Punisher #1, appena uscito negli Stati Uniti, apre un nuovo ciclo di storie per Frank Castle, sotto l’egida di Matt Rosenberg (Uncanny X-Men) e grazie alle tavole firmate da Szymon Kudranski.

Lo sceneggiatore ha parlato della sua visione del Punitore sulle pagine del sito ufficiale della Marvel. Ecco i concetti chiave che ne sono emersi.

 

Punisher #1, copertina di Greg Smallwood

L’ultimo anno ha cambiato Frank in molti modi. Non si sente in colpa per aver seguito Capitan America nell’Hydra, perché non sono sicuro che lo abbia mai fatto per qualcosa, a parte non aver salvato la propria famiglia, ma il punto è che ora vuole pareggiare i conti. E questa volta si è messo a caccia di alcuni dei criminali più grossi che esistano.

La sua lista comprende due nomi che dovrebbero entusiasmare i lettori: il Barone Zemo e il Mandarino. Super cattivi veri e propri, con interi eserciti alle spalle. E Frank non si fermerà finché non li avrà uccisi o trascinati con sé. La guerra che sta per combattere non ha nulla a che vedere con ciò a cui sono abituati i fan del Punisher. E le cose si faranno toste molto in fretta.

Frank è un’arma, e Steve Rogers ha tentato di utilizzarla. Castle non se lo dimenticherà. Gli ha dato tutta la fiducia di cui era capace e Cap l’ha bruciata. E questo aspetto è fondamentale per lo sviluppo della storia. Per quanto riguarda Fury, la situazione con lui è diversa. Se certamente Nick stava cercando di usare Frank, è vero anche l’inverso. Nessuno dei due ha ottenuto davvero quel che voleva ed entrambi nutrono ancora un po’ di risentimento. Comunque ora ci troviamo con un Frank che si fida di ancor meno persone del solito, ed è ancora più determinato a portare a compimento il proprio credo, alla faccia di chiunque altro. Potrebbe essere più pericoloso di quanto non sia mai stato.

Ricordo che qualcuno mi ha detto, quando ero ragazzino, che se un orso uccide un uomo sviluppa un certo gusto per la carne umana e non smette più di cercarla. Da adulto, sono piuttosto certo che non sia affatto vero, ma l’idea è interessante. Ed è vera per Punisher. Frank ha messo gli occhi su prede più grandi, nel periodo in cui era War Machine. Ha rovesciato un esercito fascista. Ha fatto crollare un governo. E ora ha ancora il sapore in bocca.

Non gli dispiace far fuori i soliti boss del crimine locali o qualche spacciatore, ma è a caccia delle persone che stanno dietro a questa gente. Ed ecco perché il Mandarino e il Barone Zemo. Non sono solo i cattivi, ma sono i cattivi che controllano i cattivi. Ed è per questo che Frank li vuole.

Credo che quello che vi stiamo proponendo sia il classico Frank Castle, ma con i piedi immersi nell’Universo Marvel più di quanto non accada si solito. Si muove tra le ombre, nella pancia più oscura di quel mondo, ma è lì. Molti saranno sorpresi dalle persone e dalle cose che gli si pareranno di fronte, ma l’intento è di lanciare Frank con decisione nel firmamento dell’Universo Marvel.

 

 

 

Fonte: Marvel | Comic Book Resources