Peter David è l’autore responsabile del primo grande ciclo di storie della nuova X-Factor, di cui narrò le gesta agli inizi degli anni novanta. Tornato qualche tempo fa alle redini della testata, ha gestito un secondo ciclo di storie che è stato altrettanto apprezzato e seguito, e gli ha fornito anche l’occasione di richiamare in scena molti dei personaggi comparsi come protagonisti nel ciclo passato, da Havok a Polaris, da Rahne a Guido “Forzuto” Carosella.

La serie ha rischiato di subire uno scossone letale quando l’autore ha dovuto affrontare gravi e inaspettati problemi di salute; un lento ma efficace ritorno alla normalità gli ha consentito di portare avanti le storie che intendeva narrare, ma ora, con il numero 262, che contiene l’ultimo capitolo della saga “Hell on Earth War”, il secondo ciclo di storie by Peter David giunge al termine.

In una lunga intervista concessa a Comic Book Resources, l’autore parla dei punti salienti della sua gestione, e del destino dei personaggi.

 

Attenzione: Spoiler sulle ultime storie di X-Factor!

 

Su Jamie e Layla, ritiratisi a vita privata in campagna:

Sono soddisfatto di lasciarli in questo modo… Potrei scrivere un fumetto sulle loro avventure alla fattoria, ma immagino annoierebbe a morte chiunque all’infuori di me.

Su Lorna/Polaris, giunta a un soffio dal suicidio:

Orchestrare il suo suicidio tramite i poliziotti è esattamente ciò che aveva in mente. Continuava a cambiare idea da una pagina all’altra, in base al tasso di alcol che aveva in sé. Ma se non fosse intervenuto Quicksilver, probabilmente si sarebbe fatta uccidere.

Una delle sorti più inaspettate in assoluto è quella che attende Guido Carosella, che ascende dal rango di mutante forzuto a signore supremo degli inferi.

Gli editors non solo me lo hanno permesso, ma si sono dimostrati entusiasti. Mi dicono che c’è già uno scrittore che si sta occupando di Guido e di ciò che farà ora che ha raggiunto questo status.

Su Rictor e Shatterstar, ancora in coppia, ma senza un matrimonio all’orizzonte.

Non li ho fatti sposare per due ragioni. Innanzi tutto, ritenevo semplicemente che non fosse adatto a loro. Entrambi avevano troppe cose per la testa al momento per potersi impegnare seriamente in questo passo. E secondo, perché in tutta onestà temevo che sarebbe sembrata una mossa per metterli in evidenza per puri motivi politici, che lo facessi semplicemente per poter dire la mia sui matrimoni gay. Ma l’unica cosa che ho da dire al riguardo, in termini di fumetti moderni, è far notare un apparente elevato tasso di mortalità tra i personaggi gay. Ecco perché mi sono ripromesso anni fa che non avrei mai ucciso Rictor o Shatterstar.

Qualche speranza/aspettativa sul futuro dei personaggi che lasci in mani altrui?

Mi piacerebbe vederli in “Uncanny Avengers”. Un titolo di alto profilo, sarebbe bello vederli giocare in quella squadra.

 

X-factor final

 

Potete trovare il testo integrale dell’intervista a questo link.