Jeremy Whitley parla di Unstoppable Wasp, giunta a febbraio al suo quinto numero della nuova serie e a una svolta importante nella vita di Nadia Van Dyne, in una storia che ha visto la giovane eroina fare i conti con una malattia mentale. In pieno stile Marvel, la più giovane delle due Wasp si è trovata con un super problema piuttosto importante in parallelo con quelli da giustiziera.

Ecco le dichiarazioni più interessanti dello sceneggiatore in merito:

 

Unstoppable Wasp #5, copertina di Stacey Lee

Di solito, nei comics sono i cattivi ad avere problemi mentali, il che ha portato a un sacco di criminali pazzi. Mentre eroi che compiono scelte mentalmente malsane spesso lo fanno con ben poche conseguenze. Noi volevamo mostrare un personaggio strettamente legato all’ottimismo e alla positività alle prese con delle limitazioni personali importanti. Alcuni eroi sono definiti dal fatto che si prendono troppe responsabilità, fino a spingere il proprio corpo oltre il limite. Per Nadia, questo atteggiamento potrebbe essere un sintomo di un disordine mentale. O forse la sua causa.

Abbiamo parlato di questo tema dall’inizio della serie. I primi indizi della malattia di Nadia si sono visti prima ancora dell’inizio di Unstoppable Wasp, in una storia di All-New, All-Different Avengers che ho scritto assieme a Mark Waid. Nadia credo che tutto possa essere risolto dalla scienza, inclusi i problemi emotivi delle perone. Ha mostrato di spingersi oltre i rischi consentiti dalla sua salute e dalla sicurezza per aiutare gli altri.

Quando abbiamo iniziato a lavorare alla serie, sapevamo che avremmo voluto introdurre questo elemento nel personaggio, ma anche che volevamo che Nadia fosse definita da molto altro, a parte la malattia mentale. La sua non doveva essere semplicemente la storia di un disturbo. Come accade alle persone reali, il bipolarismo è solo una delle sfaccettature di una personalità, ed era importante che questo fosse chiaro prima che ci immergessimo nel raccontare i problemi di Nadia.

 

Whitley, che ha diversi amici che soffrono di bipolarismo, si è documentato sulla questione dal punto di vista clinico e medico e ha letto molte storie di persone che hanno affrontato questa specifica problematica, per farsi un’idea precisa, per quanto possibile, di quel che prova chi ne è affetto.

 

La parte complicata è il fatto che il bipolarismo è descritto come una condizione in perfetto allineamento con quel che ci aspettiamo dal comportamento di un super eroe. Le persone che hanno episodi maniaci si sentono come se fossero super umani, spesso. A volte non sentono la fame o il sonno e si sentono come elevati, pensano che obiettivi impossibili siano semplici. Il punto è che queste forme maniacali sono pericolose e mettono in pericolo la salute. Come accade ai super eroi, che possono mettere in pericolo gli altri quando non sono concentrati o sotto controllo.

Nadia ha grande energia e si sente in dovere di risolvere problemi enormi, ma il tempo passa così in fretta che non riesce a fare tutto quel che vorrebbe. Si rende conto di potersi rimpicciolire a tal punto che il tempo passi, per lei, in modo diverso. Ha tutto il tempo del mondo. Ovviamente lo fa senza preoccuparsi del proprio benessere, quindi la cosa mostrerà i suoi rischi molto in fretta, ma per lei ha perfettamente senso.

 

Whitley paragona il disordine di Wasp alla claustrofobia di Tempesta: si tratta di un aspetto interessante della sua personalità, ma non è destinato a diventare dominante, a catalizzare ogni storia. Così come Nadia dovrà imparare ad affrontarlo, così sarà importante utilizzarlo con equilibrio come elemento narrativo.

 

Unstoppable Wasp #4, copertina di Stacey Lee

Le persone che ha intorno le vogliono davvero bene, ma non tutte reagiranno alla notizia allo stesso modo. Nadia ferirà alcuni di loro, e la cosa non è meno grave solo perché viene da una persona generalmente gentile. Una storia di questa magnitudine rischia di inglobare e livellare tutto il cast di supporto trasformandolo in un coro da tragedia greca, ma per me è importante che ognuno dei comprimari mantenga una sua voce molto individuale.

Ho passato fasi alterne nel mio rapporto con questa storia. All’inizio ero innamorato dell’idea e assolutamente entusiasta. Poi si è rivelata la cosa più difficile che abbia mai scritto. Sono responsabile della personalità di Nadia e del suo mondo da così tanto tempo che metterla in una situazione così complessa e potenzialmente dolorosa non era facile per me. Per fortuna, Alanna Smith è stata incoraggiante e rassicurante nel suo ruolo di editor.

E poi mi sono sentito responsabile dei sentimenti di tutti coloro che provano attaccamento per il personaggio e che avrebbero letto la storia, finendo con l’odiarmi. Per fortuna, quando è uscita, la reazione è stata incredibile e la cosa mi ha aiutato certamente a sentirmi meglio al riguardo. Ora sono nuovamente entusiasta dalla trama e spero che raggiungerà le persone che hanno bisogno di leggerla. Nadia è un personaggio incredibile e sono fortunatissimo di far parte della sua storia. Spero ancora a lungo.

 

 

Fonte: Marvel