In attesa del quinto episodio di WandaVision, che arriverà venerdì su Disney+, lo sceneggiatore Tom King ha parlato di come è nato La Visione, uno dei fumetti che hanno ispirato l’ultimo capitolo dell’Universo Cinematografico Marvel.

 

 

L’autore ha chiarito di non essere coinvolto direttamente nello sviluppo della serie televisiva:

 

In questo caso sono completamente fuori dal giro. Lavoro dall’altra parte della strada rispetto alla Marvel, ho un’esclusiva per la Distinta Concorrenza. Non solo lavoro per la DC, ma sto anche scrivendo film DC. Quindi sono proprio un concorrente diretto. Perciò sto guardando questi episodi stupendomi e divertendomi come tutti voi. Non sono coinvolto in alcun modo. E mi sta bene. E non sono risentito o infastidito.

In questa serie vedo molto di Brian Michael Bendis. Penso che sia riconosciuta anche troppo l’ispirazione alle mie storie e troppo poco quella alle sue, per essere sincero. Vedo il suo lavoro, quello di Steve Englehart e i West Coast Avengers di John Byrne. Chiaramente hanno sviluppato la strada che avevo intrapreso io, facendo con Visione qualcosa di simile a Alan Moore, quello era lo spunto di partenza. Ma stanno cucinando usando anche altri ingredienti di Bendis, Englehart e Byrne.

Torno sempre a riguardare i fumetti storici, Marvel ha realizzato dei titoli incredibili, ma la DC ha pubblicato titoli cupi che sono diventati dei pilastri, come Watchmen, Il ritorno del Cavaliere Oscuro e La nuova frontiera. Questi fumetti sono letteratura supereroistica e la Marvel ha evitato di fare opere simili. È un luogo comune, ma fondamentalmente è vero. Stavo provando a realizzare qualcosa di simile, portare le atmosfere DC alla Marvel. I fumetti più famosi della storia DC sono Watchmen e Il ritorno del Cavaliere Oscuro, quei fumetti sono ancora popolari e ispirano ancora i film. Penso che quando le persone vedono quel tipo di energia nell’universo Marvel il risultato sia ancora più potente.

 

 

Fonte: ComicBook.com