Nella migliore tradizione del personaggio, passato presente e futuro si incrociano e lo fanno ancora di più nel primo arco narrativo targato ResurrXion realizzato dal nuovo team creativo di Old Man Logan, Ed Brisson e Mike Deodato Jr., che prenderà il via con il numero #25 della serie. Una sfida interessante per entrambi, in particolare per il disegnatore brasiliano, che da tempo considera Wolverine uno dei suoi personaggi preferiti in assoluto.
L’artista di Dark Avengers e Original Sin ha presentato alcune tavole del numero #25 sul sito ufficiale della Marvel, accompagnate da alcune note di commento sul suo coinvolgimento nel progetto e sull’approccio alla serie.
Ciò che mi è stato di maggiore aiuto è l’amore che provo per il personaggio. È l’unico dell’Universo Marvel che ho chiesto esplicitamente di poter disegnare. Ricordo che, nel 2008, tormentai l’Editor-In-Chief Axel Alonso finché non ottenni uno one-shot intitolato Wolverine Roar, che mi avrebbe permesso di diventare l’artista principale di Wolverine: Origins… ma poi arrivò Brian Michael Bendis che propose una serie creata specificamente per me, che non potevo rifiutare: Dark Avengers!
Ero felice e triste allo stesso tempo all’idea di rinunciare alla serie, ma Axel mi promise che un giorno o l’altro sarei tornato a lavorare su Wolvie. Nove anni dopo, promessa mantenuta: sono tornato!
Vecchio Logan è un guerriero molto più esperto, e quindi molto più pericoloso. I suoi riflessi, la sua velocità e il suo fattore rigenerante potrebbero essere più lenti, ma come tutti i migliori guerrieri, ha sviluppato una maggiore percezione del combattimento, che rende le sue tempistiche pressoché impeccabili. D’altro canto, in lui c’è molta più rabbia, perché porta dentro di sé non solo le cicatrici del suo passato, ma anche quelle del suo futuro. La sua anima già tormentata è ora immersa nell’incubo di un purgatorio.
Ho fatto qualche studio sul possibile costume di Logan, ma sappiamo tutti com’è fatto: per la maggior parte del tempo, quel costume sarà stracciato. Sarò fortunato se riuscirò a disegnarlo tutto d’un pezzo di tanto in tanto.
Più seriamente, Logan è uno dei pochi personaggi che ritengo interessanti a prescindere dal costume. Nell’arco narrativo a cui sto lavorando lo stiamo riportando alle sue radici: è di nuovo un cacciatore solitario che si fa strada attraverso i suoi nemici a colpi di artigli. È quasi un film del buon vecchio Clint Eastwood.
Per di più, ho la possibilità di alternarmi tra il presente e il futuro: adoro le storie post-apocalittiche ed è fantastico poter giocare un po’ con l’ambientazione immaginata da Mark Millar.
Inoltre, Ed Brisson è il migliore. Sa sempre come creare suspense, al punto che mi vengono i brividi soltanto leggendo le sue sceneggiature. Spero potremo lavorare assieme per molto tempo.
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Fonte: Marvel
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