Newsarama l’ha intervistato ed ecco quel che Dauterman ha dichiarato di interessante.
Come avete visto ultimamente, adoro giocare con la composizione delle mie tavole, pensare alla pagina come a un intero. Riguardo la forma e la posizione delle vignette, dipende dall’apporto emotivo di ognuna. Per me, l’organizzazione della tavola è un’estensione della narrazione. Negli ultimi numeri, Jason mi ha dato grande libertà di sperimentare e io l’ho fatto.
Volevo che i lettori facessero esperienza dello stesso caos in caduta libera che la storia metteva in luce. Ho iniziato con tavole piuttosto regolari e poi, con il precipitare degli eventi, ho seguito l’andare delle cose, cercando di dare l’idea che le vignette cadessero una dentro l’altra, ad esempio in The Mighty Thor #4. Spero che stia funzionando.
Le sceneggiature di Jason sono davvero eccellenti e io adoro lavorarci sopra. Sono molto ragionate e descrittive, ma mi lasciano la giusta libertà per lavorare sui particolari. Lui mi descrive l’azione, ma sono io a decidere come renderla comprensibile e spettacolare tramite il layout della pagina. Nella tavola in cui si vede il meteorite bloccato a mezz’aria, non era previsto l’Empire State Building, ad esempio. Ecco il livello di libertà creativa che ho.
Volevo che l’azione, in quel caso, fosse del tutto percepibile e chiara, staccando dal caos precedente e dando l’idea di cosa si prova quando si mette fine a una situazione di disastro. Quando Thor blocca l’isola fluttuante, impedendole di schiantarsi a terra, ecco un’inquadratura statica e ferma dopo tanto dinamismo scomposto.
Dauterman ha quindi palato del suo rapporto con Mjolnir, trattato da lui proprio come un personaggio, dotato di personalità e studiato nei suoi movimenti. Mighty Thor #12, in particolare, porta l’attenzione della storia sul martello e il suo comportamento, che il disegnatore ha omaggiato con molte citazioni nascoste a storie del passato.
Inoltre, Dauterman ha parlato dei due numeri dopo il dodicesimo che saranno disegnati da Steve Epting, che vedranno Thor allearsi con la nuova Lega dei Reami. Le pagine del collega, dice, sono meravigliose e contengono nuovi personaggi, creati da Aaron e Dauterman.
Io rientrerò durante la guerra tra Asgard e gli Shi’ar, escalation dei problemi che Thor ha avuto con loro. Ma non posso dire molto altro. Sono un fan di questa particolare razza aliena, soprattutto del lavoro fatto da Dave Cockrum. Tutto è così grandioso e meraviglioso e l’aspetto della Guardia Imperiale è pazzesco. Le storie di Paul Smith e Chris Claremont sono poi tra le mie preferite di sempre e me le sono rilette per prepararmi.
Onestamente, non vedevo l’ora di disegnare questi personaggi e sono felice di aver inserito Plutonia e Manta nella copertina del numero #15, due dei miei preferiti, che amo dai tempi della Saga di Fenice Nera.
I piani di Jason per questo arco narrativo sono inaspettati ed enormi. Ci sono svolte di trama che mi hanno sorpreso moltissimo. Una delle cose da sottolineare di questa storia è il contrasto fortissimo tra l’atmosfera fantasy di Thor e il sapore fantascientifico portato dagli Shi’ar. Vedere questi due mondi collidere è stato molto divertente e ho cercato di sottolineare il paragone ad ogni vignetta.
Ho creato nuovi Shi’ar che avranno ruoli importanti nella storia e non vedo l’ora di vederli tra le mani del pubblico. Ho avuto l’occasione di riprendere l’estetica meravigliosa della loro civiltà e di tornare a confrontarmi con i temi visivi della fantascienza. Sono molto felice di questa opportunità.
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Fonte: Newsarama
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