Jordan D. White torna a parlare con i fan dalle pagine di Adventures in Poor Taste. L’editor che sovrintende le testate mutanti della Marvel riceve domande dai lettori riguardo gli X-Men e tutto il sottobosco di personaggi e gruppi che gravita loro attorno.

Ecco le rivelazioni e le considerazioni più interessanti di questa nuova edizione dell’appuntamento settimanale:

 

Uncanny X-Men #21, copertina di Whilce Portacio

Il mondo dei comics è cambiato un sacco dai tempi della prima morte di Jean Grey. Credo che da allora ogni personaggio sia passato a miglior vita per poi tornare. A memoria, rapidamente, mi sento di escludere Miles Morales. Forse. Quindi sappiamo benissimo che una morte permanente è cosa rara, ormai, anche nei casi in cui è scritta per esserlo.Perché il team creativo che l’ha decisa non lavorerà per sempre su quel personaggio e qualcuno, prima o poi, lo riporterà certamente indietro.

Quel che posso dirvi è che il mi impegno a evitare quelle storie in cui bisogna fare salti mortali assurdi per giustificare una resurrezione, perché il personaggio di turno è stato ucciso senza che ci fosse dietro un progetto. Se sappiamo quali sono le ragioni di una morte e del suo annullamento, siamo a cavallo. O, almeno, ci deve essere una scappatoia insita nella dinamica della morte stessa. In alternativa, la storia deve essere talmente bella da oscurare le eventuali incoerenze.

Il più sexy tra Gambit e Ciclope? Gambit. E su, andiamo. Non è mica per sminuire Ciclope, che è un gran bell’uomo, e come abbiamo visto spesso non ha problemi a conquistare una donna. Ma Gambit è Gambit. Essere affascinante è il suo super potere. E poi Ciclope è un monogamo a lungo termine, mentre Gambit è uno che vive alla giornata. Solo passione, nessun impegno. Mi spiace, Rogue, ma lo sai anche tu. Tienilo d’occhio.

Se potessi riscrivere una singola storia degli X-Men? Difficile scegliere e non so se comunque vorrei farlo. In generale, sono dell’idea che se una cosa era buona la prima volta che è stata fatta non c’è bisogno di rifarla. E certamente non sono nella posizione di dirvi quali storie degli X-Men non mi siano piaciute. Sapete cosa, però? Mi piacerebbe una rinarrazione a fumetti e nella continuity della trama del videogame di Pryde of the X-Men. Sarebbe divertente pensare a come adattarlo alle storie già narrate, in qualche modo, mantenendo la vicenda riconoscibile. Ho speso un sacco di quarti di dollaro in quel cabinato. Dovremmo metterne uno qui negli uffici.

 

White ha quindi parlato della scelta dei personaggi che gli autori mettono sulle pagine. Una scelta che, nella sterminata galassia dei mutanti Marvel, non potrà mai accontentare tutti i lettori, ognuno dei quali ha il proprio preferito. Bisogna capire se gli autori hanno una buona storia da raccontare su di loro, tener conto delle trame precedenti e di moltissimi altri fattori. Motivo per cui le richieste che arrivano dal pubblico sono ascoltate, ma impossibili da soddisfare in toto.

 

House of X #1, copertina di Pepe Larraz

Le storie degli X-Men riguardano il gruppo, e ci sono sempre tanti personaggi che entrano ed escono dai riflettori, alcuni più di altri. Credo sia questo che piace, in generale, ai lettori. Si godono la dinamica di squadra e i temi generali della serie. Non conta, per la maggioranza, che ci sia o meno un particolare personaggio. Sarebbe come rifiutarsi di vedere un film di Star Wars perché non c’è Jabba o se i fan di Star Trek abbandonassero la serie fino al ritorno di Keiko O’Brien. La speranza è che il vostro amore per gli X-Men vada oltre quello per un singolo personaggio.

Il matrimonio tra Scott e Jean? Credo che sia ormai legalmente nullo. Jean è stata dichiarata morta ufficialmente e sono certo che la cosa sia stata registrata dagli organi competenti. Vero che è tornata in vita, ma quel che conta è lo status legale. Un po’ come quando una persona è dispersa per molto tempo e viene dichiarata ufficialmente morta. E poi, se volete scendere proprio nel bizzarro, il matrimonio tra i due, tecnicamente, non è mai avvenuto.

Il Ciclope che ha sposato Jean è morto nel primo numero di Secret Wars e fu rimpiazzato da una versione ricreata da capo con i ricordi del matrimonio. Ma quell’evento non è mai realmente accaduto. Esiste una distinzione legale tra un evento che è accaduto realmente e un che è stato semplicemente marchiato nella storia e nella memoria artificialmente?

 

Questa rivelazione ha forse a che fare con la rifondazione della continuity degli X-Men che sta progettando Jonathan Hickman? Staremo a vedere…

 

 

Fonte: Adventures in Poor Taste