Donny Cates, nuovo sceneggiatore di Doctor Strange, entra nei particolari della storia che ha appena iniziato a raccontare sulla serie che vede protagonista lo Stregone Supremo della Marvel. Come sappiamo, Loki è uno dei comprimari principali del suo primo ciclo di storie. Ma, a quanto pare, potrebbero esserci altri grandi ospiti all’orizzonte.

 

Doctor Strange #384, anteprima 01Adoro il personaggio di Sentry. Non appena sono arrivato alla Marvel, ho iniziato a chiedere di lui agli editor. Se posso parlare di qualcosa di molto personale, mi sono liberato dall’alcol da tre anni. Sentry è un personaggio toccante per me per quest’idea di un uomo che cerca di essere una brava persona, ma ha dentro di sé un lato oscuro per cui ogni buona azione viene distrutta dieci volte dalla parte cattiva. Per me è questa l’essenza del rapporto tra Sentry e Void.

Quando ho iniziato a lavorare su Strange, ho iniziato a giocare con le idee di Jason Aaron, per cui la magia richiede sempre un prezzo. Quindi ecco da un lato Doctor Strange che vuole essere buono, ma deve sempre tenere in equilibrio il prezzo delle sue azioni e avere a che fare con le terribili conseguenze. Il che mi ha condotto molto naturalmente a Sentry: lui e Stephen hanno molto in comune. Entrambi pagano enormi prezzi perché vogliono aiutare la gente.

Inoltre Sentry è un personaggio fighissimo. In giro se ne parla male perché, secondo molti, sarebbe semplicemente troppo forte, praticamente una copia di Superman. Ma non lo è. Si possono raccontare storie con Sentry che con Superman sarebbero improponibili. Credo che ci sia qualcosa di splendido in questa sorta di personaggio DC catapultato nell’Universo Marvel, che deve affrontare conseguenze molto realistiche delle sue scelte. La cosa lo rende ancor più profondamente un personaggio Marvel, il che me lo ha sempre mostrato come perfettamente collocato. Stephen ha ovviamente dei piani che lo riguardano e c’è una ragione molto seria.

Doctor Strange #384, anteprima 02Faremo i conti con il passato di Sentry. Riportarlo sulla scena non è una scelta leggera e ci sono un sacco di sfaccettature che ci ha mostrato sin dal suo esordio, o in Assedio, o quando è stato riportato indietro da Apocalisse. Tutti questi eventi hanno un grande peso e un ruolo molto importante nella storia che raccontiamo. Non le faremo scorrere via come niente fosse, ma li indagheremo nei prossimi mesi.

Una delle cose che sentito stranamente dire sul nostro ciclo di storie, sinora, è che c’è poca magia alla Ditko, pochi elementi e reami magici. Credo che un sacco di lettori si aspettassero un duello da stregoni tra Loki e Stephen. Spero che tutti loro, quando hanno letto l’ultima pagina del numero #382, abbiano visto in che condizioni fisiche ed emotive si trovi Strange e abbiano capito che è un arrivo un periodo pessimo per lui. Quando vedrete quel che Gabriel Walta ha disegnato nei prossimi tre numeri, resterete a bocca aperta. Sarei scioccato se non ricevesse qualche genere di premio per il suo lavoro nel numero #384. È incredibile.

Loki è un personaggio attualmente interessantissimo, perché quando fu resuscitato da Thor e riportato in vita come bambino, era qualcuno con obiettivi e motivazioni tutte nuove. Vuole sinceramente essere migliore del suo predecessore, ma che significa questo, in definitiva? Una persona migliore? O un cattivo migliore? Sarà interessante scoprirlo, perché lui pare davvero sincero, ma nessuno sembra credergli. Il che ci conduce facilmente a un falso senso di certezza, al suo riguardo.

Doctor Strange #384, anteprima 03Le storie di Kieron Gillen ci hanno regalato questo inganno, per cui come lettori siamo spinti a dare fiducia a Loki, in modo che spesso le sue menzogne siano rivolte a noi, come i suoi tradimenti. Si tratta di qualcosa di molto più personale rispetto al grande e pomposo cattivo che era un tempo. Ci fa cadere nelle stesse trappole che hanno fregato Thor, che lo ha perdonato, si è fidato e si è trovato tradito da lui ancora e ancora e ancora. Per me, questa è la natura di Loki.

Personalmente, trovo a volte difficile entrare in connessione con i personaggi più grandiosi della Marvel. E Loki ha una storia così ricca, non solo a fumetti, ma anche nella mitologia nordica, che ci ho messo un po’ a trovare la chiave, con lui. Mi ci è voluto un po’ più di tempo che in altre occasioni, ma alla fine l’ho trovata. La chiave è che è un fratello minore. Come me. Possiamo definirlo la pecora nera della famiglia, come lo sono stato io per molto tempo. Mio fratello maggiore è una persona di grande successo. Occhi blu, capelli biondi. Un tipo perfetto e il mio eroe. Lo ammiro per un sacco di ragioni. Ed è questa la situazione, per Loki: ogni volta che tenta di migliorarsi, la gente dà per scontato che fallirà o che sta mentendo. E Loki reagisce al fatto che tutti lo credano cattivo comportandosi davvero come si aspettano. Vi faccio vedere io quanto posso essere cattivo! Tutto questo origina dal fatto di vivere nell’ombra di Thor.

Doctor Strange #384, anteprima 04Lavorare con un disegnatore come Gabriel Hernandez Walta, mi permette di scrivere delle scene che altrimenti non mi azzarderei a scrivere, perché, nelle mani sbagliate, sembrerebbero banali e non all’altezza. Il fatto che io abbia potuto raccontare la morte di un cane, nell’ultimo numero, e che sia convincente è una prova dell’abilità di Gabriel e di Jordie Bellaire.

Jordie è probabilmente uno dei miei esseri umani preferiti del mondo dei comics. Io e lei abbiamo parlato un sacco della palette di colori, di come realizzare i numeri. Una cosa che pochissimi colgono è il fatto che le sue palette corrispondono ai colori tipici della stagione e del mese in cui l’albo che sta realizzando è destinato ad uscire. Si tratta di una cosa non prevista dalle mie sceneggiature e di cui non abbiamo parlato. Lo noterete nel numero #383, in cui i colori ricordano la neve e le luci di natale. Abbiamo deciso di farlo per connettere il più possibile la serie alla realtà. Perché spesso queste storie sui personaggi mistici, specialmente se coinvolgono delle divinità, possono risultare lontane dal lettore e di difficile immedesimazione. Ma questo è sempre stato un elemento distintivo della Marvel: il suo universo narrativo è il mondo che sta fuori dalla finestra. E il lavoro di Jordie è un elemento fondamentale del nostro tentativo di restituire questa sensazione.

 

 

Fonte: Comic Book Resources