X-Factor #10, copertina di Ivan Shavrin

La nazione mutante di Krakoa è un paradiso in terra dove i mutanti godono di un prestigio e di una supremazia che non avevano mai conosciuto prima. Ma come ben sappiamo, spesso dietro lo splendore di facciata si nascondono momenti meno fulgidi e le decisioni del Consiglio Silente a volte sembrano dettate da interessi tutt’altro che mirati al bene della popolazione. Forse una metafora fin troppo palese per quella che è attualmente la situazione editoriale delle testate mutanti, in subbuglio dopo l’annunciata partenza del timoniere Jonathan Hickman. La “Mystica” di turno a far sentire la propria voce contro il “Consiglio” di turno è Leah Williams, sceneggiatrice della serie X-Factor e della miniserie Trial of Magneto, che ne prenderà il posto di qui a poco. Una transizione tutt’altro che indolore, che ha spinto la Williams a condividere le sue riflessioni nel podcast di ComicsXF chiamato Battle of the Atom.

Williams racconta che X-Factor è stato cancellato perché la sua proposta per la storia di Magneto/Wanda all’interno di X-Factor, ora chiamata Trial of Magneto, era diventata molto popolare alla Marvel, dove si pensava che i numeri dei lettori di X-Factor non fossero sufficienti per una storia come questa, quindi si è optato per farne un fumetto a sé. E così hanno chiuso X-Factor con il numero #10, invece di portarlo avanti come previsto in origine, con il processo che sarebbe iniziato in X-Factor #15. La scrittrice racconta di aver appreso della cancellazione di X-Factor solo mentre stava scrivendo il numero #9, e così ha dovuto chiudere la serie in tutta fretta, compattando sei numeri di storia negli ultimi due e definendo il risultato “compresso e frettoloso”.

X-Men: Trial of Magneto #1, copertina di Valerio Schiti

Quanto a Trial of Magneto, che ha causato la cancellazione di X-Factor, commenta: “Spero che ne valga la pena, mi è stato presentato come la cosa più importante a cui abbia partecipato”. Il titolo non è stata un’idea di Leah, bensì una scelta di marketing (“Non ho questa presunzione”) e la storia era pensata per concentrarsi maggiormente su Scarlet. Leah dice di voler riabilitare l’immagine di Wanda presso il resto dei mutanti su Krakoa e reinterpretare i suoi poteri come potenziamento degli altri piuttosto che essere una variabile caotica. Aggiunge inoltre che il suo obiettivo non è scrivere una nuova storia che definisca Magneto, bensì di assemblare un “motore di empatia” in quanto simpatizzante di Wanda, per raccontare genuinamente una storia che parli di guarigione e di catarsi.

La Williams prosegue dicendo che con X-Factor #10, si è resa conto di quanto poco controllo abbiano gli scrittori: non sapeva quale sarebbe stato il risultato finale perché c’erano diversi artisti che stavano lavorando all’ultimo numero e apparentemente anche diversi scrittori/editor che stavano apportando delle modifiche. Nel numero finale ci sono pagine di cui non era a conoscenza: i suoi dialoghi sono stati cambiati, così come le illustrazioni che aveva visto originariamente. Ha appreso di quei cambiamenti solo quando il fumetto è stato stampato e pubblicato, alcuni dei quali non ha gradito affatto e non approva, come le inquadrature del cadavere nudo di Prodigy, che non ha scritto lei. Dopo la reazione del pubblico, le illustrazioni sono state cambiate per la versione scaricabile. Aggiunge che ha dovuto cambiare tre volte la sua lettera di addio alla fine di X-Factor #10, perché rivelava troppi dei piani precedenti e la Casa delle Idee non voleva che la cancellazione sembrasse una decisione dell’ultimo minuto. Doveva sembrare che tutto questo fosse pianificato fin dall’inizio.

X-Men: The Trial of Magneto #3, variant cover di Joe Jusko

Alcuni dei progetti perduti prevedevano che Shatterstar diventasse il nuovo dio della battaglia di Krakoa sconfiggendo la Morrigan, mentre quest’ultima sarebbe diventata la dea della rinascita e della guarigione. I dialoghi che spiegavano tutto questo sono stati rimossi dal numero finale. Leah aveva pianificato di aggiungere questi elementi ai miti della creazione di Krakoa. Il nuovo potere di Siryn sarebbe stato quello di poter parlare con i morti, il che si sarebbe rivelato essenziale per le indagini. Curiosamente, Jean Gray si è dimostrata in grado di fare proprio questo con Lorna nella serie degli X,Men.

Anche se alcune esperienze nel corso di questa serie sono state sfortunate, Williams dice sono cose che gli editori e i proprietari di proprietà intellettuali sono assolutamente autorizzati a fare, ma che per lei è stata un’esperienza difficile e aggiunge che sia lei che l’artista della serie David Baldeon hanno pianto quando hanno scoperto dalla cancellazione. Ma ha anche notato che, grazie alle X-serie, il suo lavoro ha ottenuto più attenzione di quanta ne avesse ottenuta in precedenza, il che rende la sua decisione di passare alla scrittura per Substack, insieme a molti altri autori di fumetti, del tutto comprensibile.

 

 

Fonte: Bleeding Cool