Mike Del Mundo – Da bambino, negli anni Novanta, andavo sempre in giro a dire che un giorno sarei stato un fumettista e avrei disegnato gli X-Men. Ma direi che la decisione vera di lavorare in questo mondo è arrivata molti anni dopo, quando studiavo grafica al college. Vedere i miei colleghi che disegnavano i miei personaggi preferiti della Marvel mi ha riportato alla mia infanzia e mi ha fatto stare bene. Presto ho realizzato che la grafica era una bella cosa, ma disegnare fumetti era la mia passione.
Realizzare i tuoi eroi di bambino è una sensazione abbastanza grandiosa. E poi adoro la libertà creativa che il fumetto ti garantisce. La mia primissima passione era la break dance, che è tutta una questione di originalità, di creare i tuoi passi per esprimere la tua personalità. Sento che i comics sono molto simili, per il fatto che vieni riconosciuto in base al tuo stile distintivo e al modo in cui racconti la storia. E la Marvel incoraggia questo aspetto e ti permette di crescere come artista.
Il mio primo fumetto della Casa delle Idee è stato Toxic Avenger. Ero presissimo dopo averlo letto, anche se l’albo che mi ha davvero conquistato è stato Uncanny X-Men #275. Ancora oggi lo leggo per cercare ispirazione. Il personaggio che sceglierei con le spalle al muro è una risposta ovvia: Spider-Man. La sua personalità, i colori del costume, i suoi poteri e i suoi valori sono la base della visione Marvel. E ha posto il suo marchio anche sul luogo di nascita della Marvel: New York.
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