“E se le mafie avessero vinto la loro guerra contro l’FBI?” Pare che ci sia questa domanda di Michael Avon Oeming dietro la genesi di The United States of Murder Inc., il nuovo distopico fumetto che l’artista vincitore dell’Eisner Award per Powers ha realizzato assieme al collega e amico Brian Michael Bendis, e che vi abbiamo annunciato a novembre. Una visione catastrofica degli Stati Uniti del futuro, in cui le storiche Cinque Famiglie della Mafia americana non sono mai state distrutte. Anzi, il loro potere è cresciuto al punto da costringere il governo a stelle e strisce a concedere loro il controllo totale su gran parte della Costa Est e del Nevada, divenute vere e proprie enclavi nella nazione.

Una semplice e innocente domanda per Oeming, un invito a nozze per Bendis, che vi ha trovato lo spunto per tornare al noir, la sua prima e originaria passione fumettistica. Un crime comic vecchio stile, puro. Senza alieni né strani poteri, con il minimo sindacale di tecnologia. Qualcosa che BMB ha desiderato scrivere per un sacco di tempo e che lo ha portato ad interrompere altri progetti in corso, tanta era la voglia di realizzarlo.

Una storia di legami familiari vecchio stile, di perversa etica della malavita, di violenta ascesa del giovane Valentine Gallo e dell’assassina Jagger Rose nelle gerarchie di una mafia che si è fatta Stato. Bendis definisce il suo personaggio come un ragazzo che improvvisamente ottiene tutto ciò che ha sempre voluto, solo per scoprire cose che non avrebbe mai voluto sapere

Il titolo Murder Inc. fa riferimento al nome che a stampa aveva dato ad un gruppo di killer italoamericani particolarmente famoso. Da noi sarebbe stato ribattezzato Anonima Omicidi, una sorta di unità operativa di assassini prezzolati, la cui caduta fu fondamentale per ricostruire la cupola degli Anni 30, e incastrare gran parte dei boss dell’epoca. Una vicenda che Bendis ha studiato profondamente, mescolandola con la sua visione di un futuro in cui la Mafia ha vinto non solo sullo Stato, ma sulle coscienze, influenzando la cultura popolare e la società.

Gli stessi riti della Mafia sono cambiati: non si tratta più di un’organizzazione clandestina, ma di una forza pubblica. Questo non può che portare all’evoluzione dei costumi, a fare le cose in maniera diversa da come si era abituati. Non tutti saranno d’accordo, ovviamente, e le conseguenze non tarderanno a farsi sentire.

Oeming e Bendis citano fra le influenze principali di Murder Inc. (sia visive che narrative) Il Padrino, C’era una volta in America, i film di Wong Kar Wai. Un biglietto da visita tanto bizzarro quanto interessante, soprattutto se a consegnarcelo sono due veri pezzi da novanta del comicdom contemporaneo. Siamo certi che Murder Inc., in arrivo a maggio, non mancherà di fare rumore. Tenete d’occhio le pagine di BadComics.it, perché faremo di tutto per seguire da vicino gli sviluppi di questa nuova serie.


Fonte: USA Today