury è un personaggio con un potenziale narrativo altissimo e ho pensato che sarebbe stato divertente. Sono un grande fan delle storie da superspia ed è stato figo giocare con questo genere.

Da subito mi hanno proposto la possibilità di occuparmi sia della storia che dei disegni, cosa che ha attirato la mia attenzione in maniera irresistibile. Che il protagonista fosse proprio Fury è stata la ciliegina sulla torta. Mi sono venute subito un sacco di idee.

Questo Nick più giovane è un personaggio con una certa esperienza, ma di cui non sappiamo granché, in realtà, e che non ha ancora spiegato del tutto le ali. Cosa sorprendente, data la sua popolarità al cinema. Ho cercato di approcciare la storia tenendo a mente la prospettiva del lettore e chiedendomi cosa mi entusiasmerebbe riguardo a questo personaggio. Inoltre, ero convinto che Nick avesse bisogno di un’avventura in solitaria.

Civil War II: Choosing SIdes #6, copertina di Cameron Stewart e Declan ShalveyLa Marvel mi ha concesso la possibilità di riprogettarne il costume e io mi ci sono buttato. La cosa principale era levargli quell’uniforme da Supersoldato stile Steve Rogers, che, per quanto bella, non gli appartiene.

Punto secondo, un logo che fosse solo suo, qualcosa di personale e contemporaneamente in grado di connetterlo allo S.H.I.E.L.D.. Inoltre, data l’iconografia del grande schermo, una bella giacca di pelle.

Volevo che la storia fosse raccontata soprattutto per immagini e che ci mostrasse Nick affrontare minacce che di solito vanno oltre la portata di un singolo agente. Ecco il perché dell’abilità della sua uniforme, molto S.H.I.E.L.D., di passare in modalità stealth, per sfuggire a ogni genere di sorveglianza, e di potenziare per brevi periodi le sue abilità fisiche. Il colore del costume cambia a seconda di quale modalità venga attivata.

 

Shalvey ha commentato le scene d’azione della storia, che ricordano quelle che ha messo in mostra su Moon Knight, titolo da lui realizzato qualche tempo fa. Choosing Sides gli ha permesso di tornare sul personaggio e, anche in questo caso, ha potuto soffermarsi sulla coreografia dei combattimenti corpo a corpo e rendere visivamente le singole mosse dei personaggi. Inoltre, anche il lettering è del tutto particolare, su richiesta sua: ridotto, per permettere a più parole di occupare i singoli balloon, così da raccontare di più in meno spazio e lasciare più agio ai disegni.

 

Da tempo volevo concentrarmi sulle possibilità narrative delle mie matite, di cui mi sento sempre più sicuro con il passare del tempo, in parallelo alla mia crescita come scrittore. Lavorare a una serie indipendente come Injection mi ha regalato un’autonomia che non avevo quando ero sotto contratto. Ora ho modo di mettere questa mia nuova identità artistica al servizio della Marvel, come ho sempre voluto fare.

 

Parlando di sé, Shalvey ha nominato Garth Ennis, Ed Brubaker e Jason Aaron tra i suoi autori preferiti, che vede come modello per il proprio fumetto. Ma probabilmente è Warren Ellis quello che ha maggiormente lasciato il segno su di lui, dopo averci lavorato assieme su Moon Knight, per la prospettiva che le sue sceneggiature hanno donato al suo disegno e la libertà di intervento sulla storia che il maestro britannico gli concedeva: una palestra che gli ha dato più sicurezza come narratore.

 

Da disegnatore puro, non sono un fan dello stile Marvel classico, che lascia molta libertà interpretativa all’artista. Chi disegna non viene pagato anche per questo, quindi preferisco che lo sceneggiatore si prenda la briga di immaginare come sarà il risultato visivo del suo lavoro. Ecco perché, da scrittore, realizzo sempre delle sceneggiature dettagliate, con indicazioni precise.

 

TUTTO SU CIVIL WAR: CHOOSING SIDES – LEGGI ANCHE:

Civil War II: Choosing Sides - Nick Fury, studio di Declan Shalvey

 

 

Fonte: Newsarama