Si torna a parlare di Age of X-Man sul sito ufficiale della Marvel. All’indomani dell’uscita del prologo Alpha, che inaugura la narrazione di questo mondo ideale e idilliaco, realtà alternativa in cui i mutanti del mondo non sono temuti ma venerati quasi come divinità, gli sceneggiatori Lonnie Nadler e Zac Thompson commentano la partenza dai blocchi dell’evento:

 

Age of X-Man: Alpha #1, copertina di Phil Noto

Nadler – Il nucleo del nostro gruppo di X-Men è composto da X-Man, Jean Grey, Nightcrawler, Nature Girl, Magneto, Tempesta e Colosso. Li abbiamo scelti per una lunga lista di ragioni, ma principalmente perché erano quelli che aveva più senso trovare in un mondo pacifico, perché ognuno porta nella vicenda qualcosa di diverso e di molto personale. Non li troviamo in una realtà che impone battaglie frequenti, quindi il ruolo degli X-Men diventa quello di squadra di intervento per risolvere momenti di difficoltà o di emergenza, modello di etica e morale per tutta l’umanità.

Thompson – Per costruire la situazione descritta da Lonnie, era inoltre importante che ognuno dei membri del gruppo avesse una visione del mondo personale e ragioni diverse per investire in quel mondo. Volevamo assicurarci del fatto che i personaggi fossero internazionali e in profondo contatto con le loro culture di appartenenza, che avessero modo e tempo di esplorare le loro passioni individuali. Era importante che avessero a cuore la propria autonomia, piuttosto che le responsabilità verso il gruppo.

Nadler – Non vivono più sotto il giogo dell’oppressione e della paura, quindi hanno il lusso di darsi ad attività per cui non avrebbero avuto tempo in passato. Non sono interrotti da sentinelle impazzite e screzi, ma il loro compito è più quello di tenere il mondo al sicuro. Sotto certi aspetti, somigliano a degli dei. Abbiamo cercato di immergere i lettori in un mondo nuovo, che giunga loro vitale e ricco di dettagli. La cosa di cui forse siamo più orgogliosi è che gli abbiamo dato forma soprattutto grazie al mezzo visivo, senza troppe spiegazioni.

Age of X-Man: Alpha #1, variant cover di Rahzzah

Thompson – Vedrete una versione molto più grande e differente dello Xavier Institute, quasi simile a Hogwarts. Vedrete un nuovo e strano tipo di X-Men che si comportano come divinità. Vedrete un mondo in cui le mutazioni fisiche sono considerate il massimo della bellezza. Vedrete dei nemici che hanno scopi del tutto differenti rispetto a quelli classici. Il tentativo era capovolgere tutti i concetti che amiamo alla base degli X-Men per regalarvi qualcosa di inedito e inaspettato. Una storia stranissima, ma proprio per questo speciale.

Nadler – Ci sono tantissimi suggerimenti e indizi nascosti nelle nostre pagine che i lettori devono prendersi il tempo di cercare. Rivelano moltissimo del mondo che abbiamo costruito. Inoltre, speriamo che apprezzeranno quelli che, onestamente, crediamo siano i migliori disegni che si siano visti su una serie degli X-Men da un sacco di tempo. Ramon Rosanas e la colorista Triona Farrel hanno preso le nostre sceneggiature, le hanno digerite e ci hanno restituito qualcosa che andava ben oltre le nostre aspettative. So che non si dovrebbe parlare così di una propria storia, ma credo che i disegni da soli valgano il prezzo di copertina.

Thompson – Dobbiamo moltissimo della qualità di questo Age of X-Man: Alpha al lavoro di Ramon e Triona. Avevamo una visione molto specifica e dettagliata delle cose e fin troppe indicazioni da dare ai nostri colleghi, che hanno svolto il loro lavoro in maniera fenomenale. Sappiamo che molti fan si aspettano qualcosa che ricordi L’Era di Apocalisse, ma in realtà non potremmo essere più distanti in termini di scelte cromatiche, atmosfere, toni e temi. Volevamo esplorare un mondo che fosse dinamico e vibrante in senso molto diverso da quanto proposto dagli eventi del passato che hanno coinvolto gli X-Men.

 

 

 

Fonte:  Marvel