Vi abbiamo già parlato di Tales of Suspense. La rinata serie Marvel, riportata in auge sotto l’egida di Legacy e affidata alle cure del lanciatissimo sceneggiatore Matthew Rosenberg, vedrà protagonisti il Soldato d’Inverno e Occhio di Falco, sulle tracce di un mistero che riguarda la Vedova Nera. Da dicembre in poi, i lettori americani potranno leggere questa storia, prima di molte che seguiranno, ospitate da questa serie dalla vocazione noir.

Ecco le dichiarazioni in merito dello scrittore.

 

Tales of Suspence #100, copertina di Marco ChecchettoTales of Suspense è una serie storica della Marvel, la sede del debutto di Occhio di Falco e Vedova Nera. Anche Iron Man vi ha fatto il suo esordio ed è qui che per la prima volta ha incontrato M.O.D.O.K. e il Mandarino. Più avanti, avrebbe cambiato titolo in Captain America. Ma, soprattutto, è un esempio di quanto le serie Marvel fossero un tempo orientate a un genere specifico. Il che è grandioso. Credo che sia questo il punto fondamentale della sua resurrezione: Tales of Suspense è una lettera d’amore a quelle vecchie storie di supereroi che ti lasciavano con il fiato sospeso sul finale. La nostra è una storia pulp, di spie, intrigo e cose entusiasmanti.

Pensare alla dinastia di grandi scrittori e artisti che sono transitati su questa serie, da Stan Lee a Roy Thomas, fino a Gene Colan e tanti altri, mette le vertigini. Una delle cose che più amo di lavorare alla Marvel è questa eredità che ci giunge dal passato. Le idee di quei giganti sono personaggi e storie che esistono da prima che io nascessi e continueranno ben oltre il mio impegno. Anche su una serie relativamente giovane come Secret Warriors la percepisco. Ma in questo caso sono alle prese con un titolo apparso nel 1968. Posso aggiungere un tassello a una storia decennale. Ad essere onesto, devo confessare che cerco di non pensarci troppo.

Parlare di contrasto tra il Soldato d’Inverno e Occhio di Falco mi pare un eufemismo. Non si piacciono. Sotto molti punti di vista hanno un passato molto simile: cattivi diventati buoni, entrambi apparentemente morti e poi tornati, entrambi hanno cambiato nome e uniforme nel corso degli anni e sono appartenuti a molte squadre. Ma il loro approccio è molto diverso e questo sarà fondamentale per la storia. La tranquilla ferocia di Bucky nasconde i suoi dubbi su se stesso, mentre la leggerezza di Occhio di Falco maschera la sua determinazione e devozione. Sono una strana e disfunzionale coppia di eroi che non funzionano assieme, ma continuano a collaborare perché hanno un obiettivo in comune.

E poi c’è l’elemento del loro rapporto con Natasha. Entrambi tenevano moltissimo a lei, ovviamente. Ma questa non è una specie di competizione romantica, per nulla. Qui abbiamo due eroi intenzionati a difendere e onorare la memoria di una compagna di squadra. Ovviamente, le loro personalità e i loro sentimenti per la Vedova restano impigliati nella situazione in molti modi, ma l’obiettivo di entrambi è quello di ottenere quel che è giusto per Natasha, ricordando chi era.

Secret Empire ha svolto un lavoro magistrale nel porre in atto il nuovo status quo dell’Universo Marvel. Ci troviamo con questi personaggi che tutti conosciamo che sono stati spinti oltre i propri limiti dagli eventi. Secret Empire li ha messi alla prova, ha mostrato le loro debolezze, rivelandosi un periodo terribilmente oscuro. E ora è tutto da ricostruire.

Ecco quel che amo di questi personaggi: arrivano fino al loro limite e poi tornano indietro per poi essere sospinti ancora più lontano e trovare il modo per fare ritorno. Questo è quel che Bucky e Clint stanno facendo: sono in cerca di redenzione, di un sentiero per tornare quelli che erano. Una cosa importante per loro, per me, per i lettori è vedere come usciranno da questa situazione, come medicheranno le ferite di Secret Empire. Spero che, dopo tutto quel che hanno passato, saranno più forti che mai.

 

 

Fonte: Marvel