In vista dell’uscita di Despicabe Deadpool #300, l’artista Mike Hawthorne ha parlato con Marvel.com, commentando alcune delle sue tavole preferite dedicate a Wade Wilson.
Una chiacchierata interessante, da parte di uno degli artisti più influenti sul personaggio, anche in forza del fatto che nessuno lo ha disegnato più di lui: Hawthorne è infatti il più prolifico cartoonist in assoluto, quando si parla del Mercenario Chiacchierone.
Il disegnatore, insieme a Scott Koblish e a Matteo Lolli, è inoltre una delle firme della pietra miliare in uscita mercoledì prossimo negli Stati Uniti.
- Deadpool #8 (2012), pagina 2 "Questa è la primissima pagina di Deadpool che abbia mai disegnato, quindi occupa un posto speciale nel mio cuore. Tuttavia, è servita anche per una storia molto importante a cui siamo tornati in continuazione, quella con il Museo della Mente di Deadpool. Questa stanza mentale ispirata a Chuck E. Cheese era la facciata per la vera mente di Deadpool, per il Museo. Questa tavola ha messo in chiaro il mio approccio alla serie, con particolare attenzione alla narrazione per immagini e un sacco di gag visive che impreziosissero le battute di Gerry Duggan. Volevo che il mio umorismo accompagnasse il suo, ed ebbi l'occasione di mostrarlo sin da subito. Inoltre, vediamo Deadpool e l'Agente Preston assieme. Lei, per me, è stato il personaggio più importante della vita di Wade. Nessuno, nemmeno moglie e figli, si avvicinano a Preston per influenza che ha avuto sulla sua esistenza. Non riesco nemmeno a immaginare la serie, senza di lei." - Mike Hawthorne
- Deadpool #23 (2012), pagina 3 "Questa pagina appartiene a un numero in cui Deadpool abbatte un helicarrier pieno di cattivoni. In questo caso, credo di essere stato in grado di sottrarre Wade all'immagine del buffone e di aver mostrato che è pur sempre un uomo terribilmente pericoloso." - Mike Hawthorne
- Deadpool #1 (2015), pagina 2 "Io e Gerry dovevamo rilanciare la serie con un nuovo numero #1, per cui lui ha scritto una scena d'azione pazzesca. Non voglio rivelarla a chi non avesse ancora letto la storia, ma qui abbiamo giocato molto con la vita di Wade. E anche con i suoi comprimari, aggiungendone di interessanti. Questo è davvero un arco narrativo di squadra, non più solo una storia in solitaria di Deadpool. Il che ha aperto la strada a un sacco di possibilità narrative e ha ampliato lo spettro delle storie che potevamo raccontare, regalandoci nuovi modi di torturare il nostro Wade. Non c'è nulla di più crudele che dare a qualcuno amici e soldi per poi portargli via tutto." - Mike Hawthorne
- Deadpool #5 (2015), pagina 4 "Io e Gerry volevamo a tutti i costi dare a Wade una nemesi da affrontare, e Madcap era perfetto. Dopotutto, chi altri poteva battere Deadpool al suo stesso gioco? Credo che avessimo bisogno di un personaggio che mostrasse quanto possa essere una maledizione vivere vicino a Wade. E che, in qualche modo, facesse le veci dell'autocommiserazione che lo accompagna da sempre." - Mike Hawthorne
- Deadpool #30 (2015), pagina 14 "Se scavate a fondo nel numero #30, potrete vedere come accadano due cose importanti in questa pagina. La prima è che finalmente vediamo Wade andare oltre le sue classiche scazzottate sul pianeta Terra. Vederlo all'avventura per la galassia è stata una gioia per me, e ci ha consentito di mostrare che potesse essere Deadpool ovunque. La seconda è la ragione per cui si trovava nello spazio: il disperato tentativo di tenere al sicuro la propria famiglia. Era letteralmente disposto a setacciare l'intera galassia per riuscirci. Questo numero mostra la motivazione principale che spinge Deadpool ad agire durante la mia run: proteggere i propri cari, costi quel che costi." - Mike Hawthorne
Fonte: Marvel
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