Sulle pagine di Star Wars #68, in uscita tra poco più di una settimana negli Stati Uniti, debutterà il nuovo team creativo formato da Greg Pak (Planet Hulk) e Phil Noto (Poe Dameron). Sarà loro compito raccontare una nuova tranche degli eventi accaduti tra Una nuova speranza e L’impero colpisce ancora.

Comic Book Resources ha intervistato lo sceneggiatore riguardo il suo lavoro decisamente impegnativo: prendere in mano la storia sin qui architettata da Jason Aaron e Kieron Gillen, due degli scrittori più stimati degli ultimi anni.

 

Star Wars #68, copertina di Phil Noto

Lavorare alle storie autoconclusive di Star Wars è stato un sogno che si realizzava, nonché il modo perfetto per farmi le ossa. Avevano gli eroi classici e i loro avversari come protagonisti, e il mio compito era raccontare storie che riassumessero i motivi per cui tutti noi li amiamo. Quindi, per prepararmi, mi sono riguardato ogni film della serie e ho scavato in ogni altro materiale canonico, come i fumetti su Leia, Lando e Vader o il romanzo su Tarkin. Circa a metà di quel lavoro, l’editor Mark Paniccia mi chiede se fossi interessato a prendere in carico la serie regolare. Non credo di aver mai detto di sì più in fretta in vita mia. Sono innamorato di questa roba.

Avevo otto anni quando il primo film di Star Wars è uscito, quindi questi personaggi hanno vissuto nella mia testa per decenni, letteralmente. Le singole storie hanno aperto il mio stomaco e la mia mente verso luoghi ancora più fantastici e divertenti dove portare i protagonisti nella serie regolare. Mi sto divertendo in maniera incredibile e sono follemente grato a Mark Paniccia e al suo collega, Tom Gronean, come a tutti coloro che lavorano alla Lucasfilm.

La nostra storia inizia poco prima di L’impero colpisce ancora. Vi ricordate quella scena in cui tutte le sonde dell’impero vengono inviate in cerca di Luke Skywalker? Nei film ne vediamo soltanto una su Hoth, ma che ne è stato delle altre? Vedremo la ribellione scoprire che sono in giro e in caccia per tutta la galassia, per poi mandare i nostri eroi divisi in tre gruppi per piazzare trappole e false piste, nella speranza di portare le sonde lontano dalla flotta ribelle. Una situazione che crea grandi opportunità per avventura e azione e una divertentissima esplorazione dei personaggi in un momento fondamentale del loro viaggio.

 

La storia darà modo di concentrarsi sui singoli eroi, mostrando ad esempio i progressi di Luke nella conoscenza delle vie della Forza prima del suo famoso utilizzo della stessa sul pianeta ghiacciato, mostrato nei film.

 

Inoltre avremo modo di giocare con la relazione tra Han e Leia prima ancora che si concretizzi, il che sarà molto divertente. Complicheremo le cose con un nuovo personaggio dal passato di lei, di nome Dar Champion, e una operazione sotto copertura che costringerà Leia e Han ad avvicinarsi molto più di quanto vorrebbero. O almeno di quanto ammetterebbero di volere.

E poi non vedo l’ora di mettere Chewie e 3PO sotto i riflettori. Entrambi hanno ruoli chiave nei film, ma sono anche soprattutto delle spalle. Qui avranno i loro momenti eroici.

 

Pak ha parlato dell’emozione di occuparsi dei personaggi di Star Wars paragonandola ai suoi precedenti lavori, soprattutto riguardo la creazione di nuovi personaggi. Se di certo è sempre una gioia dar vita a figure originali, farlo con la consapevolezza di contribuire a questa saga è qualcosa di speciale che lo scrittore non aveva mai immaginato.

 

Ho visto e rivisto i film e sono parte di una narrazione ampia, quindi molti elementi che vedrete apparire nelle nostre storie appartengono a diverse ere, ma sono tutti appropriati. Non posso dirvi molto di più per paura degli spoiler, ma credo che almeno una delle strade che percorreremo nei fumetti verrà introdotta ed espansa in uno dei prossimi film.

 

 

 

Fonte: Comic Book Resources