Ventidue anni fa, Darkhawk #50 ha segnato la fine della serie solista del personaggio omonimo. Quello che è certamente uno degli eroi più popolari creati dalla Marvel negli anni ’90 tornerà il prossimo 29 novembre nell’ambito dell’iniziativa Legacy con una storia autoconclusiva, scritta da Chris Sims, Chad Bowers e disegnata da Kev Walker.

I due sceneggiatori hanno parlato del loro lavoro sul personaggio, raccontando come hanno fuso il suo passato ed il suo futuro senza cadere in facili giochi nostalgici.

 

Darkhawk #51, copertina di David NakayamaChad Bowers – Penso che la nostra versione di Darkhawk racchiuda un po’ tutte le sue sfaccettature passate. Il primo passo è verso la sua incarnazione classica legata alla strada, per poi spostarci verso gli elementi cosmici.

La nostra storia è ambientata a New York e ha per protagonista Chris Powell. Poi, però, accade qualcosa, che porta elementi cosmici all’interno della sua vita terrestre. Chris ha origini e poteri misteriosi, come ogni altra cosa che coinvolge più o meno tutto ciò che lo riguarda. Il legame con il corpo dei Darkhawk e il suo aver combattuto i corrotti gioca un ruolo importante nella nostra storia, insieme all’ambito legato a Chris Powell e alla sua famiglia. Il suo essere circondato da tutori dell’ordine è come se fosse la sua versione del Daily Bugle, immagino.

Chris ha voluto proteggere le altre persone dalle cose con cui ha dovuto fare i conti in prima persona. Questo diventa un aspetto interessante del personaggio, che cambia il suo modo di relazionarsi con la sua identità da eroe. Ha attraversato di tutto, e tuttora deve indossare il costume per combattere qualcosa legato ad Annihilation o a La Guerra Dei Re, perché lui stesso è parte di qualcosa di più grande.

Nella nostra storia Chris torna al parco di Wonderland, che abbiamo visto nella prima uscita di Darkhawk. Lo trova ormai pericolante, dato che già era in pessime condizioni allora, e adesso che nella continuity sono passati otto anni è davvero in uno stato terribile. Abbiamo iniziato a scrivere il personaggio partendo dalla serie All-New Guardians of the Galaxy firmato da Gerry Duggan. Ci è sembrato naturale mettere Chris contro un paio di Raptors. Volevamo proiettarci verso il futuro dando uno sguardo al passato.

Chris Sims – Darkhawk ha ottenuto le sue capacità dopo aver trovato un amuleto proveniente dallo spazio che lo ha legato immediatamente a qualcosa di più grande di lui. Per buona parte della storia originale, Chris non sa di cosa è entrato a far parte, per almeno le sue prime cento storie. Questo aspetto ha dato un’aria misteriosa all’arco narrativo originale.

Penso che i Runaways lo abbiano realmente reintrodotto con Loners. A quindici anni non avrebbe dovuto affrontare Hobgoblin, beccarsi un proiettile e avere a che fare con cose legate allo spazio, perché questi avvenimenti rendono la vita davvero dura. Chad e io ci siamo chiesti cosa volesse Chris Powell dalla vita. Vuole essere Darkhawk? Ancora crede nelle cose in cui credeva da bambino, nonostante ora sia nei suoi vent’anni? Voi ancora ci credete nelle cose che pensavate a quindici anni? Prendereste le stesse decisioni? In che modo impedireste alle decisioni che avete preso da ragazzini di interferire con la vostra vita adulta? Come hanno cambiato la vostra vita adulta? Come presentereste Darkhawk ai nuovi lettori? Come li fareste affezionare a Chris Powell?

Partire dal contesto allargato dei Raptors di All-New Guardians of the Galaxy è stato un po’ spaventoso, ma volevamo dare ai lettori un Darkhawk che potesse muoversi con le sue gambe. […] Le venti pagine della storia autoconclusiva sono una sfida. Non vuoi iniziare qualcosa che non riuscirai a finire, e non vuoi assolutamente mostrare di aver avuto troppa fretta. Vuoi dare al lettore qualcosa che possa farlo sentire soddisfatto dopo la lettura. Abbiamo lavorato sull’azione, con qualcosa che rendesse chiara l’unicità di Darkhawk.

Chad e io abbiamo un amico che adora Ghost Rider, che ci ha dato un consiglio: ogni numero di Ghost Rider contiene qualcosa che solo un uomo che ha un teschio fiammante in sella ad una motocicletta farebbe. Per questo abbiamo cercato qualcosa che solo Darkhawk avrebbe fatto, e penso che abbiamo trovato una buona soluzione a riguardo. […]

A volte, anche un personaggio che non agisce in prima linea come Darkhawk può comportarsi da protagonista. Chi avrebbe detto, nel 2007, che i Guardiani della Galassia avrebbero avuto un ruolo da protagonisti dieci anni dopo? Eppure sono lì, al centro dell’attenzione, una squadra con Groot e Rocket Raccoon!

Con Darkhawk possiamo fare cose fantastiche che non avremmo potuto mai fare con Spider-Man, Iron Man o Capitan America. Darkhawk affronta le decisioni prese in passato che, nonostante potresti aver rimpianto, ti hanno reso ciò che sei. Questo è il punto nevralgico del Chris Powell adulto. È su una strada che avrebbe cambiato, se avesse conosciuto le conseguenze delle sue azioni passate. Nessuno di noi ha questa scelta, lui più di tutti.

 

 

Fonte: Marvel