Tra i tanti appuntamenti di questa edizione del Napoli COMICON, si è tenuto ieri l’evento 20 anni di PK, volto a celebrare i due decenni dell’incarnazione fantascientifica del papero mascherato. Presenti all’incontro, oltre alla direttrice Valentina De Poli, anche gli artisti protagonisti del ritorno di Pikappa sulle pagine di Topolino: Max Monteduro, Alberto Lavoradori, Lorenzo Pastrovicchio, Claudio Sciarrone e Paolo Mottura.

La De Poli ha esordito affermando che due anni fa, in occasione della prima storia del revival pikappico, in redazione si chiedevano se sarebbero arrivati a questo ventennale. Ci sono riusciti e “PK é più vivo che mai”, afferma la direttrice, prima di passare la parola agli artisti.

 

20 anni di PK a Napoli COMICON 2016

 

Il primo a parlare è stato Max Monteduro, memoria storica del progetto nonché uno dei padri, insieme a Ezio Sisto, di questa seconda vita di Paperinik, di cui è supervisore oltre che colorista.

Monteduro, che ha studiato advertising e graphic design e fa della commistione di media la sua forza, ha raccontato che l’embrione di PK è da ricercarsi nelle copertina di Paperinik e altri supereroi del 1994 e 1995, la cui sperimentazione grafica e cromatica fece scattare la scintilla per dare nuova vita al papero mascherato. In quegli anni il colore digitale era una novità e Monteduro fu tra i primi a sperimentarne le potenzialità. Il colorista ha ammesso che, fin dall’infanzia, Paperinik è sempre stato il suo personaggio Disney preferito. Vent’anni fa, così come oggi, l’entusiasmo con cui si approccia a PK è invariato. Rivedere il PK Team all’opera è sufficiente a far sembrare che questi due decenni non siano passati.

La parola è passata ad Alberto Lavoradori, storico disegnatore del numero zero di PKNA, del marzo 1996, nonché autore, con Alessandro Sisti, delle storie brevi PK Tube, viste di recente su Topolino. Lavoradori, vent’anni fa come oggi, amava mescolare stili ed elementi, preferendo un prodotto “caldo e imperfetto” alla “fredda perfezione”, anche perché secondo lui: “Il lavoro perfetto non esiste, é un’utopia”. Ed è proprio grazie alla sua tendenza alla sperimentazione che, vent’anni fa, Ezio Sisto lo bloccò in un corridoio della redazione di Topolino per proporgli di partecipare al lancio di PK; il lavoro preliminare piacque talmente tanto allo sceneggiatore da fargli meritare le matite del numero zero. “PK, allora, era sperimentazione”, conclude.

È stato poi il turno di Lorenzo Pastrovicchio, colui che insieme a Francesco Artibani è stato il fautore del grande ritorno di PK nel 2014. Il passaggio delle pubblicazioni Disney a Panini Comics ha permesso di portare le loro idee su Topolino. PK sul settimanale sembrava un azzardo, secondo le parole della direttrice, ma si é rivelata una scelta vincente per raggiungere il massimo numero di lettori. Pastrovicchio ha affermato che, rispetto a due anni fa, quando con Artibani scommisero sul suo ritorno, ora Pikappa è tornato ad essere un progetto di ampio respiro, condiviso con un numero sempre crescente di quello che era il PK Team degli anni ’90; tanto che, ha raccontato, è impossibile ritrovarsi tra colleghi senza parlare del Papero Mascherato. Ed è un fatto positivo: per quanto ogni storia nasca da una singola coppia di autori, sceneggiatore e disegnatore, è fondamentale che l’universo sia portato avanti da tutti gli artisti in modo coeso, in vista dei progetti futuri. L’intervento di Pastrovicchio si è concluso con un riferimento a Moldrock, il villain che ha esordito nella storia Il raggio nero e che nel finale è arrivato a Paperopoli.

Il prossimo ciclo di Artibani e Pastrovicchio, previsto per la prima metà del 2017, esplorerà le conseguenze dell’arrivo di Moldrock e vedrà il ritorno, con grande gioia da parte dei fan, di Everett Ducklair e soprattutto di Uno.

