Salutati i creatori Brian Michael Bendis e Michael Gaydos, Jessica Jones è stata da poco rilanciata da Kelly Thompson e Mattia De Iulis nella linea Marvel Digital Originals, che permette ai lettori di leggere in una sola volta interi archi narrativi (proprio oggi esce il secondo numero).

La sceneggiatrice è stata recentemente intervistata in merito alle nuove avventure dell’investigatrice dell’Universo Marvel:

 

Jessica Jones #1, copertina di Mattia De Iulis

Questo incarico mi ha entusiasmata e terrorizzata. Quando mi hanno chiamata mi sembrava di sognare e immaginare le possibilità è stato eccitante. Poi, la dura realtà arriva e capisci quanto sia alta l’asticella, in che modo potrai mai fare onore alla grandezza che ti ha preceduta, pur percorrendo un sentiero tuo e creando qualcosa di nuovo.

Per quanto riguarda l’ambientazione e i toni, mi sono innamorata di Kate Bishop e della sua Los Angeles neo-noir. Abbandonarla è meno doloroso, dato che mi rimane West Coast Avengers, ma tornare ad avventure hard boiled a New York, con Jessica, è incredibilmente bello.

Sono una grande fan di Luke Cage, così come del loro matrimonio, uno dei pochissimi che dura da tanto tempo. Sono sexy e divertentissimi insieme. La loro dinamica è incantevole. Mi sono divertita a esplorarla, anche se a piccole dosi. Dato che questa è la serie di Jessica, Luke non appare nel secondo numero, ma farà un importante ritorno nel terzo. E ci sarà anche nella “seconda stagione” della storia.

Tendo a credere che una delle cose grandiose degli investigatori privati sia che conoscono tutti, e che tutti, in qualche modo, sono in debito con loro. La sensazione che ogni cosa sia connessa è parte di ciò che rende il loro mondo affascinante. Mi piace davvero un sacco Elsa Bloodstone. La infilerei in ogni storia. Ma ho dovuto sudarmela con i piani alti per includerla in Jessica Jones, perché non è che sia proprio il personaggio ideale per le sue storie.

Il che è esattamente il motivo per cui la volevo così tanto. Che cosa ci fa un folle personaggio sopra le righe e cacciatore di mostri come Elsa Bloodstone, con il suo metro e mezzo di capelli rossi, con i suoi pugnali, dentro una storia metropolitana e di criminali? Jessica ed Elsa condividono una scena nel numero #2, che è in assoluto la mia preferita. Un interrogatorio decisamente non convenzionale che credo piacerà molto ai lettori.

Jessica Jones #2, copertina di Mattia De Iulis

Misty Knight è un personaggio grandioso, che immediatamente ha un impatto sulla storia, anche solo visivamente. Prende possesso della pagina e ha una dinamica complessa e interessante con Jessica, divertente da scrivere. Per quanto riguarda le mie creazioni, Cellino e McGill, sono frutto di una mia discussione con altri scrittori in cui dicevamo che l’Universo Marvel ha una carenza di agenti della Polizia di New York interessanti. Anche solo per ruoli ricorrenti e minori. Di reporter ne abbiamo a dozzine, ma di poliziotti non molti. Cellino e McGill non faranno ancora capolino nel primo arco, ma probabilmente nel secondo. E spero che altri sceneggiatori inizino a utilizzarli.

Blind Spot sarà un arco narrativo di cento pagine. Quindi, nei primi tre numeri, sarà concluso e ospiteremo anche una storia indipendente di altre venti, che preparerà la strada per quello successivo. Quelle venti pagine sono una specie di episodio claustrofobico, tutto giocato nell’appartamento di Jess e Luke. Sarà divertentissimo e, credo, inaspettato. Anche se vi lascerà brutalmente in sospeso per la seconda stagione.

 

La Thompson definisce De Iulis un grande talento e un tipo dolcissimo; sostiene che la sua Jessica Jones sia in perfetto equilibrio tra quella creata da Michael Gaydos e quella che si vede nelle serie TV. Mattia è anche il colorista delle tavole, con cui, secondo la sua collega, dà a New York un aspetto quasi alla Blade Runner.

 

La Marvel sta cercando di mutuare il sistema di binge-watching da altri media. Invece di assistere a una stagione di serie TV nel corso di un anno, spesso la consumiamo nello spazio di un fine settimana e, per chi ormai è abituato a questo genere di fruizione, venti pagine di fumetto sembrano poche, leggere. L’approccio è quello di mettere a disposizione più contenuto alla volta e più velocemente, per poi creare delle pause nella stagione.

Utilizzare come terreno di sperimentazione un personaggio in solitaria come Jessica Jones, che ha un seguito di fan devoti, ma probabilmente non fa i numeri delle grandi serie di gruppo, è una cosa intelligente, secondo me.

 

 

 

Fonte: Comic Book Resources | Comic Book Resources