Comic Book Resources ha parlato con lo sceneggiatore di U.S.Avengers ed ecco cosa ne è scaturito.
Chiudere i conti con U.S.Avengers è un’esperienza dolce-amara. Da un lato è il culmine di un lungo viaggio per me, dato che ho scritto una squadra di Vendicatori ininterrottamente, in una forma o nell’altra, dacché ho iniziato a lavorare alla Marvel, mantenendo sempre un filo rosso tra tutte le storie che ho raccontato.
In qualche modo, Roberto da Costa ha avuto un incredibile successo, tramite i piani che ha messo in atto a partire da New Avengers. Insomma, è sopravvissuto al crollo dello S.H.I.E.L.D.! Ma, nel numero #10, ha dovuto abbandonare tutto, cederlo, per non diventare il nuovo S.H.I.E.L.D., qualcosa che disprezza.
Nel numero #12, vediamo finalmente gli U.S.Avengers riuniti, il che non è una grande anticipazione, dato che era piuttosto scontato che sarebbe avvenuto, ma il futuro di almeno uno dei membri è seriamente in pericolo e le cose stanno per peggiorare notevolmente. L’albo sarà un assaggio di quanto male si metteranno per la squadra durante No Surrender.
A proposito di questa saga, ogni singolo numero contiene qualcosa scritto da me. A volte anche solo un paio di pagine, a volte metà dell’albo o più, a volte un terzo, come per i miei due colleghi. Ma i lettori dovranno indovinare da soli chi sia l’autore delle singole tavole. A volte potranno notare certi piccoli dettagli che ci distinguono, ma devo dire che abbiamo trovato il modo di mescolare il materiale in maniera piuttosto coerente.
Con il talento di Jim per le scene d’azione, la sua energia, con l’esperienza di Mark e la sua conoscenza profonda dei personaggi, con la supervisione di Alanna Smith e Tom Brevoort, abbiamo creato una specie di Voltron, più forte dei cinque leoni che lo compongono. E sarà una grande storia.
Roberto avrà modo di mettersi in mostra con uno dei suoi brevettati Piani Folli, ma anche gli altri U.S.Avengers saranno sotto i riflettori. Soprattutto il Generale. Ma i fan di Toni Ho dovrebbero essere altrettanto felici, dato che avrà un ruolo molto importante. Tutti quelli che temevano che, perduta l’armatura, sarebbe scivolata nelle retrovie, possono stare tranquilli.
Per sua natura, No Surrender permetterà a Ewing di avere sottomano personaggi che non ha mai scritto. Quelli che più lo interessano sono il Fulmine Vivente, con cui si è divertito moltissimo, Red Wolf, di cui ha potuto scrivere una sequenza di indagine e d’azione, e un terzo che non ha intenzione di rivelare, ma che voleva trattare da moltissimo tempo.
No Surrender vede la Terra rubata da qualcuno, disastri naturali in tutto il globo, onde anomale, eruzioni, terremoti e, oltre a tutto ciò, una misteriosa forza che vuole distruggere gli eroi della Terra. Se non fosse abbastanza, abbiamo il ritorno dell’Ordine Nero e di una nuovissima Legione Mortale. In più, vedremo riapparire un membro fondatore degli Avengers di cui non avete mai sentito parlare e, nel campo dei cattivi, di uno dei più antichi avversari del gruppo e una nuova minaccia colossale che aspetta sin dall’alba del Settimo Cosmo, per vendicarsi.
In diverse conversazioni, ho chiamato la storia per sbaglio Vendicatori per sempre. Perché questo è il livello a cui puntiamo, questa l’asticella da raggiungere. Stiamo facendo qualcosa di molto diverso da quel che avete visto sinora, ma allo stesso tempi stiamo raccontando una storia epica e dalla prospettiva colossale che scava a fondo nella natura stessa dei Vendicatori.
Sono incredibilmente fiducioso nel lavoro che abbiamo fatto: ogni singolo numero è colmo di azione, eccitazione, avventura e almeno uno o due sviluppi di trama importanti. Potrebbe essere la mia storia di supereroi allo stato più puro di sempre. Non vedo l’ora che tutti quanti possiate leggerla.
Fonte: Comic Book Resources
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