Con tutto il rispetto per Hugh Jackman, al cui Wolverine siamo affezionati ma ci pare di ormai conoscere come uno di famiglia, a rubare la scena nel trailer dell’imminente Logan – The Wolverine è soprattutto lei: la giovane e feroce Wolverine in miniatura interpretata da Dafne Keen. La ragazza ha un nome, anzi due: al secolo è nota come Laura Kinney, mentre il suo nome in codice è X-23, e naturalmente ha molto – troppo? – in comune con il mutante canadese che tutti conosciamo e amiamo.

Naturalmente, Laura approda sul grande schermo ma nasce sulle tavole dei fumetti. Scopriamo insieme la sua storia, sempre tenendo a mente che le origini cinematografiche potranno differire nel dettaglio, se non nell’essenza, da quelle fumettistiche. Dove e come nasce X-23?

 

Le origini

X-23 in X-Men: EvolutionCome accaduto per un’altra celebrità cinematografica degli ultimi tempi, Harley Quinn di Suicide Squad, X-23 appare per la prima volta in una serie animata: X-Men: Evolution, un prodotto televisivo che mira a riscrivere saghe e temi mutanti in una chiave più accessibile ai teenager; sebbene il processo di “svecchiamento” coinvolga molti dei mutanti tradizionali, Wolverine deve necessariamente mantenere il suo ruolo di vecchio burbero e cinico che ne ha viste di tutti i colori. E così lo sceneggiatore Craig Kyle porta in scena X-23, giovane clone al femminile di Logan che possa offrire al pubblico una versione più innocente e vicina al pubblico giovanile, a cui gli spettatori possano correlarsi più facilmente. Kyle descrive X-23 come un “pinocchio” mutante, una creazione artificiale che vuole e deve imparare ad essere “un bambino vero”, e questo, pur se eccessivamente semplificato, è un concetto che rimarrà alla base del personaggio e lo accompagnerà attraverso tutte le sue incarnazioni future.

A differenza di Harley, però, che dovrà aspettare molti anni prima di comparire anche nell’universo a fumetti, X-23 approda sulle testate di casa Marvel di lì a poco, dove viene approfondita la sua storia e gli viene fornita un’origine più dettagliata: i “padri putativi” sono lo stesso Kyle e Christoper Yost, che ne raccontano la nascita nella miniserie Innocenza Perduta.

X-23 - X-MenAncora una volta al centro di tutto sta il famigerato progetto Arma X: dopo avere perduto il controllo di Wolverine, molti sono stati i tentativi fallimentari di ripetere la procedura su un altro soggetto, e l’ultimo campione genetico in possesso degli scienziati che si sforzano di ricrearlo è danneggiato. Si dedicano a questa impresa gli scienziati Sarah Kinney e il dottor Zander Rice, che nasconde un oscuro passato connesso al Wolverine originale. Ma se i campioni danneggiati non permettono di ricreare un clone maschile di Wolverine, forse un clone femminile avrebbe maggiore successo: la Kinney opta per questa strada, e avvia le procedure che porteranno alla creazione di X-23, vale a dire il ventitreesimo tentativo di ricreare Wolverine in laboratorio.

Alla nascita di X-23, le strade dei due scienziati, già divisi da opinioni e modus operandi, si separano drasticamente: Rice insiste per fare dell’esperimento la macchina assassina che tutti si aspettano che sia, mentre Kinney, che ha ormai sviluppato un ovvio legame materno con la sua creazione, spera in segreto di poterla destinare a un futuro diverso. La storia delle origini di X-23 si conclude nel sangue: la dottoressa Kinney la inciterà a distruggere gli altri esemplari di laboratorio cresciuti dopo di lei, oltre allo stesso Rice, ma quest’ultimo, a sua volta, innescando l’imprinting olfattivo che trasforma Laura in un’assassina, la obbligherà a uccidere la sua stessa madre. Con le sue ultime parole in vita, Sarah dona un nome “umano” a X-23, Laura, e la indirizza verso l’istituto di Charles Xavier affinché si unisca agli X-Men.

 

X-Men

X-23 - originiÈ l’inizio per Laura di numerose avventure, vissute a volte in solitario, a volte in squadra con gli altri mutanti: il suo percorso di crescita è incentrato soprattutto sull’obiettivo di liberarsi dalle programmazioni e dalle imposizioni che i suoi creatori le hanno imposto, per guadagnarsi l’indipendenza e il libero arbitrio che sogna di avere.

