Jeremy Whitley ed Eric Koda parlano di Secret Empire: Underground, la vicenda parallela a quelle narrate dal megaevento orchestrato da Nick Spencer che mette in scena il colpo di stato dell’Hydra e di Steve Rogers ai danni degli Stati Uniti e del mondo intero.

Mimo, Quicksilver, Sam Wilson, Ercole e Ant-Man saranno impegnati nella Terra Selvaggia, a caccia di qualcosa di importante che ancora non conosciamo…

 

Secret Empire: Underground, variant cover di Raphael AlbuquerqueWhitley – Man mano che Secret Empire procede, vediamo formarsi due atteggiamenti fondamentali, nella comunità dei supereroi. Ci sono quelli che cercano un modo per salvare Steve Rogers e quelli che invece vogliono distruggerlo. Underground vede i protagonisti appartenere alla prima fazione. Nella Terra Selvaggia, sono sulle tracce di una scheggia di Cubo Cosmico che pensano possa riportare il Capitan America che tutti conosciamo e amiamo tra di noi. Ovviamente, nulla è semplice nella Terra Selvaggia.

KodaJurassic World incontra Breakfast Club, per darvi un’idea. Oppure, se volete, una commedia allegra incontra una giungla in maniera decisamente pericolosa.

Whitley – La storia si inserisce in maniera evidente tra due numeri di Secret Empire. In uno, vedremo i nostri protagonisti partire per la loro cerca, in quello successivo, a missione finita, li vedremo fare ritorno. Underground è quindi sia un’avventura indipendente che un capitolo perfettamente riconoscibile dell’evento.

Il gruppo è chiaramente assemblato alla bell’e meglio, con personaggi che c’entrano poco tra loro e potenzialmente contrastanti. Ma io adoro questo tipo di team, credo che siano i più divertenti in assoluto. Inoltre, questi sono i tizi su cui si può contare in questo momento, disposti ad affrontare il problema qui ed ora. Si vedranno dinamiche interne interessanti.

Koda – C’è la sensibilità di Mimo al centro del gruppo e, tutt’attorno, una serie di uomini che probabilmente preferirebbero lavorare da soli, tutti quanti.

Secret Empire: Underground #1, copertina di R.B. SilvaWhitley – Mimo è il leader di fatto, sul campo, ma tutti hanno delle personalità ingombranti. Quicksilver ha accettato di essere qui solo perché preoccupato per sua sorella, e sappiamo quanto poco gli piaccia prendere ordini. Da una donna, poi.

Sam sta passando un periodaccio, nonostante di solito sia un giocatore di squadra. Ant-Man non è in condizioni molto diverse. Gli scopi di Ercole sono probabilmente i più nobili e chiari: è qui perché avrà l’occasione di prendere a pugni dei dinosauri.

Koda – Una cosa che li unisce è il comune disprezzo per Sauron. Una delle cose più divertenti della storia, da disegnare, sono state le reazioni di Mimo a questo storico criminale.

Whitley – Mi piace moltissimo scrivere il personaggio di Mimo e spero di avere nuove occasioni per farlo. Come vedrete, Sauron è una parte fondamentale della storia ed è sempre una gioia avere per le mani un nemico veramente e puramente cattivo, totalmente privo di morale e narcisistico. I protagonisti saranno costantemente combattuti: la priorità è portare a termine la missione o dare a Sauron una lezione?

 

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Fonte: Newsarama