La Marvel annuncia Captain America: The Ghost Army, una nuova graphic novel dedicata alla Sentinella della Libertà e ai suoi anni giovanili, edita in collaborazione con la casa editrice Scholastic’s Graphix e scritta dall’autore bestseller del New York Times, Alan Gratz, per i disegni di Brent Schoonover.

 

 

Un’avventura che si svolge quando Steve Rogers aveva diciotto anni e, accompagnato dalla sua spalla storica, Bucky Barnes, combatte le armate naziste in Transilvania, durante la Seconda Guerra Mondiale. Se pensate che la regione storica dell’est-Europa non porti con sé la sua classica dose di mostri non-morti vi state ingannando. Come recita il titolo del volume, Cap e Bucky dovranno affrontare un esercito di spiriti, che emergono direttamente dal suolo e contro cu le loro armi non hanno alcun potere. Nella trama è coinvolto anche il Barone Mordo. Ecco le dichiarazioni di Alan Gratz in merito.

 

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Gratz – Da lettore di fumetti da tutta la vita, sono incredibilmente felice di scrivere per la Marvel e per Capitan America in particolare. Il lavoro di Ed Brubaker sul personaggio è una delle storie che preferisco in assoluto, in particolare per la presenza del Soldato d’Inverno, ormai diventato un’icona. Una delle cose che più ho amato di quelle trame sono i flashback che ci hanno regalato su Capitan America e Bucky che combattono fianco a fianco durante la Guerra Mondiale. Quello spirito giovanile e di camerateria è ciò che cerco di recuperare con Captain America: The Ghost Army.

Vedo questa storia come una moderna espansione della relazione creata da Jack Kirby e Joe Simon, su cui Stan Lee ha continuato a costruire. Quindi so di dover riempire dei panni impegnativi. Un’altra gioia è stata il fatto che la Marvel mi abbia incoraggiato a infilare molti riferimenti a vecchie storie della continuity. The Ghost Army è progettata per essere un’introduzione molto divertente a Capitan America per un ragazzino che non ha mai letto un fumetto Marvel prima d’ora, ma contiene anche molte strizzate d’occhio per i lettori adulti e di vecchia data. La mia speranza è che questi ultimi possano condividerne la lettura con i loro figli.

 

 

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Fonte: CBR