Non è passato molto dacché vi abbiamo mostrato le immagini in anteprima di Widowmakers: Red Guardian and Yelena Belova , lo speciale dedicato al mondo del personaggio di Vedova Nera, scritto da Devin Grayson e disegnato da Michele Bendini, che riprende da vicino i due co-protagonisti che vedremo al cinema, nel film Black Widow.

 

 

Proprio la sceneggiatrice, alla vigilia del debutto dello speciale, avvenuto lo scorso 18 novembre, ha parlato di questo ritorno della seconda Vedova nera, che Grayson ha creato negli anni Novanta, in piena epoca Marvel Knights, e che ritorna oggi a raccontare ai lettori Marvel.

 

Widowmakers: Red Guardian and Yelena Belova, variant cover di In-Hyuk Lee

Grayson – Il Guardiano Rosso e Yelena si rincontrano, a livello metanarrativo, perché è in arrivo il film Black Widow. Sul piano della trama, invece, il loro incontro è casuale. La nostra sarà una storia di spionaggio che coinvolge Yelena per ragioni sfaccettate. Di base, lei ha accettato un incarico come indipendente: far evadere qualcuno da un’installazione segreta dello S.H.I.E.L.D. in Antartide.

La missione non è ciò che sembra, però, e nemmeno le ragioni per cui l’ha accettata. Sta cercando di dare una nuova direzione alla propria vita e l’uomo che l’ha assoldata, come spesso succede in questo genere di storie, non è del tutto d’accordo con gli scopi personali di Yelena. Qualcuno potrebbe persino pensare che lei non gli abbia detto proprio tutto. Quanto ad Alexei… all’inizio della nostra vicenda si presume che sia morto.

Specialmente per Yelena, questa storia si concentra molto sulla sua volontà di modellare il proprio futuro. Ha una visione del mondo più matura e sviluppata, rispetto a quando l’abbiamo vista affrontare Natasha per la prima volta, e il campo delle sue opzioni si è molto allargato. Ha raggiunto quella fase della vita in cui può osservare la realtà e le proprie abilità per cercare di capire in che modo possa fare la differenza nel mondo. Il suo passato influenza la storia soprattutto attraverso le conversazioni dei personaggi sulla storia politica della Russia e sulle diverse interpretazioni possibili di quest’ultima.

 

Devin Grayson confessa di non vedere l’ora di godersi l’interpretazione sul grande schermo di un’attrice che stima molto come Florence Pugh, anche se vedere Yelena interpretata da qualcun altro in Black Widow la farà sentire nostalgica come una madre che abbandona una figlia cresciuta. La sceneggiatrice sa che il potenziale del personaggio è illimitato e, per quanto non abbia visto nulla di più rispetto alle immagini che tutti i fan hanno potuto apprezzare nei trailer, è certa che un’interprete come la Pugh farà grandi cose con lei.

 

Grayson – Yelena ha vissuto un sacco di avventure da quando l’ho creata. Alcune belle e altre meno. Ho letto recentemente, ad esempio, che ha lavorato come modella di intimo. Ho storto il naso, proprio come se avessi sentito il mio figlioccio, ormai adulto, raccontarmi un progetto che sono convinto non funzionerebbe per lui. In entrambi i casi, non posso far altro che accettare che le cose succedano e sperare per il meglio. Scrivere Widowmakers mi ha dato la possibilità di sedere nuovamente al tavolo con Yelena e parlare del suo futuro, di dirle che sarò sempre orgoglioso di lei e che la sosterrò qualunque cosa voglia fare, ma che mi spiacerebbe molto se sprecasse i propri talenti. Un discorso che, verosimilmente, sia i miei figli reali che quelli fittizi sono stanchi di sentire.

 

Widowmakers: Red Guardian and Yelena Belova sarà una storia molto focalizzata, perché Grayson ha molto da dire in uno spazio narrativo piuttosto ridotto.

 

Widowmakers Red Guardian and Yelena Belova, variant cover di Junggeun Yoon

Grayson – In questo caso, sentivo che Yelena era presa in mezzo tra due diverse missioni, forse tra due diverse identità, all’inizio di questa storia. Quindi la questione in esame riguardava la direzione che potrebbe prendere nella vita una persona con il suo bagaglio formativo e di abilità, che è piuttosto noto a chiunque abbia familiarità con lei o con la Vedova Nera in generale. Anche se, ovviamente, lo vedrete illustrato dalle scene d’azione. E coinvolgere Alexei mi ha fato un modo per sottolineare il passato di Yelena per contrasto, lasciandomi un sacco di spazio per entusiasmarvi con la parte più dinamica di questa avventura.

Alexei, anche noto come il Guardiano Rosso, un tempo era sostanzialmente il Capitan America dell’Unione Sovietica. Una persona come Yelena, cresciuta nella Russia post-sovietica, dovrebbe considerarlo come un eroe nazionale, ma recentemente lui è stato scoperto ad agire nei panni di Ronin, nel tentativo di costruire un suo piccolo impero personale, come un super cattivo. La sua ex-moglie Vedova Nera lo ha fermato, gli ha sparato, lo ha arrestato. Sin dal crollo dello S.H.I.E.L.D., nessuno sembra sapere che fine abbia fatto.

 

Grayson, dopo aver plaudito al lavoro di Michele Bendini, soprattutto per quanto fatto sulla splash page che chiude la storia, molto emotiva e perfetta chiusa della vicenda, ha parlato dello status attuale della propria carriera. Nonostante da un paio d’anni si sia stabilmente occupati di alcuni progetti per la Marvel, la maggior parte delle sue energie è impegnata sul fronte del Fumetto indipendente e dalla sua collaborazione con Berger Books. Per quanto ami molto lavorare su personaggi noti e che non le appartengono, non sempre questo le consente di raccontare storie di impegno politico e d’opinione. Cosa a cui tiene moltissimo in questa fase della sua carriera.

 

 

 

Fonte: Games Radar