State guardando Loki su Disney+? Non serve che rispondiate, sappiamo che siete già impegnati nella visione e che state familiarizzando con la Time Variance Authority, l’organizzazione che assolda il dio degli Inganni nella serie TV. Ecco perché ci piace ricordarvi che anche un altro volto decisamente noto del grande schermo come Deadpool, nelle storie a fumetti, ha avuto interessanti contatti con questo organo di controllo temporale.

 

 

Chiamato in causa dalla TVA per una missione fondamentale, Wade Wilson aveva in quell’occasione il compito di collaborare con il suo socio d’elezione, il viaggiatore temporale noto come Cable, per fermare i piani del dottor Carl Weathers, intenzionato a realizzare una sorta di esoscheletro in grado di farlo viaggiare attraverso le linee del tempo. Un dispositivo indossato, in una versione molto più avanzata, dal killer proveniente dal futuro noto come Split Second, che avrebbe intrappolato i due antieroi in un loop temporale. La storia in questione, di Fabian Nicieza e Reilly Brown, si intitolava proprio Deadpool & Cable: Frazione di Secondo, uscita in formato digitale nel 2015.

Frazione di Secondo, copertina di Reilly Brown

Catapultati negli anni Settanta, i due sarebbero riusciti a danneggiare l’armatura di Split Second, che esplodendo li avrebbe lanciati direttamente nel 2050, dove trovano ad attenderli un alto assassino, di nome Loop. Inoltre, Cable scopre che il caos provocato dall’incidente gli ha procurato una sorta di danno cerebrale di origine cancerosa, che a sua volta è alla base di una varianza nella linea del tempo che minaccia l’intero continuum universale. Loop, si scopre ben presto, non è altri che un Deadpool del futuro, mandato a uccidere Cable proprio dalla Time Variance Authority.

Non solo: il suo compito è anche quello di capire se la versione presente, per il lettore, di sé ha le abilità di cui la TVA è in cerca. Promosso a pieni voti, Wade diventa un agente dell’organizzazione in una missione che lo impegna a uccidere ogni singola versione di Cable presente nel flusso temporale, per eliminare l’anomalia nel suo cervello, in tutti i suoi cervelli, e salvare quindi il tempo stesso. Deadpool fallisce dal riflesso condizionato che lo spinge a salvare il proprio amico in ogni occasione invece di ucciderlo. Per una serie di coincidenze, il suo comportamento salva l’universo invece di metterlo in crisi.

Ogni volta in cui Deadpool finisce per mettere al sicuro Nate Summers, infatti, mette al sicuro anche una tessera del grande mosaico temporale del multiverso, dimostrando che il Mercenario Chiacchierone, pur non essendo affatto affidabile in termini di rispetto degli ordini, è un prezioso agente per la Time Variance Authority. Deadpool finisce persino per utilizzare l’esoscheletro del dottor Weathers per far incontrare tutti i vari Cable alternativi, farli collaborare per mettere una pezza all’anomalia cerebrale che minacciava il continuum. Insomma, una soluzione non violenta a un problema complesso decisamente poco ortodossa per il personaggio di Wade.

Che anche Loki, non meno imprevedibile di Deadpool, finisca per adottare un comportamento simile? Impossibile prevederlo. Certamente, ci attendiamo parecchio caos dall’asgardiano più infido e adorabile dei Marvel Studios.

 

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