Jordan D. White non ha deluso i fan degli X-Men nemmeno questa settimana e si è presentato regolarmente al suo appuntamento con le loro domande, raccolte dal sito Adventures in Poor Taste. Dagli interrogativi sui singoli personaggi, tra i più amati dal pubblico ma non sempre sotto i riflettori, sono scaturite le seguenti dichiarazioni, selezionate tra le più interessanti e significative:

 

Generation X #87, copertina di Terry Dodson

Non penso che Rictor vada considerato un mutante di livello Omega. A latere, fatemi dire una cosa sulla crescita dei poteri nel tempo. Si tratta di un effetto collaterale del modo in cui raccontiamo le storie, ovvero vicende senza mai fine su gruppi di personaggi più o meno fissi. Gli scrittori hanno bisogno di nuovo materiale, e una delle strategia di ricerca più frequenti è mostrare gli eroi e i loro nemici che usano i loro poteri in modo nuovo e sorprendente. Può essere una grande risorsa il fatto che, improvvisamente, un personaggio trovi il modo di sbloccare delle abilità o di accrescerle in qualche modo. Improvvisamente, lo vediamo sotto una nuova luce. Il problema è che decenni di storie significano una crescita sproporzionata per quasi tutti gli X-Men. Il che non significa che non mi piaccia Rictor, volevo dimostrare che ormai troppi mutanti sembrano avere il potere di radere a zero intere città, tra cui lui. Tuttavia, venendo al punto, dobbiamo ritenerlo di livello Omega? No. Io stesso l’ho chiesto quando insieme a Jonathan Hickman abbiamo parlato dei livelli di potere, recentemente. Avrete più informazioni riguardo agli Omega molto presto.

Amo il personaggio di Quentin Quire: un deficiente, un presuntuoso e un gran casinista. Mi è piaciuto tantissimo in Wolverine and the X-Men, nonostante fosse stato una specie di cattivo fino a poco tempo prima. Era decisamente un antagonista, a suo modo. E, se avete capito come ragiono, probabilmente vi aspettate che vorrei che restasse tale, come mi capita con Emma Frost e Magneto. Invece non è così. Emma ed Erik sono personaggi complessi, che non credo possano definirsi eroi in senso tradizionale. Il che vale anche per Quentin, ora come ora.

Il fatto che sia molto giovane è un elemento importante, per cui non credo vada catalogato tra i cattivi in via definitiva. I ragazzi fanno casino un sacco di volte, ma questo non dovrebbe mai provocare un nostro giudizio irrevocabile. Non sarà giusto, ma è così. Che è il motivo per cui Spider-Man non dovrebbe mai invecchiare troppo. Già adesso, 27 anni iniziano a essere troppi per un personaggio che ha come tema centrale il fatto di imparare a prendersi le proprie responsabilità. Quentin è un ragazzino, quindi penso sia portato a fare stupidaggini e poi metterci una pezza, e non voglio che cresca abbastanza da maturare. Diverrebbe noiosissimo.

generation-x-87-copertina-di-terry-dodson

Scrivere una storia in solitaria su un personaggio è una questione di equilibrio. Ci sono tre cose da considerare: il personaggio, il team creativo e l’idea. I tre elementi fondamentali per una storia di successo, che fanno venir voglia alla gente di comprare una serie. E fra loro devono dar vita a qualcosa che suoni figo alle orecchie del pubblico. Se si lavora su un personaggio molto popolare, si è già a buon punto. E anche se si è un autore o un disegnatore molto noti.

Quindi, se mi chiedete quale personaggio poco noto potrebbe reggere una storia in solitaria, di per sé, la risposta è che nessuno potrebbe. Non mi verrebbe mai in mente, per esempio, di approvare una miniserie su Maggot, di base, ma se me la proponesse uno dei migliori sceneggiatori al mondo, allora la considererei. Fosse chiunque altro, difficilmente potrebbe sconfiggere la scarsissima notorietà del personaggio, a meno di avere un’idea incredibilmente esplosiva, qualcosa che possa catturare l’attenzione del pubblico fin dai riassunti delle anteprime.

Il team originale di Alpha Flight è attualmente diviso tra diverse divisioni creative della Marvel. Un po’ di loro si trovano sotto l’ala di Capitan Marvel, il che li mette saldamente sotto il controllo di Tom Brevoort, come pure Sasquatch, che compare nelle storie di Hulk. Northstar e sua sorella sono chiaramente mutanti, quindi sono nella nostra giurisdizione. A parte questo, posso dirvi che la loro comparsa nelle storie andrà valutata caso per caso e segnalarvi che il mio ufficio ha annunciato Alpha Flight: True North per settembre.

La passione dei fan per i personaggi meno noti degli X-Men credo dipenda dal fatto che il gruppo è seguito da un pubblico molto variegato, oltre che dal fatto che a villa Xavier convivano qualcosa come 976 personaggi. Un serraglio così ampio di figure tra cui scegliere il preferito incoraggia i lettori a essere molto specifici, a concentrarsi sulle differenze a un livello molto personale. Inoltre, dato che ci sono molte testate che danno visibilità a diversi personaggi, ognuna di esse ha prodotto i propri comprimari e ha dato loro una temporanea visibilità. Quindi ci sono sempre nuovi reietti tra i reietti.

X-Factor Peter David Copertina

Stiamo chiudendo una storyline importante che ruota attorno a X-Man. Glob Herman è stato importante su varie testate, in questi anni. Blob ha appena vissuto una storia d’amore. Su X-Men: Gold avete visto il nuovo Pyro e Ink. X-Men: Blue vi ha mostrato Jimmy e Bloodstorm. Sono sorpreso che alcuni dei nostri fan pensino che non facciamo abbastanza per promuovere i personaggi minori. Ogni scrittore, o quasi, che ha lavorato sugli X-Men negli ultimi dieci abbondanti anni ha usato più personaggi minori dei suoi predecessori. Il solito problema di avere 1.742 X-Men è che ognuno ha i suoi preferiti, ma i fan dei meno noti difficilmente concordano sul proprio.

Se penso agli ultimi dieci anni di storie mutanti, direi che quello che ha avuto più successo in maniera concreta sia Quentin Quire, che dai tempi di Scisma è stato utilizzato con una certa costanza. Al di là del suo caso, i personaggi vanno e vengono come le maree. Uno scrittore ne sceglie alcuni, ne usa un po’, magari appaiono in altre serie e poi tornano sullo sfondo mentre altri escono alla luce.

Poniamo che arrivi un autore che vuole utilizzare Bliss e la sua lingua disgustosa: la rende un personaggio interessante, al punto che vi dimenticate quanto orribile sia la sua lingua. Poi un altro scrittore vorrebbe utilizzare Mercury. Dovrei scoraggiarlo e chiedergli di concentrarsi su Bliss? Magari i fan vorrebbero che ci fossero entrambi. E sia. Bliss e Mercury. Quando arriverà il terzo sceneggiatore, dopo di loro, vorrà riportare Icarus sulla scena. Potremo avere Bliss, Mercury e Icarus contemporaneamente? No. Perché per quanto il primo e il secondo scrittore possano essere bravi, dubito che la popolarità di Mercury e Bliss sia diventata superiore a quella di Rogue o Uomo Ghiaccio. Figurarsi di Ciclope o Wolverine.

 

 

Fonte: Adventures in Poor Taste