Abbiamo assistito all’annuncio di un grande ritorno: Fabian Nicieza e Reilly Brown di nuovo sulla coppia di guerrieri che hanno reso amatissima presso il pubblico con Deadpool & Cable: Split Second. Dopo le prime dichiarazioni, eccovi il meglio della prima intervista congiunta che i due hanno rilasciato a Comic Book Resources.

 

Cable Deadpool Split SecondNicieza – Mi sento come quando ci si rimette le proprie mutande più belle e comode: apprezzo sia il calore che il sostegno.

Brown – Io, invece vivo in un incubo. Come se continuassi a svegliarmi nel sogno e ogni volta mi illudessi di essere sveglio per davvero e invece qualcosa mi riportasse indietro. E quel qualcosa è Deadpool. Vado a dormire e lo sogno, con le sue katane insanguinate. Quindi, direi che è una gran figata.

Non c’è miglior personaggio Marvel su cui lavorare assieme a Fabian. Quando realizzammo assieme Cable & Deadpool ero un novellino al primo lavoro importante per la Marvel. Fabian mi ha insegnato davvero un sacco di cose. Quindi sono molto felice di questo ritorno.

Nicienza ha spiegato che, dopo undici anni, i due personaggi sono molto cambiati, sanno di esserlo e sono consapevoli del cammino svolto dall’altro. Questo avrà un ruolo importante nella storia. Deadpool è al meglio della sua carriera, Cable, al contrario, non è esattamente al massimo. E ce ne accorgeremo.

Brown – Non è che si siano visti spesso, nell’ultimo decennio, quindi hanno un sacco da raccontarsi. Tutti e due si sono trovati la vita cambiata radicalmente. Cable è un uomo in grande difficoltà. Non ha nemmeno più i suoi poteri.

Brown ha parlato dell’estetica dei due personaggi, spiegando come siano complementari, per l’iperdinamismo di Wade e l’apparenza solida e massiccia di Nathan. Curiosamente, è Cable quello senza maschera, ma Deadpool è molto più espressivo del suo compagno dal volto di ghiaccio: oggi anche più di ieri.

Brown – Cable ha la stessa emotività di un reduce di guerra. L’ho sempre immaginato come il classico combattente pieno di rimpianti ed è così che lo caratterizzeremo. Con la differenza che, da buon viaggiatore nel tempo, non rimpiange il proprio passato, semmai il futuro.

Nicieza – Nathan ha perso il suo virus tecnorganico e, con esso, anche i poteri psionici. Gli sono rimasti dei flash premonitori, ma non sono affidabili. Ha questa visione di Deadpool che uccide un uomo a Manhattan e si mette a caccia per avvertirlo e fermarlo. Cosa strana: Wade ha appena salvato il tizio in questione dall’Hydra. Quindi perché mai dovrebbe volerlo uccidere?

Deadpool CableI due promettono molta comicità, un sacco di elementi da buddy-story e, ovviamente, parecchia fantascienza. Una storia vecchio stile, dice Nicienza, con tanti cazzoti, qualche viaggio nel tempo e un sacco di uomini dell’Hydra sul pavimento. Tra i comprimari presenti vedremo Preston, Bob e Shiklah. Inoltre, veniamo avvertiti della presenza di… Mark Gruenwald. Nella storia ci sono parecchi elementi di omaggio al compianto sceneggiatore. Staremo a vedere in che termini.

Il villain di Split Second è invece un personaggio creato appositamente per la storia. Come Deadpool e Cable, più cerca di sistemare le cose, meno ci riesce. Trattasi di un assassino proveniente da un futuro molto prossimo, giunto per uccidere un uomo che, secondo lui, causerà morte e distruzione negli anni a venire.

I due hanno quindi rilasciato alcune dichiarazioni sul formato digitale, dato che Cable & Deadpool: Split Second godrà di un’edizione Infinite Comics prima di essere presentato su carta:

Brown – Ogni volta che disegno un fumetto digitale imparo qualcosa di nuovo e, soprattutto, ho l’occasione di raccontare per immagini in modi che Jack Kirby non aveva ancora appreso alla perfezione molto prima che io nascessi. Il digitale permette a noi cartoonist di fare cose inedite e c’è ancora moltissimo da scoprire, tante frecce da aggiungere all’arco. Split Second, poi, è una storia sui viaggi nel tempo, il che ci ha permesso di sperimentare un po’.

Nicieza – Sono convinto che quello digitale sia un formato molto interessante e l’occasione di raccontare storie mai viste prima in modo innovativo. Lavorare proprio con Reilly, che è esperto di questo genere di cose e ne è entusiasta, è motivo di grande gioia. Proprio per questo e per integrare al meglio la narrazione per immagini ai testi, gli ho chiesto di co-sceneggiare la storia.

In pratica vedrete delle animazioni molto semplici, ma di discreto effetto, nella versione Infinity. Con risultati interessanti sul ritmo dell’azione e della narrazione. Avendo a disposizione questo strumento, sceneggiare diventa leggermente diverso: l’elemento dell’animazione ha dei tempi scenici che non sono quelli di lettura. Bisogna tenerne conto per quanto riguarda le scene di combattimento e, soprattutto, le battute comiche.

Brown – Per noi disegnatori la differenza consiste in un sacco di schizzi e studi aggiuntivi, molto più lavoro per organizzare le animazioni, vignette che si ripetono con variazioni minime. In questo mi è stato molto utile avere Jim Charalampidis come colorista, dato il suo passato nell’animazione. Comunque, per me, il fumetto digitale è più complesso per un motivo specifico: ogni idea folle che mi passa per la mente, voglio tentare di realizzarla!

In conclusione, nessuna promessa, ma una rassicurante dichiarazione di intenti: non si sa se vedremo un nuovo capitolo di Deadpool & Cable in futuro, ma in quel caso, sia Nicieza che Brown sarebbero pronti e felici di tornare a bordo.

 

 

Fonte: Comic Book Resources