 

20 anni di PK a Napoli COMICON 2016

 

È seguito poi l’intervento di Claudio Sciarrone, che ha scherzato con Pastrovicchio su chi, tra i due, abbia disegnato più storie pikappiche (pare che Pastro vinca la sfida…). Sciarrone ha raccontato di come vent’anni di PK siano anche vent’anni di miglioramenti tecnologici per uno come lui, che ha abbandonato la matita per il digitale.

 

E almeno prima mi alzavo dalla sedia per andare a prendere i fax con le sceneggiature. Ora neanche più quello, mi arrivano per mail. Uno dei miglioramenti tecnologici é stata… la pancia!

 

Sciarrone ha ammesso, comunque, che il risultato finale non cambia, sia che si lavori su carta o in digitale:

 

Il vero cambiamento è nel metodo di lavoro e nei tipi di sperimentazione. Se prima graffiavo la tavola o tratteggiavo a matita, ora si lavora con i filtri di Photoshop.

 

I suoi ultimi lavori hanno un aspetto cinematografico; d’altronde la sua formazione è principalmente a base di anime e videogiochi:

 

Il fumetto è il mezzo “povero” per poter realizzare ciò che ho in mente. Un media vale l’altro se si sanno trasmettere le emozioni.

 

Il suo intervento finale ha riguardato il personaggio di Lyla, le cui forme sensuali nacquero dalla fascinazione per l’estetica dei corpi femminili tra i colori e le atmosfere dei comic-book americani:

 

Lyla permette di portare anatomie umane nei fumetti dei paperi, come Pastrovicchio lo fa con i possenti personaggi maschili, come Moldrock.

 

Il disegnatore ha quindi annunciato che dalla prossima settimana sarà al lavoro sulla nuova storia pikappica scritta da Alessandro Sisti, la cui uscita è prevista per novembre.

A chiudere la carrellata di interventi degli autori è stato Paolo Mottura, disegnatore del nuovissimo crossover tra PK e DoubleDuck, l'”autocrossover”, come viene definito Timecrime, in edicola da mercoledì e in anteprima esclusiva al COMICON. La direttrice ha svelato che l’idea di un incontro tra le due identità segrete di Paperino nasce da lei e che già nel 2014 venne accolta con entusiasmo da Francesco Artibani, che ha sceneggiato la storia per l’occasione speciale del ventennale. Paolo Mottura ha poi rivelato di aver accettato il lavoro a scatola chiusa, ben conoscendo la bravura dello sceneggiatore, e di non essersi fatto intimorire dalla portata del progetto, avendo afferrato fin da subito la chiave della storia:

 

È molto più arduo disegnare un fumetto semplice ma con meno personalità.

 

Bisogna farsi trasportare dalla storia senza farsi schiacciare dalla pressione, ha affermato poi, come fatto in passato con la parodia di Dylan Dog scritta da Tito Faraci, che, proprio come in questo caso, era un progetto di grandissima portata.

20 anni di PK a Napoli COMICON 2016L’unica difficoltà con PK, ha ammesso l’artista, è puramente tecnica, per via delle tecnologie fantascientifiche da rendere visivamente.

Riguardo Paolo Mottura, Valentina De Poli ha fatto un annuncio extra PK: la parodia di Metropolis di Fritz Lang, scritta sempre da Francesco Artibani e in uscita su Topolino a gennaio 2017, la cui sfida sarà trasporre in chiave disneyana la sostanza è la potenza grafica del capolavoro cinematografico.

L’evento ha poi visto un simpatico intermezzo: il PK Trivial, un gioco a squadre in cui gli appassionati presenti in sala si sfidano a colpi di domande pikappiche, aiutati dagli stessi autori. In palio, quattro bellissimi poster realizzati dagli altrettanti disegnatori che hanno preso parte all’incontro.

Prima di salutare i fan, la direttrice ha fatto l’annuncio che i presenti in sala stavano aspettando, mostrando una prima immagine in anteprima della storia prevista per novembre, opera del duo Sisti/Sciarrone.

In una sola parola… Xadhoom!