Star Wars: Galaxy's Edge #4, copertina di Tommy Lee Edwards

Tempo fa vi abbiamo riportato l’annuncio della pubblicazione di Star Wars: Galaxy’s Edge, miniserie Marvel in cinque uscite scritta da Ethan Sacks (Old Man Hawkeye) per i disegni di Will Sliney (Spider-Man 2099).

Come appare chiaro sin dal titolo, i contenuti della storia sono legati all’omonima nuova area tematica inserita nei parchi Disneyland e Disney World che evocherà l’avamposto della Guglia Nera su Baatu, nell’Orlo Esterno, dove è presente il negozio d’antiquariato di Dok-Ondar.

Anche se le attrazioni apriranno solo il prossimo autunno, non è necessario attendere così a lungo per esplorare quella porzione di galassia: lo scorso 24 aprile è infatti stato pubblicato negli Stati Uniti il primo numero della miniserie, nel quale il Primo Ordine piomba dalle parti dell’ithoriano in cerca della Resistenza, mettendo conseguentemente a rischio i suoi affari e, più in generale, l’equilibrio e la sopravvivenza dell’avamposto.

Recentemente, Sacks ha parlato del progetto sul sito della Casa delle Idee, soffermandosi su come abbia ottenuto l’incarico e come sia lavorare con la Lucasfilm:

 

Star Wars: Galaxy's Edge #3, copertina di Tommy Lee Edwards

Lo scorso anno ho lavorato con l’editor Thomas Groneman su Silver Surfer Annual #1, instaurando un ottimo rapporto lavorativo con lui. Mi ha portato dal suo capo, Max Paniccia, il quale mi ha offerto la possibilità di scrivere una storia dedicata a Mace Windu nello speciale Age of Republic. Quindi, ormai conoscevano bene sia me, sia il mio amore di una vita per Star Wars. Quando è venuto fuori questo progetto, hanno pensato a me. Gli sarò sempre grato per la fiducia.

A essere onesti, non avevo molto su cui lavorare quando ho ottenuto l’incarico, visto che ogni cosa era del tutto avvolta nel mistero. Ma ciò di cui avevo bisogno era sentire le parole “Star Wars” e “il nuovo scenario a tema Galaxy’s Edge” per salire a bordo. Questo perché buona parte della storia e dell’ambientazione legate a Galaxy’s Edge sono top-secret e, giustamente, non avevo idea della finalità di ciò che stavo iniziando a fare finché non mi sono immerso nel Sarlacc. Mettermi seduto a scrivere la prima pagina del primo albo è stato esilarante.

È davvero interessante lavorare con la Lucasfilm, o con il Consiglio dei Jedi, come li ho segretamente rinominati, perché il loro Story Group è davvero dedito alla cura dei piccoli dettagli. Sono i custodi della fiamma, molto generosi nel guidarti. Avere la possibilità di guardare oltre il sipario cose come le segretissime mappe e i concept art del terreno, è stato un vero privilegio. Di giorno in giorno, i miei editor Marvel Mark e Thomas hanno fatto molta fatica per mantenermi sul percorso prestabilito.

Star Wars: Galaxy's Edge #1, variant cover di Karl Lindberg e Iain McCaigPer me, Mos Eisley è sempre stato un luogo sperduto. L’unica ragione per cui potesse esserci un qualsiasi interesse per esso da parte dell’Impero era quella fastidiosa unità R2. Viceversa, l’avamposto della Guglia Nera è più uno degli ultimi grandi scali presenti sulle mappe per la marmaglia della galassia. Non fornirò altri dettagli per ora, perché penso che sarà un piacere per i lettori scoprire il luogo per la prima volta.

Dok-Ondar è un ithoriano, e ci sono molti pensieri nella sua testa a forma di martello. Non ha ottenuto la posizione di procacciatore delle più rare reliquie della galassia perché è fortunato. È sempre tre mosse di dejarik davanti a tutti. Sta collezionando queste cose da un po’, il che vuol dire che ha incrociato il suo percorso con quello di molte facce note nel corso degli anni.

[Han Solo e Chewbecca] Sono personaggi che hanno fatto parte della mia vita fin da quando, per la prima volta, mi sono seduto in una buia sala cinematografica all’età di quattro anni, nell’estate del ’77, vedendo per la prima volta quei titoli d’apertura da pelle d’oca. Anche nelle mie più vivide fantasie infantili, quando giocavo con le action figures Kenner di Star Wars, non avrei mai immaginato che avrei avuto la possibilità di scrivere i loro dialoghi – e i ruggiti, ovviamente – in qualcosa che sarebbe stata nel canone della serie. Fantastico.

Il Primo Ordine non ha ancora conquistato totalmente questa porzione dell’Orlo Esterno, ma sono sicuramente una presenza dominante nell’avamposto. Stanno seguendo delle indagini, con dei rapporti che segnalano la Resistenza nascosta sul pianeta, e finché le truppe imperiali saranno stazionate lì, esse costituiranno una potenziale minaccia per contrabbandieri, cacciatori di taglie, criminali e le diverse canaglie che si trovano in zona.

Star Wars: Galaxy's Edge #2, copertina di Tommy Lee EdwardsPer l’occasione, ho creato una squadra composta da tre personaggi nuovi, un equipaggio losco coinvolto in una rapina. Poi ho aperto l’e-mail contenente il loro design creato da Will Sliney e mi sono un po’ commosso. Ok, forse ho anche pianto. Anche se erano ancora solo dei bozzetti, sembravano così dannatamente buoni. Con il contributo di Will, la possibilità di aggiungere dei pezzi al grande mosaico che è Star Wars è la cosa più figa in assoluto.

Dopo la sua esperienza su Solo: A Star Wars Story Adaptation, ci sono ancora dei dubbi riguardo la possibilità che possa essere nato su Mandalore e che abbia mentito sulle sue origini terrestri? Seriamente, questo tipo è in grado di disegnare qualunque cosa, senza mezzi termini. È semplicemente un grandissimo collaboratore. In questa serie, l’aspetto visivo è la cosa più importante, perché sarà la prima occasione in cui i lettori potranno dare uno sguardo a porzioni più ampie dell’avamposto della Guglia Nera. La Marvel ha scelto la persona ideale per mostrar loro un tour del luogo. Sono il Nien Nunb del suo essere Lando.

 

 

 

Fonti: Marvel | Marvel