Uno dei primi incontri dell’edizione 2013 di Lucca Comics è stata una chiacchierata nella quale Michele Foschini di Bao Publishing ha presentato a una platea ridotta il lavoro che la casa editrice ha fatto nel campo del fumetto digitale.

Si tratta di un processo che vuole iniziare a educare il lettore, operazione alla quale Bao tiene molto. La casa editrice è stanca della demonizzazione delle tecnologie: basti pensare a come i telegiornali parlino continuamente in modo negativo della tendenza anche da parte dei bambini di leggere le fiabe sui tablet, rimarcando che “la versione fatta di carta e inchiostro ha tutto un altro fascino”.

Ma il tablet non è un mostro che risucchia il bambino durante la lettura, è semplicemente un nuovo formato che potrebbe rendersi indispensabile se un giorno dovesse finire tutta la carta, ma già ora può avere notevoli benefici per l’ecologia del pianeta.

Bao vuole raggiungere il maggior numero di lettori ed è stanca dell’idea che si debba per forza legare a un tradizionalismo tattile per fruire del fumetto. Molti lettori scrivono “amo i vostri libri ma non posso permettermeli nella versione di carta. Grazie per aver curato così tanto la versione Kindle” e questa per la casa editrice è la migliore delle recensioni.

La volontà di raggiungere il maggior numero di lettori si è concretizzata attraverso la collaborazione con Kindle, grazie alla quale Bao ha potuto affacciarsi nel mercato dell’editoria digitale.

Il fumetto ha una differenza rispetto alla narrativa: il lettore spesso vuole avere anche in formato cartaceo ciò che legge in digitale, così da poter conservare una copia per collezionismo e al contempo leggere l’opera in giro senza rovinare la copia tangibile.

In America esistono molte piattaforme che permettono di leggere fumetti online, tra le quali spicca di sicuro Comixology. Questa ha però un forte limite che Bao ha voluto aggirare collaborando con Kindle: l’impossibilità di passare l’opera da una piattaforma e l’altra.

In questo modo un lettore può acquistare il volume di carta, comprarlo poi anche su Amazon per leggerlo sull’iPad in metropolitana e continuare sul computer di casa o in ufficio, tutto senza perdere il segno e continuando la lettura dallo stesso punto in cui la si era interrotta sul dispositivo precedente.

Pur non facendo titoli di nicchia, Bao Publishing è conosciuta per fare produzioni d’eccellenza, e vuole mantenere questa reputazione anche nel settore dell’editoria digitale. Per questo ogni prodotto è sottoposto ad un’accurata revisione da parte di una nuova figura: il redattore digitale, che si occupa di stabilire il fattore di magnificazione, ovvero si mette nei panni del lettore in possesso dei diversi apparecchi per controllare che sia possibile ingrandire la tavola e fruire agilmente di ogni vignetta e ogni testa senza intaccare la qualità del prodotto.

Il redattore digitale non è una figura che si occupa esclusivamente di fumetto digitale, ma un normale redattore che divide le sue mansioni tra libri cartacei e questo nuovo ruolo. In questo modo il processo è seguito da qualcuno che conosce bene l’approccio Bao ai fumetti, oltre a rendere possibile la sincronia tra l’uscita fisica e quella digitale. Questa è una novità a cui Bao tiene molto, al punto da annunciare che tutti i titoli Bao nel 2014 avranno una release simultanea in cartaceo e digitale.

Nello scorso anno la pagina Home della sezione fumetti di Kindle è cambiata notevolmente, arricchendosi di una grande quantità di titoli provenienti da diverse case editrici, oltre ad avere una classifica costantemente aggiornata.

L’ultimo anno è stato anche il secondo anno in cui Bao ha chiuso il bilancio in positivo: dopo l’anno di nascita in cui Bao ha chiuso in positivo avendo però un’attività abbastanza tranquilla, gli ultimi 2 anni sono stati anni di grandi investimenti ed è stata una soddisfazione vedere tanti sforzi ripagati. Bao vuole “essere dappertutto”, deve trovare nuovi lettori, ma più che sottrarre lettori ai diretti concorrenti, preferisce tentare di avvicinare al settore persone che abitualmente non leggono fumetti.

A questo punto dell’incontro Gianmaria Visconti di Amazon, membro del team Kindle, ha mostrato le molteplici funzionalità della lettura digitale sul loro apparecchio. Un difetto della lettura digitale è che il Kindle fatica ancora a riconoscere le vignette non rettangolari, rendendo macchinosa in alcuni casi la lettura “a zoom”, ma visto che la lettura digitale è nata per la narrativa e solo in questi anni si sta evolvendo per accogliere il fumetto, la fruizione potrà essere ulteriormente perfezionata con ulteriori migliorie.

Un grande vantaggio del fumetto digitale che Bao sta sfruttando molto, impossibile per il volume cartaceo che ognuno tiene sul comodino o nello scaffale della libreria, è la possibilità di correggere refusi o pagine che si visualizzano in modo errato, in seguito a segnalazioni dei lettori via e-mail o tramite messaggi su Facebook. In questo modo ogni fumetto digitale Bao è costantemente perfezionato e chi acquista una copia digitale sul suo Kindle troverà sempre aggiornato il fumetto che ha comprato.

 

Foschini ha chiuso l’incontro osservando come Diabolik, che in versione cartacea non fa certo gridare al miracolo per qualità di carta e stampa, sul mercato digitale sia regolarmente tra le serie a fumetti più vendute. L’editor Bao ha fatto un esempio personale: lui in prima persona da anni non acquista una testata Bonelli in edicola, ma se ci fosse la possibilità di ricevere ogni uscita in formato digitale direttamente sul proprio apparecchio, sarebbe il primo a sottoscrivere l’abbonamento.