Old Man Quill è stato annunciato da C.B. Cebulski, Editor-in-Chief della Marvel, durante l’incontro di Panini Comics dell’ultima edizione di Lucca Comics & Games. Come reagirà il vecchio Star-Lord, quando, dopo decenni di assenza dal pianeta natale, tornerà sulla Terra e la troverà nelle condizioni che abbiamo apprezzato in Vecchio Logan e appena ritrovato su Vecchio Occhio di Falco?

Lo sceneggiatore Ethan Sacks, che già si è occupato della versione anziana di Clint Barton, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla maxi-serie di dodici numeri che debutta a febbraio 2019 negli Stati Uniti.

 

Old Man Quill #1, copertina di Andrea Sorrentino

Abbiamo potuto apprezzare le avventure di Logan e Occhio di Falco nelle Terre Desolate, ma in quell’universo ci sono ancora interi mondi da esplorare. Diciamo un’intera galassia. C’è tanto di quel potenziale nelle prossime possibili visite a quel mondo deliziosamente disgustoso immaginato da Mark Millar e Steve McNiven. Da fan, spero che la Marvel dia luce verde a sempre più storie che mostrino altri personaggi in differenti periodi, con diversi team creativi.

Da scrittore, il tema è intrigante, perché gli eroi dovrebbero vincere, in teoria. Quindi come processano la sconfitta? Come accettano il fatto di essere sopravvissuti, quando tanti altri colleghi sono invece morti? Come gestiscono il fatto di essere percepiti come nemici pubblici, doversi nascondere nelle ombre? E i cattivi come si comportano quando sono al potere e tocca a loro governare il mondo? Avrei dozzine di idee per questo universo.

Peter Quill è rimasto lontano dai Guardiani della Galassia per decadi, ma ora hanno bisogno di rimettere insieme la banda per recuperare l’unico mezzo utile a fermare una forza galattica e impedirle di distruggere quel che resta delle civilizzazioni dell’universo. Questo li porta sulla Terra, solo che non è il pianeta che ricordavano.

 

Troviamo un Peter decisamente in crisi, quindi non aspettiamoci molte battute di spirito. Più simile allo Star-Lord vendicativo di Steve Englehart nelle storie del 1976. Ci saranno altri personaggi già coinvolti nelle iniziative Old Man, tra cui Ashley, figlia di Clint Barton e nipote di Peter Parker.

 

I Guardiani della Galassia avranno l’aspetto di alieni, ma sono dannatamente umani. Sono la quintessenza dei reietti che trovano un senso di appartenenza gli uni negli altri. Anche se non lo ammettono. Non sono un cinico calcolo hollywoodiano che ha dato vita a un affare da quasi due milioni di dollari al botteghino. Il segreto del loro successo sta più nell’identità di Star-Lord, l’uomo comune disperso nello spazio, che nelle battaglie nel cosmo. Oppure nell’umanità dei problemi familiari di Gamora. Ed è questa formula magica che deve emergere nelle loro storie.

 

 

Fonte: Newsarama