Nulla dura in eterno, nemmeno tra gli dèi: nel Nuovissimo Universo Marvel anche le millenarie certezze di Asgard sono state sovvertite: il Figlio di Odino è considerato indegno di brandire il mistico Mjolnir e non è più il Dio del Tuono; quel titolo, assieme al nome di Thor, è passato nelle mani della mortale Jane Foster, che ironicamente era un tempo considerata da Odino indegna delle attenzioni del figlio. Narrare questi cambiamenti è compito dell’autore Jason Aaron; raffigurarli a livello visivo spetta all’illustratore Russell Dauterman, che al momento di rilanciare la testata The Mighty Thor con un nuovo numero #1 ha voluto reimmaginare look e caratteristiche dei personaggi principali, tenendo d’occhio la loro radicata tradizione nell’immaginario Marvel ma aggiungendo un tocco personale a ogni personaggio. Dautermann ha condiviso alcuni estratti del suo sketchbook sul sito ufficiale Marvel e ha commentato alcune delle sue scelte creative.

 

Russell Dauterman sketchbook 1La prima serie era solo l’inizio, era principalmente una preparazione a questo. Dovevamo non solo introdurre la nuova Thor, ma anche mostrare come e perché Thor Odinson aveva passato il testimone a lei. E l’elemento di mistero che la circondava aleggiava su tutta la serie.

Ora che la nuova Thor si è rivelata essere Jane Foster e il suo background è stato fissato, possiamo veramente entrare nel cuore della sua storia. E potremo anche intensificare il “Thorismo” della serie, aggiungendo molti elementi tipicamente asgardiani. Sta per scoppiare una guerra civile e Thor si ritroverà nel bel mezzo del conflitto. Questo la porterà a esplorare i Dieci Reami e a entrare in contatto con molti dei personaggi di supporto di Thor. Disegnare questi personaggi classici per la prima volta è un’esperienza speciale per me.

The Mighty Thor inizia con una scena in cui Jane è semplicemente Jane e deve vedersela con dei problemi molto mortali su Midgard. Alla fine dell’albo si trova invece su Asgard, dove deve affrontare follie di ogni genere nei panni di Thor. Questa dicotomia tra una mortale volitiva ma fragile e la super-potente Dea del Tuono è molto bella da disegnare.

Russell Dauterman sketchbook 2Mi piace sottolineare al massimo le cose a livello visivo, specialmente nel portamento di Jane-Jane e Jane-Thor: la loro postura, il loro fisico. Thor si erge dritta e sicura di sé, muscolosa e tutto il resto. Quando è Jane, invece, è piccola, smagrita, pallida, ricurva e in genere piegata dalla sua malattia, ma ho cercato dei modi per far sì che la sua forza interiore traspaia, specialmente nei suoi occhi e nelle sue espressioni facciali. Spesso dico che Jane non trasformata è un’eroina tanto e quanto Thor. Trovare un modo per far trasparire questo concetto visivamente è stata una sfida molto interessante.

Esaminando brevemente gli altri personaggi: la Regina dei Demoni trae il suo aspetto da Surtur, quindi ho voluto darle quantomeno una corona di fiamme. Surtur era avvolto dalle fiamme che formavano anche degli pseudo-abiti, quindi ho giocato un po’ anche su quel fattore, ma non volevo che la Regina fosse virtualmente nuda senza fiamme. Quindi ho pensato di darle una sorta di corpetto stilizzato, fatto di bronzo in modo che riflettesse la luce delle fiamme, e con delle chiodature che potessero spuntare tra le fiamme, nel tentativo che ne risultasse una sagoma minacciosa.

Russell Dauterman sketchbook 3

Mi piace molto partire da un design già esistente e arricchirlo in qualche modo. Odino ha una silhouette molto specifica nei fumetti e nei film, anche se indossa una tenuta diversa praticamente ogni volta. Ma riconosciamo subito che si tratta di Odino: la benda sull’occhio e i suoi copricapi imponenti sono dei grandi classici.

Per Karnilla ho optato per uno stile che avesse delle influenze egiziane o greco-romane, visto che sotto certi aspetti è leggermente estranea al mito di Asgard.

Freya era praticamente una tabula rasa ed è quella su cui ho potuto muovermi più liberamente. In altri casi, come per esempio con Hela, ho solo semplificato un po’ il suo aspetto. Hela è relativamente immutata, se si eccettua il suo mantello di fumo, con cui ho voluto renderla un po’ più inquietante.

Disegnare Loki, infine, è stata una grande esperienza per me. L’idea di dargli una sorta di barba è stata di Jason, e all’inizio ero piuttosto scettico. Poi ho pensato di fargliela irregolare, a ciuffi, come se non fosse in grado di farsi crescere una vera barba, cosa che sarebbe in sintonia con il personaggio.

 

 

 

Fonte: Marvel