Tom Brevoort, coordinatore degli editor Marvel, apre le cateratte sugli Avengers in generale e sulla loro condizione dopo gli eventi traumatici di Civil War II. Parte inevitabile della conversazione con la redazione di Comicbook.com, anche i Champions, i giovani eroi in rotta e in disaccordo con la generazione precedente, che hanno fondato il loro gruppo con obiettivi e scopi diversi rispetto a quelli dei Vendicatori.

 

Campions #4, copertina di Humberto RamosSono convinto che Champions sia la serie che, dopo Civil War II, riassumerà in maniera più compiuta i cambiamenti nell’Universo Marvel. La premessa vede i giovani eroi che abbiamo già visto, assieme o separati negli ultimi due anni, a un bivio che determinerà quel che vogliono da eroi e che significato dare a questa parola.

Hanno vissuto la Guerra Civile da partecipanti, non più da spettatori, e hanno imparato a proprie spese che i loro mentori, i loro ispiratori, forse sono fallibili, umani e imperfetti proprio come ogni altra persona e non le bandiere immacolate di perfezione che credevano un tempo.

Pertanto, se qualcuno dovrà incarnare quell’idea candida e intonsa di eroismo che i giovani avevano ai loro esordi, dovranno essere loro stessi, dovranno pensarci in prima persona. Da molto tempo, rappresentano il cambiamento all’interno del parco personaggi della Marvel, pertanto Champions è decisamente il vessillo del nostro nuovo corso narrativo.

L’idea di metterne assieme i protagonisti è nata dalle nostre conversazioni su Civil War II, in fase di progettazione dell’evento. Lo sviluppo delle cose avrebbe portato organicamente a questo, dato che parecchi di questi personaggi sarebbero stati al centro degli eventi, in particolare Miles Morales.

Champions #1, variant cover di Alex RossDall’inizio, i nostri piani per lui, Nova e Ms. Marvel erano di renderli indecisi nel prendere posizione. Erano quelli che avevano opinioni meno definite e pertanto sono stati feriti dalle parole e dalle azioni di Iron Man o di Capitan Marvel, come figli in un litigio tra genitori. Nel corso degli eventi, hanno dovuto decidere da soli che strada prendere, capire di non poter ciecamente seguire i loro eroi.

Questo non significa che ci sia un vero e proprio rancore tra i Champions e gli Avengers. Semplicemente, i primi hanno raggiunto il punto in cui l’autodeterminazione è necessaria, come accade a tutti noi, quando cresciamo. Sono un gruppo, un fronte unito e pressoché generazionale che decide quel che vuole e come vuole amministrare la propria esistenza, in maniera cioè diversa da quanto fatto da chi li ha preceduti.

Questo non significa che non collaborerebbero con gli eroi più maturi e nemmeno che gli Avengers o chi per loro li terranno d’occhio per assicurarsi che non facciano errori. Questi sono ragazzi che prendono la loro strada con quel che ne consegue: scoprire che le cose stanno in maniera diversa da quel che credevano, sono più complesse, fare scelte difficili, probabilmente sbagliate, sicuramente sbagliate, imparare ad accettare responsabilità pesanti.

 

E quale invece la condizione dei Vendicatori, senza i loro tre più nuovi e giovani componenti?

 

Avengers #3, copertina di mike Del MundoSono carenti nell’organico e devono cercare reclute, come spesso è successo nella storia del gruppo. Abbiamo già visto dalle anteprime che Spider-Man, Peter Parker, farà il suo ritorno in maniera importante. La nuova squadra avrà forti legami con le Parker Industries e la sua sede presso il Baxter Building.

Un altro personaggio in arrivo è Ercole, ristabilito dalla serie scritta da Dan Abnett, che ha rimesso la testa a posto e sta ricostruendo la propria vita, prendendo il suo posto come il più antico ed esperto, di fatto, dei supereroi della storia. Avrà un ruolo importante sin dall’inizio. inoltre ci saranno un paio di altri personaggi che si mostreranno presto.

Il nucleo che è rimasto non è necessariamente arrabbiato con i più giovani per aver abbandonato. Certamente è una delusione e un problema pratico, ma i Vendicatori, come istituzione e organizzazione, sono abituati ad affrontare situazioni di questo tipo.

Con lori ci sarà Nadia, la Nuovissima Wasp, che per età avrebbe tranquillamente potuto essere con i Champions. Chissà che un giorno non faccia da ponte fra i due gruppi. Per ora, è appena arrivata tra gli Avengers e viene da un passato piuttosto complesso. Finalmente ha trovato un luogo dove stare, gente di cui si fida e, in particolare, Visione, che per la sua storia è una specie di strano surrogato di parente stretto.

Se è vero che gli ideali dei Champions sono molto vicini ai suoi, Nadia non è a un punto della propria vita in cui si senta di volare con le proprie ali; ha bisogno degli Avengers al proprio fianco per capire meglio il suo rapporto con Hank Pym, suo padre, e godersi la sua libertà appena ritrovata negli Stati Uniti, finalmente al sicuro dalle grinfie della Stanza Rossa.

 

In generale, senza la divisione generazionale paritaria, tre giovani e tre veterani, della serie All-New, All-Different Avengers, il fumetto, secondo Brevoort somiglierà molto di più, per dinamiche, atmosfere e situazioni, alle storie classiche dei Vendicatori.

 

 

Anche il passaggio dall’hangar in disuso nel New Jersey, che ha fatto loro da quartier generale, all’accessoriatissimo Baxter Building, è un simbolo importante.

 

Avengers #3, copertina di mike Del MundoCome sappiamo, il primo arco narrativo di Avengers si intitola Kang War One, che raccoglie i frutti di tutto quel che abbiamo visto fare al personaggio negli ultimi mesi. La storia è stata innescata dagli eventi di All-New, All-Different Avengers #13, in cui Visione è stato nel futuro.

Scopriremo di più sulla barriera temporale, menzionata da Mr. Gryphon in alcuni dei primi numeri di quella serie, con il conflitto tra Kang e i Vendicatori destinato a diventare molto, molto personale, a un livello decisamente inedito per questi personaggi.

Nel corso della storia, il gruppo dovrà venire a patti con la storia delle battaglie sostenute contro Kang. Tipicamente, il tiranno fa una mossa, loro intervengono, lo sconfiggono con il risultato di vederlo ritirarsi nei confini del proprio impero nel futuro, in attesa di tornare per l’ennesima volta. Forse, questa volta, dovranno prendere l’iniziativa di inseguirlo in quel non-luogo sicuro. Vedremo i Vendicatori decisamente all’attacco per smantellare la macchina da guerra di Kang.

 

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Fonte: Comicbook.com