I Fantastici Quattro stanno per tornare? Se lo chiede George Marston, analista di Newsarama, e noi con lui. Possibile che la Marvel lanci un’iniziativa come Legacy, che sostiene di voler riportare gli eroi del suo universo narrativo alle loro radici, e lo faccia senza il ritorno in scena di Reed Richards e Sue Storm, senza ricomporre il suo supergruppo originario? Possibile, certo. Anche se poco probabile, a nostro avviso. Non saremmo stupiti di vedere gli FQ rientrare in scena all’apice di Legacy.

Ma la parte più interessante dell’analisi di Marston riguarda le ragioni per cui il Fantastico Quartetto è stato messo temporaneamente nel congelatore dalla Casa delle Idee, al di là dei non esaltanti dati di vendita della testata da lungo tempo. Per capire meglio cosa è successo e quali alternative ci fossero, Newsarama riporta le dichiarazioni di vari professionisti. Due in particolare ci interessano, contrapposti: Tom Brevoort, eminenza grigia del comparto editoriale Marvel, e Jonathan Hickman, l’ultimo autore che, secondo i più, è riuscito a rendere entusiasmanti le avventure della famiglia per eccellenza dei comics.

 

I fantastici Quattro 1, copertina di Jack KirbyBrevoortFantastici Quattro è un titolo di importanza innegabile nella storia dell’Universo Marvel, ma i lettori di oggi non entrano in connessione con i suoi personaggi come fanno con gli X-Men, gli Avengers e pure con i Guardiani della Galassia.

Viene dato per scontato, percepito come un elemento che sopravvive da un’altra era del fumetto. Il che non significa che i suoi personaggi non siano grandiosi o il concetto di base che li sostiene importante. Né che non siano un elemento fondamentale dell’Universo Marvel. Semplicemente il mondo di oggi e lo spirito dei tempi attuale non vede i Fantastici Quattro come una priorità.

Che sia domani, tra un anno o tra cinque, rimane possibile lo scenario in cui i Fantastici Quattro torneranno con una loro serie. In realtà, più che probabile e auspicabile. Nel frattempo, quei personaggi sono ancora in gioco, per tutti coloro che li amano, e sono ancora un fattore importante all’interno dell’Universo Marvel. Forse, questa assenza renderà ancor più prezioso il nostro annuncio di un ritorno di Fantastic Four in futuro.

 

La lettura di Brevoort, con cui chi scrive si sente di concordare con riserva, è dunque quella di una mancata aderenza dei temi portanti di FQ all’attuale gusto del pubblico, alla sensibilità della società contemporanea. E, in effetti, in tempi in cui il concetto di famiglia è distante da quello tradizionalmente incarnato dal Quartetto, in cui il futuro non appare come una terra affascinante da esplorare, le parole di Brevoort non paiono campate in aria.

Hickman, tuttavia, è di opinione diversa e, ragionando da sceneggiatore, dichiara a Newsarama quanto segue.

 

Secret Wars, di Jonathan Hickman ed Esad Ribic - Panini ComicsHickman – Non sono d’accordo. Non solo perché la mia personale esperienza dimostra il contrario, ma soprattutto perché l’idea dietro questa opinione è che i temi che stanno al nucleo dei personaggi non funzionino più e basta. Il che non ha senso. Famiglia, futuro, esplorazione sono temi universali e senza tempo. Ovviamente possono apparire ed essere percepiti come nostalgici, ma il fatto è che non è per forza così.

La genialità della genesi di moltissimi personaggi Marvel sta proprio nell’essere creati attorno a temi eternamente validi. Ci sono, ovviamente, delle eccezioni, ma perlopiù, tutto ciò che è Marvel è molto malleabile. Sono convinto che la qualità della narrazione sia sempre dietro il successo o il fallimento di una serie Marvel e che Fantastic Four non faccia eccezione. E sono convinto che sia piuttosto chiaro che il fumetto non sia attualmente pubblicato a causa dei problemi tra la Marvel e la Fox, che detiene i diritti cinematografici. Sebbene mi dispiaccia, lo capisco perfettamente, perché ciò che abbiamo visto sul grande schermo non è all’altezza.

Tuttavia, farli sparire dalle scene, va contro tutto quello in cui credo da professionista della narrativa. Si tratta di una scelta che deriva da una cultura manipolativa delle attese del pubblico che tenta di far desiderare qualcosa ai lettori tramite la sua negazione. Si tratta di una scelta di ripiego, del concetto alla base di ogni consiglio scemo su come conquistare una ragazza. In realtà, se vuoi che la gente tenga a dei personaggi, devi solo scrivere una storia a cui la gente tenga.

Ora due personaggi sono scomparsi e, per quanto mi riguarda, credo sia una cosa davvero triste. Perché sono convinto che sia gli editor della Marvel che i lettori vogliano bene ai Fantastici Quattro. Forse riaccenderanno la fiamma come è successo per gli X-Men, ma senza un giretto in quel di Disneyland, il loro futuro mi sembra in pericolo.

 

 

Fonte: Newsarama