Come nel caso di Logan, la lotta sarà all’inizio durissima e costellata da fallimenti. A differenza del suo “padre genetico”, tuttavia, che per molti anni dovette seguire un percorso solitario e tormentato, Laura potrà contare fin dai primi tempi su varie figure guida che svolgeranno per lei il ruolo di mentori, compagni di viaggio e amici. Oltre all’ovvio aiuto di Charles Xavier, Laura potrà contare anche sull’esperienza di Wolverine, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che questo comporta: ognuno vede nell’altra un riflesso di ciò che è stato e ciò che sarà, e il pur genuino rapporto di ammirazione e di paternità che lega le due figure sarà molte volte messo alla prova.

A completare il trittico si unisce in un secondo tempo Gambit, il ladro cajun che, essendo segnato a sua volta da un passato ambiguo e tutt’altro che immacolato, spesso saprà trovare la chiave giusta per interagire con Laura evitando di giudicarla e instaurando con lei un buon rapporto di amicizia.

 

X-Force

X-23 - X-ForceI mutanti di Xavier non sempre saranno di aiuto nel lungo cammino di Laura per riconquistare (o sviluppare) la sua umanità. Anzi, almeno in certe occasioni sembreranno spingerla di nuovo sul sentiero che stava cercando di abbandonare.

È il caso di Ciclope, che in un momento particolarmente delicato per le sorti dei mutanti e della squadra degli X-Men, opterà per la rifondazione di X-Force, una “squadra speciale clandestina” disposta a sporcarsi le mani in quelle missioni più violente o più discutibili che gli X-Men non potrebbero affrontare di persona.

Summers propone a Laura di entrare a far parte della squadra in questione e Laura accetta, scelta che porterà a una temporanea rottura con Wolverine (già furente con Ciclope per la proposta fatta alla ragazza in primo luogo) e all’inizio di varie avventure in solitario al di fuori del contesto degli X-Men. Tra alti e bassi, Laura riuscirà comunque a conservare la sua umanità, ma il progressivo distacco dalle X-squadre (ad eccezione del continuato rapporto di amicizia con Gambit) è ormai in atto.

 

Gli Wolverines e la Nuovissima Wolverine

All-New Wolverine #8A cambiare le carte in tavola e a optare per un ravvicinamento giunge l’impensabile: la morte del Logan originale, avvenuta proprio per mano dell’ennesima incarnazione del progetto Arma X da cui anche Laura ha origine.

X-23 si unisce a un eterogeneo gruppo di mutanti legato per i motivi più disparati al Wolverine originale (che comprende tra gli altri Sabretooth, Mystica e il figlio di Logan, Daken) in una lunga missione dove è in discussione il retaggio lasciato dall’irsuto canadese in termini di insegnamenti, morale ed eroismo.

Alla fine della vicenda dei cosiddetti Wolverines, sarà proprio Laura tra tutti i contendenti a decidere di onorare fino in fondo il nome del “padre” genetico assumendo il costume e il titolo di Wolverine: a tutti gli effetti, Laura Kinney diventa la Nuovissima Wolverine. È un momento di svolta per la giovane eroina, che riallaccia non solo i rapporti con le classiche squadre mutanti tradizionali in modo più duraturo (militerà per qualche tempo nei Nuovissimi X-Men, la squadra composta dalle versioni adolescenti dei cinque X-Men originari) ma collaborando anche con il resto della comunità supereroistica, Avengers inclusi.

 

Al Cinema

La variegata carriera più che decennale di Laura nel fumetto difficilmente potrà essere trapiantata nella sua interezza sul grande schermo, ma possiamo supporre con relativa sicurezza di poter vedere affrontata in Logan – The Wolverine la questione delle sue origini, assieme ai due temi portanti che da sempre caratterizzano la sua figura, vale a dire il contrasto tra la programmazione di macchina assassina e la volontà di riscatto e di vera umanità, e il rapporto con Wolverine, a metà strada tra una relazione padre – figlia e una visione speculare, alternativa del proprio passato o futuro.

Da questo punto di vista, la scelta di Dafne Keen, chiamata a interpretarla sul grande schermo, è un ottimo primo passo: la giovane attrice sembra impartire al personaggio la giusta tensione tra apparenza innocente e tempra d’acciaio nascosta sotto la superficie. Un’occasione in più per lettori di vecchia data e spettatori dell’ultima ora per scoprire o riscoprire la storia di X-23.

Dafne Keen