Vi abbiamo già parlato di Deadpool and Cable: Split Second, lo storico ritorno di Fabian Nicieza ai testi di una storia della coppia di duri più apprezzata e famosa della Marvel Comics. Il mutante proveniente dal futuro e il mercenario con il più efficiente fattore di guarigione del mondo tornano a collaborare (come sta accadendo anche su Uncanny Avengers) per una missione ad altissimo tasso di adrenalina, disegnata da Reilly Brown. Protagonista di una recentissima intervista in merito, lo sceneggiatore di questa storia proveniente direttamente dalla prima metà del decennio scorso, per atmosfere, temi e protagonisti.

 

Deadpool & Cable Split Second #3, copertina di Reilly BrownCosa mantiene Deadpool e Cable dei personaggi attuali? Credo che abbiano passato periodi in cui effettivamente hanno subito la stagnazione, ma per fortuna loro e mia, la Marvel mi chiama quando vuole dar loro una sciacquata. Un po’ di colonia, forse un po’ di talco nelle cavità più oscure, e funziona sempre. Ne escono più belli ed eleganti di prima.

Il fatto di essere una strana coppia è il motivo per cui funzionano così bene assieme. Cable è assurdamente serio, contemplativo, vede le cose da una prospettiva ridicolmente macroscopica, mentre Deadpool è imprevedibile, spontaneo e la parola “microscopico” non sa nemmeno pronunciarla bene. Si incontrano su un aspetto: entrambi sono estremamente solitari e hanno bisogno l’uno dell’altro per dare un po’ di equilibrio alle loro vite.

Recentemente, Deadpool è diventato molto più civile e addomesticato. Abbiamo cercato di utilizzare questo aspetto a nostro vantaggio in Deadpool and Cable: Split Second, ma al loro nucleo, entrambi i personaggi dovrebbero essere soli e tragici, anche se per ragioni molto diverse. Il tempo che passano assieme è una sorta di temporanea cura a questa condizione.

Il cattivo che dovranno affrontare è Split Second, un assassino dal futuro prossimo la cui “imbracatura temporale” ha qualche piccolo problema e inizia a riportare Deadpool e Cable indietro di un minuto. Il che è molto vantaggioso, dato che devono bloccare un omicidio che hanno commesso poco meno di un minuto fa. Loop è l’antagonista del capitolo quattro, ma non posso dirvi molto di lui.

Deadpool & Cable: Split Second #1, copertina di Reilly BrownTroveremo Cable, all’inizio della storia, in un momento di grandissimo isolamento personale, quindi non vedremo molti dei suoi classici compagni o comprimari nella miniserie, anche se daremo una gigantesca occhiata al suo passato nel capitolo quinto. Per quanto riguarda i soliti sospetti che gironzolano attorno a Wade, ci saranno Bob, Agente dell’Hydra, Shiklah e l’Agente Preston.

Sapete qual è il brutto di questo fumetto? Reilly Brown. Fa proprio schifo sotto quasi ogni punto di vista. Non sa raccontare una storia per immagini, il suo tratto è privo di vita e ha l’umorismo di una lastra di granito. Sempre le stesse idee, sputate fuori con l’entusiasmo di una scimmia sotto caffeina. Per esempio, è lui che mi ha proposto di scrivere il quarto capitolo in modo che potesse essere letto sia normalmente che al contrario. E lo abbiamo fatto. Vi pare un’idea questa? Lavorare con lui è uno strazio.

Seriamente: ringraziate lui per molta dell’ironia, dello humor e delle evidenti menzogne contenute nella miniserie. Quando lavorammo per la prima volta su Deadpool e Cable nel 2007 era alle prime armi. ma mostrava già incredibili doti da narratore e architetto di tavole. Da allora non ha fatto altro che migliorare e comprende le storie come pochi altri in giro.

Io e Reilly abbiamo dato davvero tutto per questa miniserie, cercando di utilizzare a nostro vantaggio la sua release digitale e sfruttando i nuovi mezzi tecnologici in senso narrativo. Il lettori possono aspettarsi quel che devono sempre attendere da lui e da me: un gran bel fumetto.

 

Fonte: Newsarama