Dovreste già sapere molto di The Marvels, la serie di Kurt Busiek e Yldray Cinar dalle grandissimi ambizioni, che allargherà le proprie maglie all’intero universo narrativo della Casa delle Idee. Lo sceneggiatore è intervenuto recentemente per raccontare nel dettaglio il cast di questa storia, che trascina nelle trame personaggi provenienti dai più svariati cantoni di ottant’anni di continuity Marvel.

 

 

Ecco le dichiarazioni dello sceneggiatore.

 

The Marvels #1, anteprima 01

Busiek – Potrà sembrare un’impresa che spaventa, ma non credo che sarà un problema, per me. Ho più idee di quanto abbia tempo per scriverle, quindi il processo sarà soprattutto di selezione di trame da raccontare o personaggi che abbia voglia di rivisitare o introdurre, per poi costruirci attorno, per poi assicurarmi che quelle storie abbiano da guadagnare se coinvolte negli eventi dei Fantastici Quattro di John Byrne, per esempio, o dei Guardiani della Galassia. Ho sempre voluti riportare in scena Ixar e gli Ultroidi, dalle storie degli Avengers degli anni Sessanta e posso farlo in ogni modo che sia funzionale.

Fintanto che i personaggi, le trame e le situazioni che utilizzo beneficiano dalla loro collocazione temporale, posso sfruttare ogni epoca che voglia. Il che, per me, è molto liberatorio. Ma anche se dovesse essere complicato, posso sempre chiamare Tom Brevoort o Alex Ross, scambiarmi idee con loro finché non mi attaccano il telefono in faccia o finché non definisco la direzione da prendere. Certamente non è stato un problema sinora, perché le radici del primo arco narrativo che stiamo raccontando sono vecchie di vent’anni per me.

All’epoca, io sceneggiavo Iron Man, Roger Stern scriveva la scomparsa e vituperata serie Marvel Universe e Mark Waid era l’autore di Capitan America: Sentinella della Libertà. Ognuna di quelle storie era ambientata in un diverso periodo storico e io ebbi l’idea per un crossover che esplorasse un evento fino ad allora mai narrato: la guerra nel Sin-Cong.

The Marvels #1, anteprima 02

L’idea era che Roger potesse raccontarne lo scoppio, risalente a prima dell’epoca Marvel, mentre Mark avrebbe potuto mostrarne il picco. Ed io mi sarei occupato delle conseguenze nel presente. Forse avremmo potuto coinvolgere una delle serie su Spider-Man o Wolverine e rendere l’evento qualcosa di grosso. Un’epopea militare con una nuova prospettiva e un mistero da super eroi alla base.

Ma poi succede sempre qualcosa. E questa cosa, in particolare, invece non è mai successa. Tuttavia mi è sempre piaciuta l’idea di base, quindi, quando si è iniziato a parlare di The Marvels, ho suggerito che potessimo riprenderla e rimettere in piedi quest’avventura stratificata e un po’ alla Tom Clancy, con tante sorprese, tanta umanità e una prospettiva nuova sulla storia Marvel.

Lungo il percorso della narrazione, sono saltate fuori altre due idee che l’hanno resa più ampia e migliore, nonché più bizzarra di quanto avrei mai potuto renderla all’epoca. Ma ci hanno anche condotto verso nuove trame, nuovi luoghi e persino nuovi personaggi, che potrò introdurre per poi approfondirli sempre di più, quando avrò portato a termine il primo arco narrativo. Sono sicuro che anch’essi porteranno a nuove idee a loro volta. Potrei non finire mai le idee su cosa succederà in seguito, in questa serie. Come sapete, ci muoviamo in una gigantesca stanza dei giochi: quando ne prendi uno dallo scaffale te ne capitano sott’occhio altri tre con cui vuoi divertirti.

 

 

 

Fonte: ComicBook.com