Invincible Iron Man arriva al numero #8 negli Stati Uniti e Brian Michael Bendis parla dello stato attuale delle cose su Marvel.com. La serie disegnata dal nostro Stefano Caselli racconta attualmente le avventure di Riri Williams, che si confronta con le difficoltà di una vita da eroina a tempo pieno.

 

Invincible Iron Man #8, copertina di Stefano CaselliRiri ha una prospettiva singolare sulla vita, non semplice da spiegare. Il fatto è che è una studiosa, ha imparato un sacco di cose, ma che ha ben poca esperienza. Ha un punto di vista estremamente giovanile sulla vita e non ha ancora un’idea precisa di quanto possa fare schifo. Ha studiato la situazione del pianeta sin da quando aveva nove anni, ma conoscere il mondo è diverso rispetto ad analizzarlo.

Riri è terrorizzata dalla possibilità che la gente conosca le sue debolezze. Ci sono persone che non sono per nulla consapevoli della propria ignoranza, delle proprie mancanze, ed altre che invece le conoscono benissimo e trovano la cosa del tutto snervante. Riri è cosciente dei propri punti deboli e sa benissimo quali siano le cose che non sa. Per esempio, sa perfettamente, in battaglia, quanti danni può permettersi prima di farsi male per davvero. E questa conoscenza è tanto utile quanto una potenziale fonte di paura. Da un grande intelletto, derivano consapevolezze inquietanti.

Nella serie, vedremo il suo cuore spezzarsi per ragioni che non posso dirvi. Riri raggiunge il punto di rottura in maniera differente dalla maggior parte delle persone. La vedremo di fronte a delle tragedie, imparare a gestirle e andare avanti con la sua vita. Ecco perché le vicende che stiamo raccontando la spingeranno verso i suoi limiti, le faranno ripensare a molto della sua vita. Come possono la scienza e l’eredità che ha deciso di sorreggere aiutarla a crescere come persona?

 

Bendis paragona, seppur distinguendola sotto molti punti di vista, Riri Williams al suo Peter Parker, quello dell’Universo Ultimate. Entrambi sono personaggi con cui è semplicissimo identificarsi ed entrambi sono spinti alle estreme conseguenze delle loro scelte e delle loro visioni del mondo.

 

Se anche la storia di Riri diventerà oscura? Dipende. Ci sono tante toni di oscurità. Miles Morales, ad esempio, si trova in un periodo piuttosto buio della sua vita. E il suo periodo buio, paragonato all’esistenza di Matt Murdock, sembra un brunch della domenica. Questioni di prospettiva. La storia di Riri, per me, è quella di una ragazza che sopravvive.

Non penso che possa scendere in abissi tenebrosi, per ora. Tra cinque anni, chissà? Potremmo scoprire qualcosa su di lei che ci condurrà proprio laggiù. Ma per ora la serie parla di speranza e di volontà attiva nel rendere il mondo un posto migliore.

 

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Fonte: Marvel