Miles Morales vive la sua vita da supereroe quasi come fosse un’attività scolastica extracurricolare, aspetto che rende il suo quotidiano particolarmente complicato. Destreggiarsi tra scuola, amici, questioni amorose e familiari, portando simultaneamente avanti la vita da Spider-Man, può essere troppo anche per Miles, i cui limiti vengono attualmente messi alla prova dallo sceneggiatore Brian Michael Bendis e dal disegnatore Nico Leon.

Lo sceneggiatore ha recentemente parlato di come, oggi più che mai, il giovane Arrampicamuri senta sulle spalle il peso del suo alter ego.

 

Spider-Man #21, copertina di Patrick BrownLa questione non è mai stata così complicata. Come ogni teenager degli Stati Uniti, Miles vive una vita molto complessa, piena di responsabilità che fino a qualche mese prima non aveva.

La sua vita da Spider-Man sta prendendo il posto dello sport, delle arti e delle questioni di responsabilità sociale, richiedendo molto tempo e consumando tutte le sue energie vitali. Dopo anni trascorsi così, la cosa inizia a pesargli enormemente. […] In questo momento Miles non sta giocando la sua partita migliore, per questo è in cerca di un modo per compiere dei cambiamenti.

Per molti adolescenti la vita è complicata. Per questo molte persone riescono a immedesimarsi in Spider-Man: sanno che i superpoteri, nonostante siano fighissimi, non rendono la vita più facile. Anzi, probabilmente renderebbero la loro anche più complicata e frustrante. La gente legge Spider-Man per vivere quest’esperienza catartica.

A partire da Generations: Spider-Man, procedendo con Spider-Men II e la testata principale, vedremo uno dei cambiamenti più grandi che un personaggio possa vivere. Prenderà il toro per le corna come nessun altro nei fumetti Marvel abbia mai fatto prima.

 

 

Fonte: Marvel