Tom Taylor torna a parlare della Nuovissima Wolverine, alias Laura Kinney, prole genetica del primo e originale, probabilmente inimitabile, mutante artigliato. Lo sceneggiatore delle storie dell’ex X-23 ha risposto alle domande del pubblico durante la periodica edizione di X-Position, rubrica di Comic Book Resources in cui i fan possono chiedere qualunque cosa passi loro per la testa agli autori delle testate mutanti della Marvel.

Ecco quali sono le considerazioni più interessanti scaturite dalle risposte di Taylor.

 

All-New Wolverine #10, copertina di BengalNon so quanto la serie scaverà nel passato di Laura. C’è molto potenziale in un personaggio dalla storia così travagliata. Alcuni fanno dei paragoni con Jessica Jones, soprattutto alla luce della serie TV, e suppongono una vicenda di sfruttamento, di abusi, di soprusi. Non penso che andremo in quella direzione, perché voglio che la mia sia una storia in cui Laura non si fa mettere i piedi in testa proprio da nessuno e, qualora qualcuno ci provasse, è sempre pronta a reagire.

Detto questo, il suo passato non va assolutamente dimenticato. Non c’è una sola parte della sua vita in grado di definire la sua personalità. Non basta quel che ha subito in laboratorio, non basta il suo periodo di autolesionismo, non basta il tempo passato con Zebra Daddy a riassumerla. Ognuna di queste parti di lei contribuisce a comporre il suo io e non voglio assolutamente evitare l’argomento.

Tutto quel che compone l’ego di Laura è sempre ben presente nella mia mente, quando ne scrivo le avventure, e questa è una delle ragioni per cui la vedete lottare con tutte le sue forze, sacrificarsi, mettersi in pericolo: ha sviluppato grande empatia con chi soffre, anche se da fuori può sembrare una dura. Ecco da dove viene la sua volontà ferrea di proteggere Gabby, che le ricorda se stessa alla sua età.

 

Il personaggio di Laura è stato ultimamente al centro di alcune voci che la darebbero pronta a debuttare al cinema, all’indomani, o forse proprio durante, il terzo lungometraggio dedicato a Wolverine. Taylor non può che dirsi ansioso di vederla sul grande schermo, nel caso in cui Hugh Jackman dovesse abbandonare il personaggio del mutante canadese. Tuttavia, non ha elementi per confermare o smentire.

 

Avete visto Laura storcere il naso quando Gabby ha portato a casa con sé Vecchio Logan e dichiarare che l’uomo è molto diverso da quello che ha conosciuto lei. Ho meditato a lungo sul rapporto che sarebbe intercorso tra i due. Non è solo frutto di una generica durezza delle personalità che stiamo descrivendo.

Il fatto è che Laura ha da poco seppellito il proprio padre, lo ha pianto e ha accettato il compito di raccoglierne il testimone e vestirne i panni. Ed ecco, improvvisamente, un tizio con il suo stesso volto, con un passato ancor più violento e traumatico, che si presenta nella sua vita. Non credo che sarebbe stata credibile una reazione meno diffidente. Detto questo, vedremo la relazione tra i due crescere con il tempo, già durante Civil War II.

 

Ultima domanda per lo sceneggiatore: quali progetti per il futuro o anche solo desideri all’interno della grande famiglia Marvel?

 

Non c’è che l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda i personaggi su cui mi piacerebbe mettere le mani, a partire da tutti quelli che sono stati ospiti della serie All-New Wolverine. Spero, in futuro, di avere ancora più tempo da dedicare alla scrittura di fumetti, dato che ora sono molto preso con la mia serie TV, The Deep.

Se mi proponessero di prendere il posto di Dan Slott su Amazing Spider-Man, sarebbe terrificante. Un po’ come scrivere Batman dopo Scott Snyder. Due grandi autori e due tizi in gamba, che hanno mostrato grande costanza come sceneggiatori. Sarebbe una bella sfida per me.

 

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Fonte: Comic Book Resources