Non tutti i mutanti fanno la bella vita sull’apparente paradiso terrestre di Krakoa. Anzi, potremmo dire che sono quelli che agiscono nel mondo esterno a vivere le avventure più mirabolanti e le missioni più pericolose. È senz’altro così per i Marauders, la ciurma pirata che solca i mari per prestare aiuto ai mutanti rimasti nel mondo esterno o per compiere le ambigue missioni che il Club Infernale gli affida sul fronte commerciale.

A lanciare queste avventure di “cappa e spada” ci hanno pensato Gerry Duggan e il nostro Matteo Lolli. Il primo ha inoltre ricevuto il prestigioso e delicato compito di narrare le avventure del giovane Cable, di cui si occuperà assieme all’artista Phil Noto. È quindi il momento migliore per scoprire quali sono i suoi piani sia per la ciurma piratesca che per il giovane avventuriero mutante:

 

Marauders #11, copertina di Russell Dauterman

Duggan – Credo che “spensierata” sia un buon termine per descrivere Marauders, anche se in realtà si addice meglio a come vogliamo che si sentano i lettori della serie. Abbiamo abbracciato il concetto dei pirati mutanti, e vedrete quel concetto esplorato ancora più a fono nei mesi a venire. Poi abbiamo Kate, che è stata in un certo senso esclusa. Lei è diversa, è stata lasciata indietro. Credo che per un personaggio che ha sempre dichiarato orgogliosamente di essere una mutante sia stato un vero pugno nello stomaco. Aveva fiducia, credeva che alla fine sarebbe stata riportata indietro, ma ovviamente ci sono delle complicazioni. Ma staremo a vedere come si svilupperà la sua storia, e se è davvero finita oppure no.

Sappiamo che Lockheed è sopravvissuto. Quanto al resto dell’equipaggio, ho messo mano ad alcuni pezzi da novanta, figure potenti non solo nel sottobosco mutante, ma in tutto l’Universo Marvel. Sono davvero felice che la serie abbia ingranato in questo modo, sia con i collaboratori che con i fan, perché ho ancora molte storie da raccontare sui Marauders e sento che ora abbiamo molto spazio di manovra per farlo.

Sono stato un avido lettore degli X-Men fin dagli anni Ottanta. Erano la mia fissa. Ho sangue mutante nelle vene. Kate, Emma e Shaw si sono presentati alla festa tutti assieme in Uncanny X-Men #129. Per molto tempo, a causa della sua età, Kate è stata la lente attraverso cui vedevamo quel mondo. Non ero molto più giovane di lei quando leggevo gli X-Men. Se mi puntassero una pistola alla testa e dovessi scegliere un super potere, sarebbe il suo. Chi non vorrebbe passare attraverso un muro per sottrarsi a una situazione problematica? Credo anche che non sia sfruttato al massimo, tatticamente. Kate è stata addestrata come una ninja, e abbiamo visto qualcosa di questo aspetto grazie a Matteo [Lolli] nel primo numero di Marauders. Da un lato, adoro il suo personaggio, d’altro canto, poter mostrare tutti e tre… so che altri autori l’hanno già fatto, ma credo che quei tre personaggi siano legati gli uni agli altri. Nella mia mente è un fatto consolidato.

Cable #4, copertina di Phil Noto

Spero sinceramente di contribuire a produrre la serie che vorrei disperatamente leggere se fossi un fan degli X-Men. Il Club Infernale è sempre stato il mio preferito, e ora è ancora più importante nel cosmo mutante. Non so se prima si potesse dire che era importante. Ha sempre avuto un ruolo predominante, ma ora che i mutanti si sono isolati abbiamo una nazione che dipende dalle sue esportazioni. Con i Marauders che forniscono una linea di rifornimento clandestina per i mutanti che non riescono a raggiungere facilmente Krakoa, abbiamo l’opportunità di sovvertire l’intera storia razzista della Compagnia delle Indie Orientali.

A conti fatti, potremmo dire che ho letto i fumetti degli X-Men per quasi vent’anni e ci ho pensato sopra altrettanto tempo, e questo è il frutto di tutta la mia esperienza. Jonathan è un ottimo collaboratore e la sua storia consente uno spazio di manovra talmente vasto per le storie di cui non si occupa che il tutto mi sembra quasi un miracolo.

E poi abbiamo Cable. Ogni volta che ho l’opportunità di lavorare con Phil Noto è una vera gioia. Phil si era appena liberato ed era molto curioso su quello che stava accadendo a Krakoa, potremmo dire. Adoro come lavora, e non appena i nostri impegni ci hanno permesso di farlo assieme ci siamo detti: “Quale sfizio possiamo toglierci?”.

Abbiamo visto molto di questo giovane Cable, ma non credo che abbiamo avuto molto tempo per immergerci a fondo nella sua identità di mutante. Mi piacciono molto gli eroi adolescenti perché sono inesperti, possono commettere errori. Quando guardiamo il vecchio Cable, capiamo subito che è un generale mutante veterano. Com’è diventato così? Credo che daremo almeno una risposta parziale a questa domanda, e forse sorprenderemo alcuni lettori con la storia che stiamo mettendo assieme. Non credo che una bella storia di Cable debba necessariamente essere strutturata da A a B a C a D, ma ci auguriamo che la troviate divertente, qualunque sia la versione di Cable che preferite. Ho delineato assieme a Phil le avventure del primo anno, ma speriamo di spingerci oltre.

 

 

Fonte: Comics Beat