Prosegue la scalata verso sempre maggiori responsabilità alla Casa delle Idee da parte di Saladin Ahmed. Lo sceneggiatore dell’apprezzatissimo Black Bolt e nocchiero del rilancio di Exiles si trova ora sulle spalle anche la miniserie in cinque parti intitolata Quicksilver: No Surrender.

Chiaramente, si tratta di un tie-in dell’evento che sta coinvolgendo gli Avengers oltreoceano incentrato sul più famoso velocista Marvel. Ecco le dichiarazioni dello scrittore in merito:

 

Quicksilver: No Surrender, copertina di Eric Nguyen

Credo che la Casa delle Idee abbia proposto a me questo progetto perché mi ha visto scavare nella psicologia di Freccia Nera e renderlo così un personaggio più accessibile, marcandone la differenza rispetto a tanti altri. Pietro ha una personalità simile, altrettanto particolare, che mette spesso a disagio i personaggi attorno a lui. Ha certamente una fanbase, ma sono convinto che i lettori abbiano sempre trovato difficile capirlo. Ecco perché hanno scelto me: prenderò di petto la questione.

Alcune delle caratteristiche che mi rendono interessante Quicksilver sono gli elementi contrastanti della sua personalità. Ha una formazione e ha avuto una giovinezza incredibilmente umili: un ragazzino romeno che viveva per strada e che ha trovato la via per diventare un Vendicatore. Ha percorso distanze incredibili nella sua vita, e trovo che questo sia molto affascinante. Lavorare su di lui è molto diverso, rispetto quanto fatto su un re come Freccia Nera.

In più, Pietro è davvero il migliore in quello che fa. Non è tra i personaggi più potenti dell’Universo Marvel, ma è il più veloce di tutti. O, almeno, è più che sensato pensarlo. Mi sono sempre trovato a pensare cosa significhi per questi personaggi convivere con i loro poteri e, parallelamente, quale potrebbe essere l’interpretazione metaforica delle loro abilità. Quindi alcuni dei temi fondamentali di questa miniserie sono ansia, impazienza e stress. Ho scritto spesso storie malinconiche, ma questa volta sono stato quasi maniacale nel costruire un parallelo tra Pietro e i suoi poteri.

Non sempre è interessato a essere un bravo ragazzo, e scaveremo in questa sua personalità abrasiva e nelle sue ragioni. Non scaturisce dal nulla. Ha una lingua affilata e un carattere impetuoso. In parte per la natura dei suoi poteri, in parte a causa di tutto quel che ha dovuto passare per arrivare dov’è ora. Ho intenzione di spogliarlo e dissezionarlo per analizzare tutto questo, perché c’è molto di lui che non è mai stato detto. Quicksilver è più o meno costantemente membro di qualche gruppo. Degli Avengers, di X-Factor, del duo che crea con sua sorella o con altri personaggi. Quindi è rarissimo che sia stato trattato come personaggio isolato. Ed è questo il mio obiettivo principale.

 

All’inizio della storia, Pietro Maximoff si trova intrappolato in una sorta di realtà congelata, nel bel mezzo degli eventi di Avengers: No Surrender. Si tratta di una dimensione a cui poteva accedere a piacimento, grazie ai suoi poteri, ma da cui ora non riesce a uscire. Dovrà affrontare un terribile senso di isolamento, seppure attorniato da un sacco di persone che vivono fuori sincrono rispetto a lui. Presto scoprirà che in questa realtà c’è qualcos’altro, di maligno e affamato. Una storia che Ahmed riconosce come un horror esistenziale, con alcuni elementi da Io Sono Leggenda.

Alle matite ci sarà Eric Nguyen, che Ahmed definisce come un grande artista d’azione. Del resto, dice, la storia sarà molto fisica, dato che parla di un tizio incredibilmente veloce che sfugge a mostri e compie acrobazie supersoniche in giro per il mondo. Lo stile dinamico di Nguyen è quindi perfetto per il compito e, secondo lo sceneggiatore, questa è la sua occasione per attirare molti sguardi.

 

Sarà la nostra lettera d’amore per Pietro. Anche se è sempre stato un personaggio spigoloso, un sacco di gente vuole bene a Quicksilver, e io mi sono trasformato in un suo fan sfegatato durante la realizzazione di questa mini.

Ho scavato dentro di lui, nel suo passato, nella sua mentalità e nella sua visione del mondo. Quindi la storia è consigliata sia ai vecchi fan del personaggio, sia a chi lo ha conosciuto al cinema, per esempio, e vuole sapere qualcosa di più su di lui.

Ci sarà molta introspezione, si parlerà parecchio della sua famiglia, del suo ruolo da eroe, ma dato che abbiamo di fronte un uomo piuttosto capriccioso, con a disposizione il potere di fare quasi quel che vuole a un mondo congelato, lo vedremo fare un sacco di scherzi malefici a diverse persone che non gli vanno a genio. Anche se in maniera unilaterale, lo vedremo interagire con un sacco di volti noti dell’Universo Marvel.

 

 

 

Fonte: Comic Book Resources